Andor: tutti i riferimenti e gli easter egg della settima puntata!

Cassian e un droide di sicurezza della serie KX

Torna l’appuntamento settimanale con la serie Andor, tramite un settimo episodio in cui la morsa imperiale si stringe inesorabile sulla galassia. Una puntata ricchissima di riferimenti ed easter egg davvero interessanti, dei quali vi parliamo di seguito!

Andor 1×07: la sequenza iniziale

Syril Karn apprende dell’attacco su Aldhani

Il settimo episodio di Andor si apre su Coruscant, nell’abitazione di Syril Karn. Nella sua stanza possiamo scorgere, in maniera più netta stavolta, le action figure dei clone troopers con i loro fucili blaster DC-15A. Mentre Syril fa colazione con il latte blu di Bantha, porta avanti un nuovo siparietto con sua madre Eedy, che tramite intercessione dello zio Harlo gli ha fatto fissare un colloquio di lavoro. Nel frattempo, la voce al telegiornale parla dell’attentato all’installazione di Aldhani, che ovviamente desta la curiosità di Syril.

E’ interessante notare che vediamo la televisione per la prima volta nel canone. Nelle opere legends era stata nominata in alcuni romanzi, come in Lando Calrissian and the Mindharp of Sharu, ed è comparsa in alcuni special LEGO Star Wars.

L’Impero alla carica

Il colonnello Wullf Yularen

La prima grande sorpresa dell’episodio è l’apparizione del colonnello dell’ISB Wullf Yularen, personaggio che abbiamo visto in tantissime opere tra serie animate (The Clone Wars e Rebels), romanzi (come Thrawn, Tarkin, ecc.) e fumetti. Ovviamente, la sua prima e iconica apparizione risale alla riunione sulla Morte Nera in Episodio IV: Una Nuova Speranza, in cui indossa la sua divisa bianca con la mostrina di colonnello, la stessa che presenta in Andor, composta da tre placche rosse e tre blu.

Nel suo discorso ai membri dell’Ufficio di Sicurezza Imperiale, egli spiega a tutti quella che sarà la feroce mossa contro le insurrezioni, adottata tramite l’aumento dei tributi, la cancellazione di ogni forma di tradizione, evento o usanza locale (come quella dei dhaniani che abbiamo visto nella 1×06), l’inasprimento delle pene detentive, ecc. Inoltre, tramite la volontà dell’Imperatore, che viene nominato da Yularen, d’ora in poi l’ISB avrà più potere e soprattutto l’appoggio incondizionato sia della Marina che dell’Esercito per poter svolgere le sue operazioni di sorveglianza, ricerca e cattura.

La miccia è accesa

Luthen Rael, Mon Mothma e la maschera Kel Dor

Mentre Dedra Meero non è contenta di come l’Impero stia gestendo la questione, torniamo nella galleria d’arte di Luthen Rael, dove quest’ultimo apprende i dettagli sugli avvenimenti di Aldhani. E’ triste sentire che anche i dhaniani presenti durante l’Occhio, ignari di tutto, siano stati arrestati; segno che l’Impero non sarà più clemente in alcun modo con le popolazioni. E questa è proprio la più grande preoccupazione di Mon Mothma, che gli fa visita senza preavviso per rimproverarlo di ciò che aveva fatto.

Come di consueto, in queste scene di Andor vediamo i tanti splendidi cimeli della galleria. In particolare viene inquadrata in primo piano la maschera Kel Dor, indossata da questa specie che non tollerava l’ossigeno. Come detto nell’analisi della 1×04, non sappiamo se appartenga proprio al jedi Plo Koon, membro di spicco della specie. C’è poi un altro oggetto bellissimo che compare per la prima volta, l’elmo di una guardia del tempio jedi che abbiamo visto nelle serie animate.

Anche questo loro dialogo è a dir poco stupendo, e ci mostra quanto la senatrice applicasse una cautela maniacale affinché tutto venisse fatto in segretezza. Ma Luthen non è dello stesso avviso, e pensa che solo una morsa ancor più serrata dell’Impero accenderà nella galassia altre cellule di ribellione. Magistrali come sempre le interpretazioni degli attori, soprattutto di Genevieve O’Reilly, che trasmette perfettamente il puro terrore del personaggio di Mon Mothma per le conseguenze di quelle azioni sulle popolazioni inermi.

Controlli serrati

Kleya nel settimo episodio

Intanto Syril Karn è al suo colloquio per un posto all’Ufficio degli Standard, dove è intenzionato a riabilitare il suo nome dopo i fatti di Morlana Uno. Anche qui vediamo delle chicche interessanti, tra cui la comparsa di un droide MSE-6, il droide topo visto in tantissime opere di Star Wars, e la presenza di un impiegato dalla pelle blu. Che però è improbabile si tratti di un chiss, quanto più di un pantorano.

Nel frattempo Kleya, l’assistente di Luthen, è scesa ai livelli sottostanti di Coruscant con quella che sembra essere una metro verticale. E infatti sulle porte che si aprono possiamo notare la scritta in aurebesh please mind the gap as doors are closing“, “attenzione al vuoto, perché le porte si stanno chiudendo”. Il “mind the gap” è la famosa e caratteristica frase che si sente e si legge prendendo la metropolitana di Londra.

Altra scritta in aurebesh super interessante è quella presente all’uscita della stazione, che recita carry your chain code, from ISB” “portare con sé il proprio codice a catena; dall’ISB”. Nella serie animata The Bad Batch, nella 1×02, abbiamo visto tramite la popolazione di Saleucami come ad ogni cittadino del neonato Impero Galattico fosse stato fornito un codice identificativo a catena. In Andor, anni dopo, questa scelta si mostra per ciò che è, appunto una strategia di controllo serrato.

Incontri pericolosi

Kleya e Vel Sartha

Poco prima dell’incontro tra Kleya e Vel Sartha, sul pavimento possiamo vedere disegnato un simbolo che ricorda moltissimo quello dell’Alba Cremisi. Se fosse confermato l’aiuto di questa organizzazione criminale alla cellula di Luthen, sarebbe alquanto clamoroso. E potrebbe suggerirci un coinvolgimento di Qi’ra, poiché è probabile che all’epoca Maul non fosse già più a capo del Sindacato criminale.

La loro discussione è molto fredda e distaccata, e Kleya mostra quasi indifferenza nei confronti dei caduti per la causa e anche per chi era ancora in ballo, come Cinta. Inoltre, ella chiede velatamente a Vel di trovare Cassian e ucciderlo, poiché sapeva troppo. Altri elementi essenziali che dipingono una situazione molto diversa e decisamente più cruda in Andor di quella che sarà poi l’Alleanza Ribelle.

Nel frattempo, mentre il tenente Dedra Meero continua incessantemente il suo lavoro, vediamo proprio alcune sequenze di Cinta su Aldhani. Ella è lì per compiere ancora qualcosa per la missione, poiché la vediamo scendere con uno speeder dalla montagna. Questa volta però la morsa imperiale è stretta sul pianeta, come dimostra la presenza del gigantesco Star Destroyer nei cieli di Aldhani.

La pressione di Mon Mothma

Mon Mothma e il suo amico Tay Kolma

Nell’abitazione della senatrice si sta tenendo un aperitivo serale, con molti membri influenti dell’alta società. Mon Mothma però è impegnata in una conversazione delicata con un suo amico d’infanzia, un banchiere Chandriliano di nome Tay Kolma. Altro dialogo bellissimo, dove con prudenza Mon sonda il terreno per capire se può fidarsi del suo vecchio amico. E anche quando appura ciò, non si sbilancia su ciò a cui servivano davvero i crediti che chiedeva.

Anche queste sequenze sono ricche di riferimenti. Ella nel suo discorso cita il gran Visir Mas Amedda, braccio destro di Palpatine, e soprattutto che quest’ultimo si stava infiltrando negli incontri della sua Coalizione Separatista. Ella ovviamente non ha vecchie rivalse separatiste, ma questa sua organizzazione è un bellissimo riferimento ad alcune fondamentali scene tagliate da Episodio III, in cui un gruppo di senatori leali alla democrazia si riunì in segreto per cercare di contrastare Palpatine. Mon Mothma e Bail Organa affermarono di star mettendo insieme un’organizzazione, ma furono fermati da Padmé, che prediligeva una via più alla luce del sole.

Per questo fu sottoscritta la petizione dei 2000, un documento che chiedeva a Palpatine di restituire i poteri di emergenza. Ovviamente tutto finì in cenere dopo la nascita dell’Impero, e molti senatori firmatari furono arrestati. E’ quindi probabile che Mon Mothma avesse portato avanti questo Comitato Lealista, con Bail Organa e altri. Ella rivela poi che il suo autista è una spia dell’ISB, e che non si fidava nemmeno di suo marito.

Infine, in questa sequenza vediamo anche moltissime specie aliene particolari. Tra tutti spicca il Dor Namethiano Lexo Sooger, che abbiamo visto su Canto Bight nelle opere connesse ad Episodio VIII. C’è poi un’altra specie insettoide che abbiamo visto sempre su Cantonica in The Last Jedi.

Andor 1×07: ritorno su Ferrix

Maarva e Cassian

Nel frattempo Cassian torna su Ferrix, e per prima cosa fa visita a Maarva dicendole di preparare le sue cose per fuggire. L’anziana donna, preoccupata in primis per l’incolumità del ragazzo, viene presa alla sprovvista, ma poco dopo saranno chiare le sue intenzioni. Il ragazzo fa poi visita anche a Bix, ma a causa di quanto accaduto quest’ultima lo respinge. Scopriamo inoltre che i due erano stati insieme in passato, cosa accennata già in precedenza.

Mentre Cassian cammina affranto tra le strade deserte, si nasconde da una pattuglia di stormtroopers, e ciò fa riaffiorare in lui brutti ricordi. In un fantastico flashback, lo rivediamo da ragazzo mentre rivive il trauma dell’uccisione di suo padre adottivo Clem.

Flashback traumatici

I clone troopers nei flashback

Nella scena un plotone di clone troopers, totalmente asservito al chip inibitore, marcia per le strade di Ferrix. L’Impero Galattico è sorto da poco, e come sappiamo i primi soldati erano i cloni che avevano eseguito l’Ordine 66 ed erano alla mercé del chip. La serie animata The Bad Batch approfondisce il progetto Artiglio Guerriero, e cioè la transizione dell’esercito da cloni, che verranno a poco a poco dismessi, a soldati umani.

Nel presente, i sapienti dialoghi di Maarva ci danno anche un riferimento temporale di quel tragico evento: ella parla di 13 anni passati, e trovandoci nel 5 BBY la morte di Clem è avvenuta nel 18 BBY, circa un anno dopo la proclamazione dell’Impero. Una finestra temporale perfetta. Ella dice a Cassian di voler rimanere su Ferrix a lottare, mentre entrambi ricordano i terribili momenti di Clem impiccato in piazza. Il ragazzo però non condivide la stessa voglia di rivalsa di Maarva, e tra i due avviene un ultimo struggente saluto.

Il lavoro di Dedra Meero

Il tenente dell’ISB Dedra Meero

Ci spostiamo poi al quartier generale dell’ISB, dove è in corso una delle consuete riunioni dei supervisori dei settori imperiali. Nel suo discorso, il maggiore Partagaz cita Ord Mantell, altro pianeta noto e presente in molte opere come fumetti (Darth Maul: Figlio di Dathomir), romanzi, e serie animate, soprattutto The Bad Batch, in cui si trova proprio la base della Clone Force 99. Non sappiamo però se in quel periodo la squadra di cloni disertori fosse ancora attiva sul pianeta.

Durante la riunione, Blevin tenta di screditare e addirittura denunciare Dedra per la sua ingerenza nelle questioni di settori che non sono di sua competenza. Partagaz però, a sorpresa, elogia lo zelo del tenente Meero e addirittura le affida la guida del settore di Morlana e quindi di Ferrix. Ora si aspetta molto da lei e dal suo lavoro, e glielo fa capire senza mezzi termini. Ella dovrà effettivamente dimostrare l’esistenza di una rete ribelle organizzata.

Sole, mare, e guai per Andor

Cassian sul pianeta Niamos

Cassian tiene fede alla sua promessa, poiché si trasferisce sul pianeta tropicale di Niamos, che compare per la prima volta in Star Wars. Il ragazzo, in dolce compagnia, si gode la tranquillità di quel luogo, che però sta per essere del tutto sconvolta. Egli infatti, mentre cammina in riva al mare, viene coinvolto in una schermaglia in cui non c’entrava nulla. Un fantastico paradosso, poiché dopo essere riuscito a scappare durante una missione molto pericolosa, si era messo nei guai per una sciocchezza. Un altro geniale risvolto narrativo, metafora del fatto che non si può fuggire al proprio destino.

Questa inedita location ci presenta, oltre che una colonna sonora davvero coinvolgente, tantissime altre specie aliene e belle chicche. Tra coloro che si rilassano in riva al mare, vediamo infatti due persone che giocano a Dejarik. Di questo popolarissimo gioco, comparso per la prima volta in Episodio IV, esiste sia la versione olografica che quella con pezzi fisici (proprio quella che viene utilizzata qui). Un piccolo dettaglio contenuto nella The Ultimate Visual Guide di Rogue One che prende vita in live action.

In trappola

Cassian braccato da un droide di sicurezza della serie KX

Come detto, uno shoretrooper (soldati visti in Rogue One su Scarif, che si occupavano dei territori costieri) bracca Cassian poiché crede faccia parte della schermaglia in corso. A tenere a bada il ragazzo, con molta foga, ci pensa un droide di sicurezza della serie KX. Anche se tutti lo avrete pensato, non si tratta però del mitico K-2SO, che diventerà poi suo compagno.

Cassian si trova di fronte ad un tribunale alquanto arbitrario, e soprattutto ad un giudice imperiale seccato. Una combo micidiale che gli costa ben sei anni di reclusione, a dispetto dei sei mesi che avrebbe avuto se non avesse protestato. Una condanna assurda, che però è lo specchio dell’inasprimento della morsa dell’Impero sulla galassia. Nella sequenza viene citato anche il massiff, rettile che compare in molte opere, soprattutto su Tatooine al fianco dei predoni Tusken. Inoltre vediamo come guardia un esponente della specie Lacertilo, apparsa per la prima volta in Episodio IX.

Mentre Cassian procede inesorabile verso il suo destino, il settimo episodio di Andor si chiude con una soffocante inquadratura al lavoro d’ufficio di Syril Karn, che ricorda vagamente la leggendaria immagine dell’ufficio sterminato de L’Appartamento, storica pellicola di Billy Wilder, poi ripresa da The Wolf of Wall Street di Scorsese

Cosa ne pensate dei tanti riferimenti ed easter egg del settimo episodio di Andor? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su FacebookYouTubeInstagram e TwitterVi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
Articoli correlati
Disqus Comments Loading...

Ehi! Questo sito utilizza i cookies!