Cosa aspettarsi da Rogue One – Regia

Il regista Gareth Edwars sul set di ROgue One, fonte: pop.inquirer.net

Chi vi scrive in questo momento è uno di quei tipi vecchia maniera che ha bisogno di andare al cinema completamente scevro da qualsiasi tipo di previsione sul film che si accinge a guardare. Questo, però, non può valere per Star Wars. Quando tieni realmente a qualcosa non puoi fare a meno di ricercare qualsiasi notizia, curiosità, speculazione o voce di corridoio appartenga ad essa. A maggior ragione quando in merito alla tua passione è in arrivo una ventata di novità.

Parlando appunto di Star Wars e del suo spin-off: cosa sappiamo veramente di Rogue One? Il cast e la regia ad esempio sono noti da tempo e dunque possiamo già farci un’idea sommaria di quello che potrebbe essere il livello di recitazione durante il film e di come il tutto verrà gestito.

Noi però abbiamo deciso di approfondire questi aspetti. In questo primo focus infatti parleremo della regia di Rogue One e conosceremo meglio il regista Gareth Edwards.

Gareth Edwards è nato in Gran Bretagna nel 1975. Si è consacrato al mondo del grande schermo con il suo film d’esordio alla regia intitolato Monsters, nel 2010. Prima di questa pellicola era stato sceneggiatore e si era occupato di effetti speciali e documentari. Personalmente l’unica opera che ho visto e che probabilmente la maggior parte di voi può aver visionato è il più recente Godzilla, ennesimo remake del classico film giapponese del 1954. Un vero e proprio simbolo della cinematografia mondiale e conosciuto ai più per l’americanata di Emmerich del 1998.

Mostri e Film

Locandina Godzilla (2014) fonte: rottentomatoes.com

Tornando ad Edwards: in questo film è stato assolutamente formidabile. Con un taglio tecnico ineccepibile sia nelle fasi di quiete che in quelle movimentate, ha dato un respiro profondo e lento alla pellicola. Cosa che non ti aspetti da un film dedicato al mostro mangia radiazioni più conosciuto del pianeta. Perché, senza dilungarci troppo, nel film il mostro Godzilla è un’entità esterna alla storia, che compare negli ultimi minuti per ripristinare l’equilibrio rotto dagli uomini. Viene visto sempre in maniera sfocata, come un elemento esterno alla narrazione, perché i veri protagonisti della pellicola sono gli uomini e la loro sete di onnipotenza. Che è assolutamente inutile, visto che senza l’aiuto del mostro non possono fare niente (se avete visto il film capirete).

In merito a Rogue One

Cosa possiamo dedurre quindi da queste considerazioni per il nostro Rogue One? Che sicuramente l’azione e la spettacolarità avranno un ruolo centrale per la regia. Ma saranno i protagonisti e le loro storie il fulcro del tutto, concentrando nella narrazione molta parte del pathos generale. Com’è stato detto, Rogue One è un film di guerra e, si sa, all’interno di questa è difficile distinguere esattamente dove sia il bene e dove il male.

Potremo inoltre finalmente esplorare quella parte di Star Wars che, ad eccezione di Episodio II ed Episodio III (in maniera comunque esigua), non è mai stata ricalcata. Ovvero la cattiveria e la ferocia delle battaglie, come dovrebbero effettivamente essere.

Le aspettative sono alte, inoltre credo che ci possiamo fidare di una persona che afferma:

“Star Wars è sicuramente la ragione per cui sono diventato un regista.”

Se volete ascoltare ciò che Edwards stesso ha da dire sull’argomento, qui di seguito trovate il video di un’intervista al regista, dove parla in maniera generica del film e di cosa dovremmo aspettarci.

Michele Vizzani: Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale, amante della fantascienza, dei videogiochi, e della pizza. "Il tempo è un’illusione. L’ora di pranzo è una doppia illusione." (cit.)
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