L’articolo che segue esula molto dai nostri soliti temi (news e approfondimenti su Star Wars) ma è legato in maniera indissolubile a questa passione. Il cinema è il veicolo tramite il quale da decenni i sogni delle persone prendono vita: è grazie al cinema se 43 anni fa è cominciato il mito di Star Wars. Quella che segue è una breve riflessione sulla loro chiusura, apportata dal nuovo DPCM da poco firmato.
“Ordine 66” su cinema e teatri
Prima di cominciare, è doverosa una premessa: questa riflessione non sarà il solito scaricabarile di colpe nei confronti del governo, delle persone che non hanno rispettato le regole, ecc. Se la situazione nel corso delle ultime settimane è peggiorata, è colpa di tutti. Ma a pagarne le conseguenze saranno come sempre le attività cosiddette non essenziali: cinema, teatri, palestre, piscine. Come di consueto, quando le cose vanno male, è l’arte a subire le conseguenze peggiori.
E questo nonostante sia stato ampiamente dimostrato che il cinema è un luogo sicuro, in cui non sono mai nati focolai e che garantisce il distanziamento sociale e l’utilizzo prolungato della mascherina. Migliaia di persone si sono adeguate con fatica a provvedimenti sempre nuovi, hanno speso tantissimi soldi per mettersi in regola, e ad oggi questi sforzi sono risultati vani. Nonostante, come già detto, la sicurezza sia ampiamente garantita.
E’ così che muore l’arte
Il cinema è un luogo che ogni fan di Star Wars ama: è quel luogo che in più di 40 anni ci ha portati nella galassia lontana lontana, ci ha permesso di sognare e di vivere in prima persona le battaglie, gli amori, la musica della saga. Le sequenze mozzafiato sul grande schermo, la colonna sonora di John Williams che scorre sinuosa attraverso gli altoparlanti, i brividi della fanfara iniziale.
Ogni fan di Star Wars è un fan del cinema: d’autore, d’animazione, di puro intrattenimento. Un’arte che rischia di scomparire, e al quale questo 2020 sta dando la mazzata finale. Non permettiamo che tutto ciò accada. Il nostro pensiero va a quelle persone essenziali che sono i gestori di cinema, teatri, palestre, scuole di danza e di qualsiasi disciplina sportiva: tutti coloro che portano l’arte e lo sport nelle nostre vite, attività essenziali.
Non permettiamo a questo paese, già in un declino culturale mostruoso, di morire artisticamente: quello che possiamo fare, come sempre, è rispettare tutti le regole. E’ frustrante, fa tanta rabbia, ma aspettare risultati è l’unico modo per tornare a fruire della magia del cinema. Come Star Wars ci insegna, c’è sempre Una Nuova Speranza.