Come Star Wars ha influito sul finale di Lost

Un crossover particolare tra Lost e Star Wars. Da: Phish.net

Per un cinefilo ed un divoratore compulsivo di serie tv come me, scoprire un incrocio tra una serie tv culto dei primi anni duemila e Star Wars è sempre emozionante. Lost è un must nel genere delle serie tv, ed è stata una dei capisaldi del suo genere, nonché una delle serie più amate dal pubblico. Molti, però, sono rimasti molto delusi in merito al finale della serie (io personalmente no, ad essere sincero).

Ma qual è stata la causa di questo finale un po’ “fiacco”? In realtà, ci sono state due cause principali. La prima il budget troppo elevato, e la seconda Star Wars. In che modo, quindi, ha influito?

Budget troppo elevato

Delle bellissime fan art di Lost in stile Star Wars.
Da: Lost in Comics

Mi raccomando, questo articolo a partire da ora contiene SPOILER di Lost. Se non avete finito la serie, non continuate la lettura. Bene, ci troviamo nel 2010, va in onda la sesta e ultima stagione di Lost. Mettendo da parte l’idea del “limbo”, a mio parere colpo di scena riuscitissimo, la parte che si svolge sull’isola è in effetti un po’ fiacca e frettolosa. Mi riferisco a tutta la parte relativa alla grotta contenente il sigillo che emana una potente luce, e che è allo stesso tempo fonte di potere dell’isola. Solo oggi scopriamo che, in effetti, quello non era il finale previsto originariamente per la serie. Secondo fonti recenti, il budget del finale sarebbe dovuto essere molto più elevato, con l’entrata in scena sull’isola di un vero e proprio vulcano. Tutto torna, visto che, se ben ricordate, già nella terza stagione vi erano stati degli accenni ad un vulcano spento presente sull’isola.

Informazioni che, però, come tante altre riguardanti la vastissima mitologia di Lost, sono finite nel dimenticatoio. Inoltre, nell’episodio Across the Sea, il terzultimo della sesta stagione, Jacob avrebbe dovuto gettare il fratello proprio nel cratere di fuoco e lava di un vulcano, così da dare una spiegazione “razionale” alla comparsa del famoso Mostro di Fumo. Nella puntata finale, poi, quest’ultimo e Jack avrebbero dovuto intraprendere una lotta alle pendici di questo vulcano in eruzione.

Le parole del co-creatore

Una spiegazione dettagliata in merito allo stratagemma del vulcano ci viene presentata da Damon Lindelof, co-creatore di Lost:

La premessa sviluppata nel tempo vedeva il vulcano come un luogo misterioso che dà vita al Mostro di Fumo. Per la stagione 6 gli sceneggiatori avevano pensato all’isola come a un luogo pieno di elementi malefici e oscuri che avrebbero privato la vita di bellezza e significato. La questione era:”Come realizzare visivamente tutto ciò?”. O meglio, come si mostra che l’isola è ciò che separa il mondo dall’inferno e dalla dannazione? E la risposta più ovvia era il vulcano.

Insomma, con il problema dei costi elevati, si è dovuto optare per una soluzione più economica, ma meno convincente. Ma, come detto, quello dei soldi non è stato l’unico fattore che ha fatto accantonare l’idea del vulcano.

Lo zampino di Star Wars

L’epico duello su Mustafar tra Anakin e Obi-Wan.
Da: wookieepedia

A mettere i “bastoni tra le ruote” a questo finale della serie, ci ha pensato una figura molto ingombrante in termini di visibilità, ovvero la saga di Star Wars. Come sappiamo, nel 2005 è uscito nelle sale l’ultimo capitolo della trilogia prequel, La vendetta dei Sith, uno dei più amati della saga. Ovviamente, il riferimento non può che andare all’epico duello finale tra Anakin e Obi-Wan, che si svolge proprio su un pianeta vulcanico, Mustafar.

Lo stesso Lindelof, in merito, usa queste divertenti parole:

L’altra cosa che è successa è che abbiamo pensato a Star Wars ep. III – La vendetta dei Sith e alla battaglia epica tra Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi nel bel mezzo di un pianeta vulcanico. Sapevamo che qualsiasi cosa avessimo fatto sarebbe apparsa come Topolino a confronto con Star Wars.

Insomma, la paura per quello che poteva essere un confronto impari, o peggio ancora essere considerato addirittura un plagio (nonché, come ribadito, l’importante fattore economico), hanno costretto la produzione ad abbandonare questa ottima idea conclusiva. Una mancanza che, comunque, non mina il prestigio di una serie stupenda. Ma che forse le avrebbe dato una degna ed epica conclusione anche negli ultimi eventi accaduti sull’isola.

E’ sorprendente che questa curiosità sia venuta a galla solo a distanza di molti anni! Ma la accogliamo con piacere, constatando ancora una volta quanto la saga di Star Wars influenzi anche altri media che, all’apparenza, sembrano distanti e totalmente differenti.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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