Nei film di Star Wars, come anche nei libri, nelle serie tv e altri media, gli assaltatori imperiali e, prima ancora, i soldati cloni sono protetti dell’iconica armatura totalmente bianca; chiamata armatura in plastoide. Nel corso del tempo le armature dei cloni e degli Stormtrooper vanno sempre ad evolversi, cambiando il loro design. Ma esistono anche differenze tecniche e pratiche tra le varie armature; specialmente tra quelle dei cloni e quelle degli assaltatori! Vediamole, quindi, nel dettaglio.
Materiale Plastoide
Iniziamo descrivendo il tipo di materiale con cui sono fatte queste corazze, ovvero il Plastoide. Esso è un tipo di materiale simile alla plastica, ma si presenta come più robusto e compatto, quindi in grado di dare una discreta protezione. La fattura economica del materiale e la facilità nella lavorazione per modificarlo, lo rendono un materiale molto utilizzato. Non solo per la fabbricazione di armature o protezioni di altro genere, ma anche per la costruzione di edifici, arredamenti e simili.
Corazza Clone Fase 1
Prima di essere adattate agli stormtrooper, le armature in Plastoide hanno ricevuto due cambiamenti durante le Guerre dei Cloni. Le origini dell’armatura Fase 1 nel canone, sono molto simili a quelle che si hanno nell’universo Legends. Una volta reclutato il cacciatore di taglie Jango Fett come matrice originale per i cloni, i Kaminoani non si limitarono a usarlo come ceppo per il loro esercito. Esso fu coinvolto attivamente nel progetto, non solo nell’addestramento dei suoi cloni ma anche nella creazione della loro attrezzatura.
Dato l’intenso addestramento, i cloni erano capaci di sostenere sostanziali pesi sul corpo, perciò lo stesso Jango suggerì un’armatura in plastoide con numerosi strati protettivi, in grado di ottenere una corazza più spessa che garantiva maggior protezione. Era in grado di proteggere dalla maggior parte dei colpi di Blaster, esclusi, ovviamente, colpi ad alta potenza, perforanti e colpi sparati a bruciapelo. Proteggeva anche da schegge, radiazioni, e vuoto spaziale. La corazza Fase 1 era anche esteticamente simile alle armature mandaloriane, specialmente nell’elmo, data la visiera a forma di T, classica dei mandaloriani.
Corazza Clone Fase 2
Nonostante la comprovata efficienza della Fase 1, essa non era priva di difetti. Era spessa e pesante al punto di rallentare i cloni nelle situazioni più critiche e l’eccessiva copertura impediva la libera mobilità nella zona delle giunture, il che rendeva difficile e scomodo mettersi in posizione seduta o accovacciata, ove la situazione della battaglia lo richiedesse. Per tanto si optò per un declassamento dell’armatura, in modo da trovare il giusto equilibrio tra protezione e mobilità.
Così si ideò la Fase 2, inizialmente testata dagli ARC con i primi prototipi, e successivamente fabbricate su larga scala e assegnate a ogni soldato della repubblica. Nonostante il declassamento nella protezione, la Fase 2 permetteva più mobilità e un facile adattamento alle situazioni più critiche. Dato anche un minor dispendio del materiale plastoide, tale armatura venne incontro alla crescente crisi economica, che attanagliava la repubblica, per via dei costi di guerra.
Pro e contro
Entrambe le armature avevano i loro pro e i loro contro e, benché la Fase 2 a statistiche risultò la più adatta, alcuni cloni, tra cui il capitano Rex, preferivano la manifattura della Fase 1. Questi cloni, quindi, si presero la libertà di modificare le loro armature non solo esteticamente ma anche tecnicamente in modo da renderle più versatili al loro stile. Lo stesso Rex modificò la propria armatura Fase 2 ibridandola con la Fase 1; dando quindi libertà di movimento al corpo ma con un pizzico di protezione in più. Ciò lo si nota dal suo elmo, il quale, in quanto strati di protezione e visiera, è rimasto invariato alla Fase 1.
Armatura Stormtrooper
Entrambe le Fasi, tuttavia, si dimostrano decisamente superiori all’armatura in plastoide da assaltatore imperiale. Una volta finito il periodo di utilizzo dell’ultimo lotto di cloni, l’Impero fece affidamento sul numeroso schieramento di reclute appena addestrate. Ma in quel momento l’esercito si dimostrò più numeroso di quanto lo fosse durante le Guerre dei Cloni, pertanto Palpatine (il quale vedeva i soldati come mere pedine) decise di abbassare la qualità dell’equipaggiamento di protezione, a partire dalle armature dei soldati regolari.
Queste ultime, infatti, benché considerevolmente più leggere e versatili, avevano una protezione molto minima in qualsiasi parte del corpo. A differenza delle Corazze dei Cloni, quelle da Stormtrooper si dimostravano quasi totalmente inefficienti persino contro potenze di fuoco leggere. Erano poco equipaggiate (mancavano tasche e rifornimento di ossigeno in caso di vuoto spaziale) e la visiera non era adatta per le sparatorie e lungo raggio, rendendo praticamente impossibile l’utilizzo anche di una discreta mira. Viene, infatti, puntualizzato spesso dai ribelli e da Rex di quanto siano inutili tali armature.
Rappresentazione e simbolismi
Ecco le sostanziali differenze tecniche tra le varie armature viste nei film e nelle serie. Ovviamente le differenze estetiche raffigurano un significato pressoché simbolico, specialmente tra le Corazze Clone fase 1 e 2. La prima infatti è un’unione tra le armature da stormtrooper e l’armatura di Jango Fett, mentre la Fase 2 somiglia di più (specialmente il casco) a quelle viste nella trilogia classica, simboleggiando il declino della Repubblica e la sua lenta trasformazione nell’Impero galattico.
E voi cosa ne pensate? Preferite l’armatura Fase 1, Fase 2 o quella da Stormtrooper? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci anche su Facebook, Instagram e Twitter, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars.