Mancano solo 10 giorni all’uscita per tutti di Battlefront 2. Abbiamo potuto assaggiare come sarà combattere nella galassia lontana lontana già con la beta ad ottobre. In questa, abbiamo constatato la bontà del lavoro fatto da EA e DICE per riportare in tutto lo splendore necessario il mondo di Star Wars su console e PC. Come scritto, non solo da noi, ma anche da altre autorevoli testate del mondo videoludico, Battlefront 2 aveva anche dei punti oscuri.
Parliamo principalmente del sistema di microtransizioni per quanto riguarda le ricompense nel gioco per il multiplayer. Ovvero la tanto odiata formula pay-to-win; i giocatori spendaccioni ottengono le ricompense migliori, distruggendo così l’impegno profuso dai giocatori più abili.
I crediti galattici che fanno gola
Questa situazione accade quando alcuni dei migliori potenziamenti, che nel caso di Battlefront 2 vengono ottenuti attraverso delle casse premio, sono solamente acquistabili attraverso soldi veri e non giocando. Il sospetto di questa formula era comparso guardando che effettivamente i bonus trovati nelle casse sotto forma di “Star Card” avevano un livello di pregio diverso, in base al colore della carta stessa. Le migliori sono le Star Card Epiche, che ai tempi della beta erano solamente acquistabili. Fortunatamente, c’è stato un passo indietro da parte di EA sulla questione, la quale si è resa conto di quanto malvagia fosse questa linea d’azione. Il sistema è infatti utile a rimpinguare le casse ed insultare costantemente l’intelligenza dei videogiocatori.
Dal lancio il 17 Novembre sarà infatti già attivo il nuovo sistema, dove le Star Card Epiche non saranno subito disponibili, ma potranno essere ottenute solamente avanzando verso livelli più alti e, dunque, ottenibili grazie al solo impegno del giocatore. Una buona notizia per Battlefront, EA e in generale il mondo videoludico; visto che per una volta hanno dato ascolto a quella fetta di pubblico ad oggi più maltrattata del mercato. Già il ritorno alla presenza di una campagna singleplayer nel gioco era stato indice di una buona volontà della casa americana, ora si conferma l’impegno della stessa nel darci la migliore esperienza di Star Wars possibile.