Andor: la recensione dell’ottavo episodio!

Cassian nell'ottavo episodio

Ci siamo! Come da tradizione ogni mercoledì arriva l’appuntamento con Andor, che ha superato ormai la metà stagione e si avvia verso le puntate finali. Questa è la nostra recensione dell’ottavo episodio, come sempre prima senza e poi con spoiler…

La profondità di Andor

Mon Mothma e il suo amico Tay Kolma

Quest’episodio (qui la nostra analisi easter egg e riferimenti), intitolato Narkina 5, è sicuramente il più adulto tra tutti quelli visti nella serie finora. Non è solo complesso a livello di trama, ma anche di costruzione drammaturgica. Vi è una linea principale, legata a Cassian (che nel settimo episodio è stato arrestato) che fa da spina dorsale per le altre linee, che, come in un’armonia musicale, riflettono e specchiano il tema della linea del protagonista. E’ una puntata che parla di oppressione, da un punto di vista sia di strategia politica sia di annichilimento dell’essere umano. A livello di trama, sicuramente è l’episodio più sorprendente. Per gran parte dell’episodio si svolge questo gioco di specchi tematico tra la linea di Andor e Coruscant. Nel finale questa tensione si consuma in un climax che mostra le conseguenze dell’oppressione su tutti i nostri personaggi.

E’ anche un episodio che riesce a fare del buon fan-service, con una scena nell’epilogo che contiene un dialogo davvero straordinario sulla ribellione. Non casualmente uno dei due protagonisti della scena è Luthen e Skarsgard si conferma un attore di una categoria superiore. Narkina 5 è una puntata che ci presenta anche una nuova arena e nuovi personaggi, tra cui uno interpretato da un attore molto conosciuto. E’ in questa nuova arena che Cassian scopre davvero cos’è l’impero. La forza dell’episodio è di mostrare questo concetto nella linea di Andor, di spiegarlo però seguendo i personaggi su Coruscant e poi di ribaltarlo nel finale su un’altra linea ancora.

Se serviva una conferma che Andor è narrativamente la serie più complessa di Star Wars, l’abbiamo avuta. E’ ovvio, per arrivare a questi livelli di complessità la puntata può avere un ritmo non rapidissimo, ma è anche lì la forza della scrittura. La tensione sale con un passo lento, ogni pezzo del puzzle va al suo posto per poi esplodere nel finale. Insomma, un grandissimo e sfaccettato episodio che rilancia benissimo le ultime quattro puntate. Chi non ha visto Narkina 5 si fermi qui, perché adesso parliamo di spoiler…

L’oppressione genera ribellione

Syril Karn viene interrogato

ATTENZIONE SPOILER ANDOR PUNTATA 8

Andando molto rapidamente sulla trama, Narkina 5 è la prigione/campo di lavoro dove viene portato Cassian. Prigione che ha delle regole molto ferree e delle punizioni altrettanto severe. I prigionieri devono lavorare e raggiungere alti livelli di prestazione per non essere puniti. Qui conosciamo Kino, un detenuto che controlla la filiera lavorativa in maniera dittatoriale, interpretato magistralmente dal grandissimo Andy Serkis, già noto in Star Wars per aver impersonato Snoke. Nel frattempo, su Coruscant, vediamo da un lato Siryl Karn interfacciarsi con le autorità sul caso Cassian Andor, e vediamo Mon Mothma a una cena fare i conti con le difficoltà del reperire fondi. Le tre linee, in questa prima parte, lavorano a montaggio alternato.

La linea di Cassian serve a mostrare l’oppressione visivamente. Quella di Mon Mothma a decifrarla. Durante la festa, infatti, la senatrice parla con dei suoi colleghi proprio delle nuove restrizioni, e il tema fondamentale è proprio che l’oppressione non è mai abbastanza, non si demarca mai un limite. Nella seconda parte dell’episodio, questo fuoco tematico si sposta su altre due linee: quella di Luthen e quella di Ferrix. Qui la morsa dell’impero si sta stringendo e Bix viene arrestata. Luthen, invece, va a fare visita a Saw Gerrera. I due, in una scena meravigliosa, si scontrano sul concetto stesso di ribellione (che è divisa in troppi movimenti), e anche qui torna il tema dell’oppressione. Se dal lato imperiale l’oppressione non è mai abbastanza, dal lato ribelli è “l’oppressione che genera la ribellione”.

Questo cortocircuito è la fiamma che spinge le persone ad andare contro il potere prestabilito. E, visto che la narrazione di Andor è sempre molto precisa, il cortocircuito viene messo in scena: nella prigione di Narkina 5 un detenuto si suicida nei dormitori, sotto gli occhi di Cassian. Su Ferrix, invece, vediamo Bix che sta per essere torturata. L’oppressione ha raggiunto il suo punto di rottura in un episodio che, forse, a livello di temi e di conflitto, è tra i più profondi della serie. E che presenta come sempre una marea di easter egg e riferimenti, dei quali vi abbiamo parlato nella nostra consueta analisi.

Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuta la puntata? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.

Giorgio Nicolai: Studente di cinema e aspirante sceneggiatore, grazie a Star Wars ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo, con la speranza, un giorno, di entrarci. La strada è dura, ma per fortuna ci sono gli insegnamenti di Obi Wan e di Yoda a guidarmi: fare o non fare, non c'è provare!
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