Bonus Meloni, ti devono 1.000€ ma devi chiederli entro aprile: solo questo è il modulo corretto | Se sbagli non te li daranno mai più

Coppia sorpresa soldi euro illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Come ottenere il Bonus Meloni da 1.000 euro? Devi seguire la procedura con attenzione, altrimenti lo perderai.
Chi spera in un nuovo sostegno economico legato alla genitorialità dovrebbe tenere d’occhio le prossime settimane. Una misura attesa e promessa, contenuta nella più recente manovra di bilancio, potrebbe fare la differenza per molte famiglie italiane.
Ma, come spesso accade, non basta rientrare nei requisiti: serve anche muoversi nei tempi e con la modulistica corretta.
Non è raro che strumenti di welfare, per quanto generosi, si rivelino inutilizzabili per chi non riesce a orientarsi fra circolari, scadenze e moduli.
L’ente di riferimento ha già rilasciato le istruzioni ufficiali, ma la procedura operativa non è ancora iniziata. Intanto, si rincorrono voci su date chiave e possibili intoppi legati alla piattaforma telematica. Di certo, chi sbaglierà modulo o invierà la domanda fuori tempo, rischia di non ottenere mai più il contributo previsto. E non ci saranno seconde possibilità.
Un bonus previsto per chi ha un ISEE inferiore ai 40.000 euro
Il beneficio di cui si parla è la “Carta nuovi nati”, un bonus una tantum da 1.000 euro introdotto dalla legge di bilancio 2025, dedicato alle famiglie con ISEE minorenni non superiore a 40.000 euro. Il contributo riguarda i bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2025 in poi. È fondamentale sapere che l’ISEE viene calcolato al netto dell’Assegno Unico, favorendo così più famiglie nell’accesso alla misura.
Come chiarisce Fisco e Tasse, l’INPS ha pubblicato il 14 aprile la circolare 76/2025 con le istruzioni per accedere al bonus. Tuttavia, la piattaforma online per presentare la domanda non è ancora attiva. Sarà un messaggio ufficiale a comunicare la data di apertura, e da quel momento decorreranno i 60 giorni entro cui i genitori dovranno presentare la domanda corretta. I pagamenti saranno effettuati in ordine cronologico, fino a esaurimento fondi. Un errore, una distrazione o un modulo sbagliato potrebbe significare perdere il diritto a ricevere il bonus per sempre.

Come funziona la domanda e cosa succede se sbagli
La domanda per il bonus nascita potrà essere inoltrata esclusivamente in via telematica, accedendo al portale INPS con SPID, CIE, CNS o eIDAS, oppure tramite l’app INPS, Contact Center o con l’assistenza di un patronato. Il modulo da utilizzare sarà quello ufficiale indicato nel messaggio INPS che annuncerà l’attivazione del servizio. A partire da quel momento scatteranno i 60 giorni di tempo per inviare la richiesta. Ogni richiesta dovrà essere accompagnata da un ISEE valido alla data della domanda e dalla corretta documentazione, compresi eventuali moduli aggiuntivi come il MV70 per IBAN esteri.
Chi sbaglia anche solo un dettaglio nella procedura rischia concretamente di perdere per sempre il diritto al bonus. L’erogazione, infatti, avverrà seguendo rigorosamente l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fino al limite dei 330 milioni di euro stanziati per il 2025. L’INPS effettuerà controlli e monitoraggi mensili sulle risorse disponibili e non sono previste finestre aggiuntive per correggere o reinviare pratiche respinte.