Andy Serkis vorrebbe nuove storie su Snoke

Andy Serkis interpreta il Leader Supremo Snoke

Nell’arco narrativo di Andor attualmente in corso stiamo gustando la fantastica interpretazione di Andy Serkis nei panni del personaggio di Kino Loy. Come sappiamo egli è una vecchia conoscenza in Star Wars, poiché ha dato le fattezze a Snoke nella trilogia sequel. In una recente intervista, l’attore ha parlato proprio di questi suoi ruoli in Star Wars e soprattutto di ciò che vorrebbe veder sviluppato in futuro. Vediamo di seguito le sue parole!

L’intervista ad Andy Serkis

Nel video sopra trovate l’intervista completa all’attore, dal canale YouTube Jake’s Takes. Come detto, egli ha avuto modo di parlare del suo recente lavoro in Andor, elogiando lo showrunner Tony Gilroy e la profondità umana del suo personaggio Kino Loy. Ovviamente, se mai ce ne fosse bisogno, ha ribadito che non ci sono connessioni tra Kino e Snoke, come i fan hanno simpaticamente pensato quando lo hanno rivisto in scena. Egli ha anche ribadito che quello di Andor è un microcosmo in cui si mettono in scena storie di Star Wars ma di gente comune della galassia.

Parlando invece di Snoke, Serkis ha rivelato che gli piacerebbe molto esplorare ed espandere la lore del personaggio. Il lato cartaceo, con la serie a fumetti Darth Vader 2020, il romanzo Shadow of the Sith e altre guide, ci ha dato dei dettagli molti interessanti sulle sue origini. E rivedere l’attore nei suoi panni in opere post Endor sarebbe molto intrigante.

In ultimo, nell’intervista Serkis ha rivelato molti dettagli interessanti su Kino Loy e il suo possibile futuro. E soprattutto, ha svelato indirettamente che in quella prigione si costruiscono componenti per la Morte Nera. Cosa ne pensate dell’attore e dei suoi personaggi in Star Wars? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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