Andy Serkis parla di quella scena in Andor 1×10 e del destino di Kino Loy!

Kino Loy nel decimo episodio

Il decimo episodio della serie Andor ha raggiunto vette di epicità davvero notevoli, soprattutto grazie ai monologhi e alle interpretazioni di due giganti come Andy Serkis e Stellan Skarsgard. Parlando del suo personaggio, Serkis ha svelato alcuni retroscena in merito all’ultima sequenza di Narkina 5 e soprattutto del destino di Kino Loy. Vediamo di seguito le sue parole! (Attenzione SPOILER Andor 1×10).

Le parole di Andy Serkis

Andy Serkis nell’ottavo episodio di Andor

In una recente intervista per Collider, l’attore ha svelato alcuni retroscena sulla straziante sequenza in cui Kino Loy rivela di non saper nuotare. “Sì, voglio dire, questa è stata una delle cose più belle dell’avere quell’arco narrativo. E ovviamente, come attore, sapevo che sarei arrivato a quel punto. Ecco perché ho voluto renderlo un po’ prepotente e davvero poco simpatico all’inizio. Fino all’effetto del testa a testa tra Cassian e lui e il momento in cui si rende conto che non saranno mai liberati. E questo, in un certo senso, riaccende la sua umanità. Poi, nell’Episodio 10, intraprende questo viaggio, che fa assolutamente parte del suo sistema di credenze fondamentali: il potere dell’individuo può aiutare gli altri e, se ci si unisce, si può cambiare la forma del futuro. Questo gli torna in mente e si vede il processo che si compie, che si conclude con il sacrificio, se così si può dire, nella scena finale, ha spiegato Serkis.

“Abbiamo provato in diversi modi, abbiamo provato quella battuta in molti modi diversi, di lui che è quasi arrabbiato senza essere troppo sentimentale, vedendo il suo destino”, ha continuato l’attore. “Ci abbiamo provato, e poi alla fine ci siamo stabilizzati in questa zona in cui lui si è quasi rassegnato. Credo che quel momento di pathos fosse la strada giusta. È stata una scena davvero esplorativa da realizzare, soprattutto per me, per il mio personaggio. Ma è stata una scena incredibile da girare, con tutti che si tuffavano e saltavano verso la libertà, e questa sorta di senso di vertigine, paura e fobia della guerra. Sì, è stato un livello interessante, un livello molto interessante da interpretare”. E in merito al destino del personaggio?

Il destino di Kino Loy

Kino Loy guida alla carica i detenuti

Nonostante la sua straziante rivelazione e il fatto che non abbia potuto buttarsi, non è detto che Kino Loy sia morto. Probabilmente per lui le cose si metteranno molto male, ma in qualche modo potrebbe riuscire a scamparla dato che non vediamo un epilogo vero e proprio alla sua storyline. Andy Serkis ha avuto modo di parlare anche di questa possibilità, rispondendo inoltre all’ipotesi di vederlo dietro la macchina da presa nella seconda stagione.

“Oh wow, non ci avevo pensato”, ha detto Serkis a proposito della possibilità di dirigere la seconda stagione. “Voglio dire, il fatto è che sì, sarebbe una cosa incredibile. Non so cosa ci riservi il futuro per Kino Loy. Chi lo sa? Potrebbe essere bloccato su quella nave [inteso come luogo], o qualsiasi altra cosa, non lo so. Ma vediamo. Non ho ancora avuto nessuna discussione. Ma non so, dovremo vedere cosa ne pensano tutti e il risultato. Anche se Kino Loy non dovesse andare oltre, la risposta breve alla sua domanda è che sì, sarebbe una cosa entusiasmante da fare, essere dall’altra parte, dall’altra parte della macchina da presa per questo mondo, sarebbe fantastico”.

Insomma, anche se non conosciamo il suo destino è indubbio che il personaggio abbia fatto breccia nel cuore di tutti i fan, e speriamo davvero che il suo arco narrativo non si sia concluso. Voi cosa ne pensate? Vorreste rivederlo nella seconda stagione? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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