Divorzio e casa: se non chiedi subito la revoca rischi di dover pagare affitto nella tua proprietà | Succede più spesso di quanto pensi

Divorzio divisione della casa illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Divorzio: attenzione alla casa, se non chiedi subito la revoca rischi di dover pagare affitto a casa tua. Scopri i dettagli.
Non è raro che, dopo una separazione, la casa coniugale resti abitata da uno dei due ex coniugi. Spesso si tratta del genitore che vive con i figli, il quale mantiene il diritto a restarvi per tutelare la stabilità dei minori. Ma cosa accade quando la separazione si trasforma in divorzio? Molti pensano che le condizioni stabilite all’inizio valgano per sempre, ma la realtà è più insidiosa.
Nel passaggio da separazione a divorzio si aprono scenari inattesi. La casa assegnata, magari in comproprietà tra i due ex, potrebbe non essere più legalmente occupata da chi ci vive. E il rischio non è solo quello di doverla lasciare: si può essere obbligati a risarcire economicamente l’altro ex coniuge, anche se si è comproprietari dell’immobile.
La legge prevede infatti che il diritto di abitazione, riconosciuto in fase di separazione, non si trasferisca automaticamente nella fase successiva. Se non si agisce per tempo, si può scivolare in una situazione di occupazione “senza titolo” e finire a pagare un’indennità. Una beffa legale che molti ignorano, ma che capita più spesso di quanto si immagini.
Una recente sentenza della Cassazione ha riportato l’attenzione su questo nodo giuridico. E l’esito non è stato favorevole per chi pensava di continuare a vivere nella casa coniugale senza ulteriori formalità.
La sentenza di divorzio azzera l’assegnazione della casa
Secondo quanto chiarito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 7425 del 20 marzo 2025, l’assegnazione della casa concessa durante la separazione cessa automaticamente con il divorzio, salvo che non venga esplicitamente rinnovata dal giudice nella sentenza di divorzio. Chi continua a vivere nell’immobile senza questo nuovo provvedimento, anche se ne è comproprietario, occupa il bene in modo illegittimo.
È ciò che è accaduto nel caso deciso dalla Cassazione, dove le eredi di una donna, ex assegnataria della casa familiare in separazione ma non in divorzio, sono state condannate a pagare un’indennità per l’occupazione post-divorzio. Come riporta La legge per tutti, il diritto di abitazione decade se non viene richiesto nuovamente in fase di divorzio, e senza un titolo valido, anche il comproprietario può diventare, di fatto, un inquilino irregolare.

Perdere il possesso della casa e risarcimento
La Corte ha stabilito che il passaggio dal regime di separazione a quello di divorzio comporta la fine di ogni effetto derivante dai precedenti provvedimenti, inclusa l’assegnazione della casa. Se la sentenza di divorzio non conferma espressamente l’assegnazione, il diritto decade. In questi casi, chi rimane nell’immobile si espone a richieste economiche da parte dell’altro ex coniuge, anche se la casa è in comproprietà.
Per evitare simili situazioni, è fondamentale presentare una nuova richiesta di assegnazione nel giudizio di divorzio, dimostrando la permanenza delle condizioni necessarie, come la convivenza con figli minori o non autosufficienti. Diversamente, si rischia non solo di dover lasciare la casa, ma anche di pagare per averci vissuto, come fosse un affitto non autorizzato.