Essere uno stormtrooper è difficile, lo sappiamo. Deriso e denigrato da tutti, carne da macello per i tuoi superiori e per i ribelli, addestramento senza evidenti risultati e nessun rispetto da parte della popolazione locale. Tutto questo però è nulla in confronto alle prese in giro per la proverbiale pessima mira. Si sa, gli stormtrooper non riescono proprio a centrare qualcosa (tranne in casi rarissimi), anche in situazioni comode e a pochi metri di distanza.
Internet poi ha contribuito ad alimentare questo inferno di ingiurie e scherzi con video, meme e chi più ne ha più ne metta. Essere un soldato imperiale, quindi, è alquanto frustrante. Proviamo però ad analizzare da un punto di vista differente la situazione e chiediamoci: quanto influisce l’arma in dotazione sulla loro mira? La seguente analisi risponderà a questa domanda.
Un blaster quasi perfetto
Stiamo parlando, ovviamente, del famigerato E-11, il blaster carabina da 500 colpi di autonomia, più che sufficienti per eliminare qualsiasi minaccia che non sia più grossa di un wookiee. Questa bellezza può essere equipaggiata con vari accessori, tra cui, in dotazione standard, un mirino ottico e un sistema di ausilio alla mira computerizzato per ambienti poco luminosi. È abbastanza leggera da poter essere usata con una sola mano, e agevolmente con entrambe, molto più dei classici fucili a canna lunga usati nelle Guerre dei Cloni. La loro gittata classica è di 100 metri, ma in modalità semi-automatica e con un buon tiratore (sigh!) ci si può spingere fino a ben 300 metri. È inoltre presente un sistema di raffreddamento a liquido tale da prevenire il surriscaldamento dell’arma dovuta all’alta frequenza dei colpi in modalità automatica.
Insomma, il blaster E-11 non sembra essere la causa della pessima mira degli stormtrooper. Esso non sembra avere, infatti, difetti di fabbricazione evidenti a cui appellarsi per la notevole mancanza da parte dei suoi utilizzatori. Che peccato.
Dall’esercito reale a quello stellare
Tornando alle curiosità legate all’arma imperiale, questi blaster sono stati ottenuti modificando dei reali fucili d’assalto in dotazione all’esercito britannico. Parliamo dei mitra Sterling. Inoltre, alcuni di questi mitra, ancora funzionanti, sono stati utilizzati (opportunamente caricati a salve) in alcune scene della trilogia originale. Si possono distinguere, infatti, quando durante lo sparo di alcuni colpi si vede un bagliore diverso dal laser attorno alla canna. Inoltre, si può notare la cartuccia espulsa a lato.
Avremo modo di parlare di altre armi presenti nell’universo di Star Wars e di come siano state realizzate su schermo. Nel frattempo, consigliamo ai nostri poveri soldati imperiali qualche periodo di prova al poligono, o un vaccino contro la sindrome del “mancare l’eroe”.