L’elmo di Darth Vader è sicuramente uno degli elementi più rappresentativi della saga di Star Wars: un oggetto senza tempo divenuto leggendario, come il personaggio che lo indossa. Oltre al suo tipico aspetto, vi sarete chiesti spesso come funzioni e come riesca a tenere in vita Vader: di seguito andremo a scoprire proprio queste sue caratteristiche.
Le funzionalità dell’elmo
Le ferite riportate da Anakin dopo lo scontro con Obi-Wan su Mustafar erano gravissime: oltre ad aver perso gli arti, le ustioni avevano compromesso quasi tutte le funzioni vitali, soprattutto la vista e l’apparato respiratorio. Si può dire che Vader sia riuscito a sopravvivere grazie all’odio e alla Forza; ciò però sarebbe bastato solo per un breve lasso di tempo. L’armatura, pur con tante limitazioni, gli permetteva di continuare a vivere grazie a tantissime funzionalità: ogni suo “pezzo” aveva uno scopo ben preciso, e l’elmo non faceva eccezione.
Oltre ad avere un design intimidatorio, l’elmo conteneva degli aghi neurali collegati alla parte superiore del cranio e della colonna vertebrale, in modo tale da formare un’unità interconnessa. Senza questi aghi infatti non sarebbe stato in grado di utilizzare i suoi nuovi arti artificiali. Gli aghi fungono quindi da “nervi”, mandando dati neurologici delle onde cerebrali al computer centrale posto nel torace.
Il respiro e la vista
L’elmo ovviamente contiene funzionalità che permettono a Vader di respirare, parlare e vedere in maniera ottimale. Le ustioni infatti, oltre ad aver compromesso il suo apparato respiratorio, hanno danneggiato anche le retine e le corde vocali. La famosa “griglia” triangolare fungeva da filtro dell’aria; quest’ultima veniva spostata da una sacca piatta contenuta nella parte superiore della maschera, che convogliava ossigeno ai polmoni. Questa pompa con un sistema di ventilazione permetteva a Vader di respirare, e produceva il suo classico respiro.
Un impianto vocoder collegato ad un sintetizzatore vocale elettronico permetteva poi alle corde vocali bruciate di Vader di produrre suoni e quindi discorsi. Le lenti ottiche fungevano da filtri visivi, consentendo a Vader di rilevare lunghezze d’onda infrarosse e ultraviolette, bloccando al contempo la luce in eccesso; ciò a causa dell’impossibilità di riparare le sue retine danneggiate. Inoltre, le lenti erano anche dotate di un display HUD che forniva automaticamente tantissimi dati: se ad esempio Vader entrava in nuovi ambienti poteva ottenere informazioni sulla composizione atmosferica, le bio-firme vicine, ecc.
Altre caratteristiche
L’elmo era dotato inoltre di amplificatori audio e smorzatori sonori; questi ultimi erano in grado di ridurre il rumore come difesa contro le armi soniche. Essi potevano estendere la portata dell’udito di Vader a 40 kHz. Un sistema di tubi di alimentazione gli permetteva poi di cibarsi, anche se poteva ingerire solo una poltiglia nutriente ma disgustosa. Tantissimi altri dettagli sul funzionamento dell’elmo e dell’armatura sono contenuti nel libro Darth Vader: A 3-D Reconstruction Log. Sottolineiamo però che questo bel manuale non è ad oggi canonico.
Siamo certi però che eventuali libri o guide future sul tema non differiranno molto da quelle enunciate in quel manuale. Cosa ne pensate delle funzionalità dell’elmo di Darth Vader? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci su Facebook e Instagram, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars. Se siete interessati all’acquisto del manuale, lo trovate qui:
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