Andor: tutti i riferimenti e gli easter egg della nona puntata!
Torna l’appuntamento settimanale con la serie Andor, che ci mostra un nono episodio a dir poco splendido e struggente, ricco di tensione e soprattutto di vero e proprio malessere in merito alla crudezza dell’Impero. Anche questa 1×09 ovviamente è ricca di riferimenti ed easter egg, dei quali vi parliamo di seguito!
Andor 1×09: Dedra Meero in azione
Il nono episodio di Andor si apre dove si era concluso l’ottavo, con Dedra Meero su Ferrix che si appresta ad interrogare Bix Caleen. Il tenente dell’ISB mette subito in chiaro che non vuole perdere tempo, e cerca di convincere la ragazza ad essere collaborativa. Durante il suo resoconto in merito a Salman Paak, Meero menziona il pianeta Jondora. Altra splendida citazione ad un luogo comparso nel videogioco The Old Republic, e che quindi viene canonizzato.
Il tenente svela a Bix che proprio lì due anni prima Paak aveva ottenuto la radio da una donna misteriosa (probabilmente Kleya, l’assistente di Luthen Rael). Una sequenza in cui Dedra Meero ci mostra davvero di che pasta è fatta, attraverso un’interpretazione magistrale e ricca di espressività di Denise Gough.
Le terribili torture imperiali
Mentre su Narkina 5 ci viene mostrata una sessione di lavoro della squadra di Cassian, Meero lascia Bix in pasto al dottor Gorst. Scopriamo subito il suo sadismo e la propensione verso metodi di tortura non convenzionali; anzi, in questo caso la crudeltà imperiale ha raggiunto vette ancor più alte. Il dottore infatti utilizza le grida di disperazione di una specie sterminata dall’Impero sulla luna Dizon Fray, per provocare ulteriore dolore psicofisico ad altri esseri viventi. Sfruttare il dolore per creare altro dolore, un terribile scenario che lascia letteralmente attoniti.
In un sapiente montaggio alternato tra Narkina 5 e Ferrix, torniamo sul pianeta prigione in cui scopriamo che Cassian sta cercando di organizzare una fuga, manomettendo le tubature e collaborando con altri detenuti. Su Ferrix, una Bix a dir poco provata e psicologicamente distrutta rivela preziose informazioni a Dedra Meero.
La disperazione di Mon Mothma
Intanto all’interno del Senato Imperiale Mon Mothma cerca di opporsi strenuamente alla recente legge sull’ordine pubblico varata dall’Imperatore, e stavolta non ottiene solo menefreghismo da parte degli altri senatori, ma anche grida di scherno e frasi che inneggiano all’Impero. A poco a poco, tutti gli altri seggi si spengono e la sua voce spezzata ci mostra tutta la frustrazione e la tristezza di essere parte di un’istituzione ormai vuota. Stavolta, a sancire il completo annichilimento del Senato all’Impero si erge anche un enorme simbolo imperiale al centro della sala, oltre che su ogni seggio.
Successivamente vediamo che ad aspettarla a casa c’è sua cugina, che con grande sorpresa scopriamo essere proprio Vel Sartha. Nell’ottavo episodio avevamo avuto un accenno alle sue origini agiate, e ora scopriamo che è imparentata con Mon Mothma ed è chandriliana. Ella ha portato un regalo a Leida, la figlia di Mon, e rimaste sole le due cominciano a parlare della ribellione.
Voci preoccupanti
Intanto su Narkina 5 corrono voci su alcune schermaglie accadute al livello due, ma Kino Loy, il personaggio interpretato da Andy Serkis, cerca in tutti i modi di tenere a bada gli animi. Egli è fermamente convinto che una volta scontata la sua pena potrà uscire, ma Cassian non è dello stesso avviso e comincia a chiedergli supporto per scappare, sfruttando la sua esperienza e domandandogli quante guardie ci siano su ogni livello. Loy però, almeno per il momento, non lo ascolta.
Al quartier generale dell’ISB, Dedra Meero fa rapporto al maggiore Partagaz e agli altri ufficiali sugli sviluppi della questione Axis. Nel suo discorso ella cita la cellula ribelle neo-repubblicana guidata da Maya Pei, personaggio citato da Saw Gerrera nell’episodio precedente. Inoltre, ella suggerisce un collegamento tra Cassian e la questione di Aldhani, mostrando quanto si stesse avvicinando alla verità.
Su Narkina 5, il turno precedente riporta ai nostri una voce alquanto terribile: stando a quanto si dice, al livello due erano stati uccisi un centinaio di uomini. Il panico e il fomento cominciano a scorrere tra i detenuti.
L’ossessione di Syril Karn
Nel frattempo su Coruscant assistiamo all’ormai consueta colazione di Syril Karn con latte di bantha e cereali, e soprattutto ad un altro siparietto con sua madre Eedy. La scena ci dà anche occasione di vedere nuovamente i frutti meiloorun, presenti in Rebels e in altre opere di Star Wars.
Poco dopo scopriamo che Syril si era sistemato di tutto punto per appostarsi di fronte all’ingresso del quartier generale dell’ISB, aspettando Dedra Meero. In un dialogo molto particolare e quasi delirante, Syril Karn ci mostra tutta la sua gioia folle nell’aver finalmente trovato qualcuno che vede le cose a modo suo, e che persegue l’ordine in maniera maniacale. Ovviamente Dedra Meero, spaventata e furiosa di quel comportamento, minaccia di farlo arrestare se si fosse ripresentato.
L’astuzia dell’ISB
Arrivata nel suo ufficio, Dedra Meero viene informata della cattura di un ribelle che era stato beccato ad utilizzare un dispositivo di occultamento. Questo strumento è apparso in molte opere di Star Wars, tra cui serie animate (come The Clone Wars), romanzi (come Tarkin, Thrawn, L’Apprendista del Lato Oscuro) fumetti e videogiochi, ecc.
Meero rivela a Partagaz che questo ribelle fa parte della rete di Anto Kreegyr, e soprattutto che quest’ultimo ha in mente di assaltare la centrale imperiale di Spellhaus. Altre informazioni che noi spettatori conoscevamo dal precedente dialogo tra Luthen Rael e Saw Gerrera. Nella riunione emerge che il soldato ribelle era diretto verso Kafrene, una colonia mineraria apparsa per la prima volta proprio in Rogue One.
Questa sequenza ci mostra quanto fosse sottile e subdolo il modo di agire dell’ISB: per non insospettire Kreegyr e tenere viva quella pista, avrebbero manomesso il velivolo del ribelle e causato un’apparente morte accidentale. Anche in questo caso, le ispirazioni alle opere di spionaggio sono fantastiche e perfettamente aderenti al modo di agire dell’Ufficio di Sicurezza Imperiale.
Le scelte di Mon Mothma
Nel nono episodio di Andor ci vengono mostrati altri scorci di vita quotidiana della famiglia Mothma, in cui è presente anche Vel, che risponde a tono alle provocazioni di Perrin. Ella inoltre funge da sostegno emotivo per Mon, ricordandole quello per cui stavano lottando. Un sostegno che sarà fondamentale, soprattutto per una scelta che la senatrice sta per compiere.
In una scena successiva infatti Tay Kolma la informa del fatto che, per non insospettire l’Impero, servivano degli investitori che distogliessero l’attenzione da quelle somme di denaro che si spostavano. Tra i papabili, anzi forse come unica scelta, il banchiere nomina un certo Davo Sculdun. Personaggio che compare per la prima volta e che viene dipinto come un poco di buono, se non addirittura un criminale. Mon Mothma quindi si trova nuovamente di fronte ad un dilemma morale.
Andor 1×09: scoppia la scintilla
Su Narkina 5, il detenuto anziano Ulaf, che per tutto il nono episodio di Andor aveva mostrato segni di cedimento, crolla definitivamente nel corridoio del cambio turno. Cassian e Kino rimangono con lui mentre aspettano il dottore, che però non reagisce come si sarebbero aspettati. Egli fa capire infatti che Ulaf è solo un peso e che era lì per porre fine alla sua vita. Kino, indignato per il fatto che al pover uomo mancassero solo 40 turni per la scarcerazione, capisce che per loro non c’è speranza di uscire di lì. Perciò nell’ultima scena, con un’interpretazione fantastica di Andy Serkis, risponde finalmente alla domanda di Cassian sulle guardie presenti in ogni livello (mai più di 12), confermando la sua volontà di andare fino in fondo nella fuga.
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