L’attore Anthony Daniels non ha certo bisogno di presentazioni. E’ una delle pietre miliari della saga di Star Wars, interprete del droide protocollare C3PO, l’iconica controparte del nostro R2-D2. Insieme al suo personaggio, l’attore detiene un record molto particolare, ovvero l’essere apparso in tutte le pellicole della saga. Ricorderete, infatti, l’ultimo cameo dei due in Rogue One. Al Fan Expo Canada, l’attore ha avuto modo di rispondere ad alcune interessanti domande sul suo personaggio.
Anthony Daniels ha parlato, oltre che del suo coinvolgimento nell’avventura della nuova trilogia, anche delle indimenticabili esperienze sui set dell’esalogia di Star Wars. E, inoltre, ha avuto modo di raccontare un particolare aneddoto sulla compianta Carrie Fisher.
Vecchie e nuove esperienze
Daniels ha raccontato di quando J.J. Abrams lo contattò in merito al poter riprendere il suo ruolo di C3PO in Episodio VII. Il regista, inizialmente, gli fece una proposta particolare, ma per la felicità di tutti l’attore la declinò. Ecco le sue parole in merito: “J.J. Abrams mi chiamò e mi chiese “Vorresti prestare semplicemente la voce al personaggio?”. Io risposi “No!” e lui, sicuramente molto contento della mia risposta, disse compiaciuto “Per me va benissimo”. A quel punto esclamai “Però voglio un’armatura nuova, più comoda!”. Così me ne hanno stampata una in 3D. Il modello è ancora relativamente pesante, ma include anche alcuni cambiamenti che la rendono decisamente più funzionale. Prima ci volevano trenta minuti solo per infilare la testa nel casco, ora invece posso mettere e togliere tutto in appena otto secondi. Il che significa che posso togliere l’intera armatura durante le pause tra una ripresa e l’altra!”
Confronto con il passato
Anthony Daniels è stato così entusiasta di avere un’armatura più pratica perché ricorda i giorni durissimi di riprese della trilogia originale, in cui il costume mise a dura prova la sua salute. Queste le sue parole in merito: “In quei giorni ero praticamente ingabbiato in quella armatura. Inizialmente la gente diceva “Wow, è incredibile, sei un droide perfetto” perché effettivamente nessuno aveva mai visto un costume come quello. Ma dopo qualche giorno ero diventato un oggetto. La gente tendeva a dimenticarsi anche che io fossi lì! Avevo accettato e interiorizzato l’idea che io fossi a tutti gli effetti un robot, una macchina. E non c’è bisogno di essere gentili con un robot. Non devi dire a una macchina “Stai bene?”. Pensateci, quando è stata l’ultima volta che avete parlato con il vostro forno a microonde?”
L’attore scherza sulla sua condizione nel passato, ma fu un periodo molto proibitivo. Durante le riprese ambientate in Tunisia, ad esempio, dovette girare solo scene a mezzo busto, poiché il costume (molto stretto e pesante) gli provocava forti dolori.
Un dolce ricordo
Come detto, nell’intervista l’attore ha avuto modo di raccontare un aneddoto in ricordo della grande Carrie Fisher. Queste le sue parole in merito: “L’altro giorno ero proprio in studio per registrare alcune battute per The Last Jedi, e avevo completamente dimenticato cosa avessimo girato. Improvvisamente, nell’inquadratura, è apparsa lei. E ho pensato “eccola lì”, come se potesse vivere per sempre“. Purtroppo Carrie ci ha lasciati, ma sicuramente il suo personaggio, la nostra Principessa Leia, vivrà per sempre.
Non vediamo l’ora di rivedere Anthony Daniels e il suo C3PO in Episodio VIII! Consci delle mille esperienze vissute su tutti i set della saga. Percorso condiviso per lungo tempo con il compianto Kenny Baker, interprete del mitico R2-D2. Non possiamo che ringraziarli entrambi per averci regalato due dei personaggi più iconici della saga di Star Wars.
Fonte dell’intervista: Badtaste.it