COMUNICATO FISCALE – Se non invii questo modulo entro il 30 aprile ti arrivano 4 multe: rischi di dover versare 12.400€ all’Agenzia delle Entrate

Uomo disperato per le scadenze (Depositphotos foto)

Uomo disperato per le scadenze (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Se dimentichi questo invio entro il 30 aprile, rischi quattro sanzioni fiscali e migliaia di euro di pagamenti all’Agenzia delle Entrate.

C’è un momento, ogni anno, in cui si inizia a sentire un certo… pressing fiscale. Aprile è quel mese lì. Troppe scadenze tutte insieme, e basta un attimo di distrazione per infilarsi in un pasticcio. Anzi no, in quattro pasticci separati.

E nessuno economico. Alcuni obblighi fiscali — diciamo la verità — sembrano più una formalità. Ma poi scopri che se non li rispetti, rischi di perdere agevolazioni oppure lasci per strada crediti d’imposta che pensavi di avere in tasca.

Insomma, non si tratta solo di “pagare in tempo”, ma anche di non perdere soldi senza nemmeno accorgertene. Ah, e non parliamo di scappatoie. Oggi, tra incroci automatici, banche dati sincronizzate e controlli digitali, anche la svista più banale finisce per essere segnalata.

Il sistema è progettato per beccarti in automatico se salti un adempimento. E a quel punto, boom: sanzione partita, magari pure moltiplicata. Ecco perché è davvero fondamentale non dimenticarsi nessuna di queste scadenze.

Scadenze di aprile e obblighi collegati

Tra le varie scadenze da non dimenticare, quella del 16 aprile è tra le più pesanti. Parliamo del versamento dell’IVA di marzo, delle ritenute d’acconto e dei contributi INPS per i dipendenti. È roba che riguarda tutti, dai liberi professionisti alle imprese più strutturate. E serve anche un po’ di attenzione tecnica: usare i codici giusti nel modello F24 non è sempre così intuitivo come si pensa.

Poi, occhio al 28 aprile: chi lavora con clienti o fornitori nell’Unione Europea deve mandare gli elenchi Intrastat. Anche qui, errori banali — tipo sbagliare un codice merce o dimenticare i costi di trasporto — possono far scattare richieste di chiarimenti o addirittura multe. Meglio usare i software dell’Agenzia delle Dogane, che almeno ti evitano i pasticci più grossi.

Scadenze (Pixabay foto)
Scadenze (Pixabay foto) – www.insolenzadir2d2.it

Occhio ai rischi

Ma, come riporta sempre Money.it, la data cerchiata in rosso è soprattutto il 30 aprile. Entro quel giorno bisogna inviare la dichiarazione IVA annuale per il 2024. Come se non bastasse, sempre il 30 aprile scade anche la possibilità di aderire alla rottamazione quater. Se hai delle cartelle esattoriali e vuoi rateizzarle a condizioni agevolate, quello è l’ultimo giorno utile.

L’aspetto più importante è che le sanzioni sono cumulative. Non è che se dimentichi un modulo ti arriva una sola sanzione. E in certi casi si sommano pure gli interessi. Il problema è che molti non se ne accorgono fino a quando vedono l’estratto conto dell’Agenzia delle Entrate e a quel punto è troppo tardi per sistemare tutto senza tirar fuori un bel po’ di denaro.