Carrie Fisher: stabilite le cause della morte

Leia Organa in Episodio VII. Fonte: cinemablend.com

Sono ormai passati quasi sei mesi dalla tragica morte dell’attrice Carrie Fisher, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di tutti i fan di Star Wars, e non solo. Tutti ricorderete quei frenetici giorni di Dicembre, in cui l’interprete della Principessa Leia accusò un brutto malore. Furono giornate difficili ma colme di speranza. Inizialmente, infatti, sembrò che l’attrice ce l’avesse fatta; ma dopo pochi giorni, purtroppo, sopraggiunse la terribile notizia della sua morte.

Di recente, il Coroner della Contea di Los Angeles ha diffuso un comunicato contenente quelle che furono le cause preponderanti della sua morte. La descrizione non è dettagliata, ma ci aiuta comunque a capire meglio la situazione.

Le cause della morte

Carrie Fisher e Rian Johnson sul set di Episodio VIII.
Da: slash film

Secondo quanto rivelato dal Coroner della Contea di Los Angeles, Carrie Fisher è venuta a mancare per via di un’apnea notturna, unitasi ad altri fattori imprecisati. L’Ufficio del Coroner  ha anche affermato che l’attrice soffriva di aterosclerosi, una malattia cardiaca, nonché abuso di sostanze stupefacenti e medicinali, ma non sono forniti dati specifici in merito. E’ stato inoltre dichiarato che la Fisher aveva assunto dei farmaci prima della sua morte. “Le cause dettagliate della morte, però, sono indeterminabili“, così si chiude la relazione in merito al caso.

Le parole della figlia

Dopo l’uscita della relazione del Coroner, la figlia dell’attrice, Billie Lourd, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni. Queste le sue parole in merito:

Mia madre ha lottato tutta la vita contro la tossicodipendenza e le malattie mentali. E alla fine è morta proprio di questo. Parlava della vergogna che tormenta quelle persone, e le proprie famiglie, che sono costrette ad affrontare queste malattie. Conosco mia madre, vorrebbe che la sua morte incoraggiasse quelle persone ad aprirsi di più e a parlare delle proprie battaglie. Che cerchino aiuto, che lottino per ottenere i finanziamenti governativi adatti ai programmi di salute mentale. La vergogna e lo stigma sociale sono i nemici del progresso verso la soluzione e, infine, la cura. Ti voglio bene, mamma.

Carrie Fisher con il fratello Todd e la figlia Billie.
Da: telegraphmedia

Parole molto forti quelle di sua figlia. Comunque, dalla relazione del Coroner non è chiaro se l’uso di sostanze stupefacenti passate abbia contribuito alle cause della morte, così come i medicinali ingeriti prima del decesso. Comunque, il fratello di Carrie Fisher, Todd, ha rilasciato un’intervista in cui ha precisato che né lui né la sua famiglia permetteranno che s’investighi ancora sulla morte della sorella. Ed è giusto così.

Non ci resta che aspettare questo Dicembre, per poter rivedere per l’ultima volta Carrie Fisher vestire i panni della Principessa Leia. Sarà un addio pieno di commozione, ne siamo sicuri.

 

Grazie a Star Wars News Net per la notizia

Redazione Insolente: Pensavate davvero che un droide non potesse essere caporedattore? Poveri illusi.
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