The Clone Wars 7: la recensione dell’ultima stagione!
Il 4 Maggio, giorno di uno spettacolare Star Wars Day, The Clone Wars è arrivata a conclusione, dodici anni dopo il primo episodio. L’ultima stagione ha diviso gli spettatori nella prima parte, ma ha unito tutti con un finale spettacolare, ai livelli più elevati della saga. Considerando tutti e tre gli archi della serie, ecco la nostra recensione della settima e ultima stagione di The Clone Wars…
La Bad Batch (episodi 1-4)
Gli episodi dedicati alla Bad Batch erano molto attesi dai fan della serie. Essi in parte hanno rispettato le aspettative, in parte no. Il gruppo di cloni difettosi non “sfonda” lo schermo per personalità o originalità, e questo sembra essere il problema principale. Considerando però che i cloni sono uno dei nuclei fondamentali della serie, aprire l’ultima stagione con quattro episodi dedicati alla Bad Batch è una scelta particolarmente azzeccata.
Spiccano in questo senso i personaggi di Rex e di Echo, nella loro umanità. Rex soprattutto farà da filo conduttore per la serie, in quanto lo ritroveremo come protagonista assoluto negli ultimi quattro episodi. Nella loro relazione la serie dà il meglio di sé, ed è molto più interessante seguire loro piuttosto che i nuovi personaggi.
I Jedi, in questo primo blocco, hanno un ruolo marginale, ma non secondario. Sapendo che l’ordine 66 si avvicina, si comincia ad avere la sensazione che questa sarà una delle ultime volte che potremo vedere Mace Windu, Obi-Wan e Anakin insieme (da notare una scena bellissima tra Anakin e Padmé).
Insomma, questo primo blocco ha dei pro e dei contro; però per gli appassionati della serie è come un ritorno a casa, un’ultima avventura tra Jedi e cloni prima della catastrofe imminente. Un canto del cigno di una banda di cloni un po’ strampalati ma invincibili prima di essere trasformati in strumenti dell’Impero.
Trace e Rafa (episodi 5-8)
Il secondo blocco è interamente dedicato ad Ahsoka, e al rapporto tra lei e le due sorelle Trace e Rafa. Sono gli episodi della stagione che probabilmente hanno diviso di più i fan, in quanto portano poco avanti l’azione e si concentrano molto su due personaggi che poi scompariranno nel nulla.
Nonostante ci sia la sensazione che questo blocco serva solo come ponte per arrivare all’assedio di Mandalore, ci sono comunque degli elementi interessanti in questi episodi. Tutto ruota intorno al dubbio interiore di Ahsoka, che non sa se ha fatto bene ad abbandonare definitivamente l’ordine dei Jedi.
Quello che scopre nei bassifondi di Coruscant è forse l’elemento più forte dell’arco. Ahsoka si rende conto che per le persone più umili non c’è differenza tra Jedi e Sith: sono entrambi distruttori. Non avevamo mai avuto prima il punto di vista delle classi più basse sulle Guerre dei Cloni e sulla Repubblica, e vederlo non è solo una rivelazione per Ahsoka, ma anche per gli spettatori.
Certo, questo non basta a sopperire a una mancanza di azione e colpi di scena in questo arco, che si poteva tranquillamente risolvere in due episodi invece che in quattro. Soprattutto una puntata nella quale Ahsoka e le sorelle sono in trappola, scappano, e poi finiscono di nuovo in trappola è particolarmente frustrante, nonostante alcune scene d’azione molto brillanti.
L’ultimo arco di The Clone Wars (episodi 9-12)
Ci sono poche parole per descrivere questi episodi, perché sfiorano la perfezione. La chiusura di The Clone Wars si annovera tra i momenti più alti di tutto l’universo di Star Wars, per qualità della narrazione, regia, sceneggiatura (e uno dei duelli più epici della saga, tra Ahsoka e Maul).
Il segreto di queste puntate è quello di viaggiare parallele con gli eventi di Episodio III, rimanendo però indipendenti nella struttura. Sappiamo quello che sta avvenendo su Coruscant, Utapau e Mustafar, ma siamo concentrati su Ahsoka e su Rex, star di quest’ultimo arco.
Le quattro puntate scorrono come un film unico. Ci sono vari ingredienti che rendono questo finale straordinario: Maul, e il suo piano per rovesciare Palpatine (Maul dà una marcia in più a tutta l’azione), l’assedio di Mandalore (solo un pretesto iniziale per una narrazione più complessa), l’ombra dell’ordine 66 che aleggia su tutto. C’è una sensazione di decadenza e di fine inevitabile in queste puntate. Ovviamente, sappiamo come andranno a finire le cose, ma le stiamo vedendo da un punto di vista completamente nuovo… quello di Ahsoka e di un clone.
Rex e Ahsoka, e la loro disperata fuga insieme, sono l’ultimo atto di un arco meraviglioso. Il loro conflitto è terribile e drammatico: non vogliono uccidere i loro fratelli, ma gli altri cloni non possono non obbedire. Nota a parte anche per l’epilogo: Darth Vader raccoglie le spade di Ahsoka, in un cimitero di cloni. Solo l’immagine vale l’intera serie, e restituisce visivamente il significato di sette stagioni di guerre dei cloni.
The Clone Wars 7: impressioni generali
Se stessimo parlando solo degli ultimi quattro episodi, probabilmente diremmo che la settima stagione di The Clone Wars è allo stesso livello dei film della saga che amiamo di più. Il finale vale il prezzo del biglietto, ma valutando la stagione nel suo insieme, il voto si abbassa leggermente.
L’inizio non è sconvolgente, ma regge ed intrattiene, mentre nel secondo arco il ritmo cala leggermente, dando la sensazione che la serie si stia “trascinando” verso il finale. Si poteva fare qualcosa in più sicuramente sugli episodi “stand-alone” di Ahsoka, ma per fortuna l’ultimo arco salva qualsiasi lentezza del predecessore.
Da notare come, più di Anakin o di Obi-Wan, i protagonisti di questa stagione siano Ahsoka e Rex, e chiudere la serie su loro due e sulla loro amicizia è una delle scelte più azzeccate che Filoni e la sua squadra potessero fare. D’altronde, The Clone Wars parla di cloni, e, marginalmente, dei Jedi (vediamo le conseguenze dell’ordine 66 solo su Ahsoka, alla fine).
Per questo il finale, nonostante una nota di speranza, è particolarmente tragico, anche se sapevamo che sarebbe andata in questo modo. Vedere i cloni eseguire l’ordine 66 è particolarmente doloroso perché lo vediamo con gli occhi di Rex (e di Ahsoka) e questo aumenta la carica drammatica notevolmente.
L’ultima stagione di The Clone Wars sicuramente non delude, ma ci si poteva aspettare qualcosa in più dall’inizio e dalla parte centrale. L’ultimo arco (probabilmente il più bello della serie) passerà alla storia di Star Wars, come un film a sé stante, e non possiamo fare altro che ringraziare Filoni per aver dato una grandiosa conclusione alla serie.
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