Daisy Ridley svela perché non è e non tornerà sui social media

Rey nel deserto di Pasaana in Episodio IX

Sono passati ormai quasi cinque anni da quando, nel 2016, l’attrice Daisy Ridley ha deciso di abbandonare i social media. Una scelta dettata soprattutto da ciò che stava subendo a causa del suo coinvolgimento in Star Wars, ma non solo: vediamo perché l’interprete di Rey non è e non tornerà sui social.

Le parole di Daisy Ridley

La bellissima Daisy Ridley

In un’intervista al magazine spagnolo S Moda, la Ridley ha dichiarato che continua a godersi la separazione tra la sua vita personale e quella professionale. “Sono riuscita a separare bene la mia vita personale dalla mia vita professionale, in parte probabilmente perché non sono sui social media“, ha detto l’attrice. Le statistiche che li collegano all’ansia sono terrificanti. Ho amici completamente dipendenti dal loro telefono che hanno sofferto di questo problema”.

Nonostante queste statistiche e il vedere gli effetti dei social media sui suoi amici, qualche volta Daisy Ridley è tentata di tornare. “Non voglio tornare indietro, ma a volte ci penso”, ha detto. “Ma la verità è che no, non tornerò.”

L’attrice, come detto, non è più sui social dal 2016; oltre alle motivazioni illustrate, ciò che l’ha spinta ad abbandonare Instagram sono stati gli insulti che stava subendo dopo l’uscita de Il Risveglio della Forza. Nel report ella racconta che un giorno si trovava a casa di amici a Los Angeles, ed era giù per questa situazione, affermando di non voler più essere su Instagram. Così, spronata dagli amici, ha cancellato il profilo.

Inoltre, ha aggiunto: “E comunque ho sempre avuto un limite a ciò che condividevo e, onestamente, la mia vita non è così eccitante“. Cosa ne pensate della scelta dell’attrice? Vorreste rivederla un giorno sui social? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su FacebookInstagram e Twittervi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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