La brezza serale sottile attraversava indenne l’alta torre che svettava sulla città immensa. Su di essa una piccola figura marrone si stagliava in contrasto sullo sfondo arancio del tramonto ormai imminente. Obi Wan stava fumando la sua solita sigaretta sul balcone dell’ultimo piano del tempio jedi di Coruscant. La Marlboro Gialla stava quasi per arrivare al termine della sua insignificante vita dedita a provocare cancro ai polmoni, quando qualcuno si avvicinò al jedi cautamente.
Obi Wan sapeva di chi si trattava, ma non si girò comunque, e pensò ancora allo spaccacervelli di Ahmed preso qualche giorno prima. Che botta quella! Infine, si voltò, trovandosi faccia a faccia con un altro maestro.
Continua…
“Pensavo che ti avessero mandato in qualche altro buco di culo della galassia” – Disse Windu con tono scherzoso. “L’unico buco del culo che la galassia abbia mai conosciuto è il tuo, e ci entra tranquillamente l’intera flotta della Repubblica”. – Ribatté Obi Wan sogghignando. I due si scambiarono il classico saluto jedi battendo il pugno dell’altro e sputandosi nell’occhio destro a vicenda. “Cosa mi racconti vecchio di merda?” – Riprese Obi Wan buttando la cicca della sigaretta oltre il parapetto. “Non sono vecchio quanto il rincoglionito che abbiamo come capo. Ho saputo che hanno rimandato un’altra volta il suo pensionamento”. – Rispose mestamente Mace.
Obi Wan era scosso. La cosa non poteva essere vera, erano anni che aspettavano finalmente che il vecchiaccio si levasse dai coglioni. Aveva superato indenne sia la crisi di Naboo, che lo scoppio della Guerra dei Cloni, nonostante non avesse capito un cazzo in nessuna delle due occasioni.
Windu riprese: – “Praticamente ho scoperto che giù al reparto contabilità gli stanno facendo dei contratti a tempo determinato come membro onorario a cadenza di tre anni, per evitare che vada in pensione”. “Ma perché?” – disse pallido Obi Wan. “Si sono resi conto che dovrebbero pagargli tipo 800 anni di contributi, per non parlare della buonuscita… Quel rincoglionito sarebbe l’essere più ricco della galassia, solo che il suo commercialista è ancora più babbeo di lui e non ha scoperto nulla”.
“Porca la Forza! Non ci libereremo mai di quello stronzo dalle orecchie a punta”.
“Shhhh… Sta arrivando…”
Yoda comparve sulla soglia della porta che dava al balcone, mentre i raggi del tramonto rendevano meno verde la sua vecchia e raggrinzita pelle. “Maestro Obi Wan, perché stamattina al buongiorno su Whatsapp risposto tu non hai?” Il jedi scozzese scambiò un fugace sguardo di intesa con Windu, e cercò subito di deviare il discorso. “Ero impegnato Maestro. Stavo… Organizzando il compleanno di Anakin Skywalker”. “Ma Skywalker a marzo non è nato? A giugno noi siamo! Che prendi droga tu maestro Kenobi?”
“Si vabbè, ma è meglio pensare da prima a certe cose che non si sa mai. Potremmo tipo fargli uno scherzo? Che ne dite?”
“Uno scherzo? Mmm… Si, ma uno scherzo epico essere dovrà”.
Intanto…
Mentre il trio starnazzava ai riguardi delle possibilità infinite nel prendersi gioco di quell’allocco fascistello di Skywalker, entrò nella sala del consiglio annunciato da un fragoroso rutto il prode Ki Adi Mundi. Al che il silenzio calò istantaneamente, e con estrema lentezza i tre marciarono verso le loro poltrone carichi di speranza goliardica verso il futuro. Uno ad uno i vari maestri presero posto sulle sedie in pelle di wookiee all’ultimo grido comprate con i finanziamenti pubblici ai jedi. Finalmente tutto era pronto per quella che si sarebbe dimostrata una delle riunioni più interessanti degli ultimi tremila anni. Il maestro Yoda accese il suo tablet Windows 867.1 e cercò il cavo HDMI per proiettare la presentazione che aveva preparato con tanta cura circa il come tagliare il culatello con la precisione del decimo di millimetro con una spada laser. Qualcuno si schiarì la voce dall’altro capo della stanza.
“Maestro, permette due parole… Disse Windu con reverenza”.
“Parlare tu puoi, mentre io il cavo cerco di collegare”. Rispose Yoda.
Windu riprese – “Vorrei esporre al consiglio una nuova idea, qualcosa che potrebbe finalmente far risollevare l’ordine jedi dal suo torpore”.
Un brusio si levò nella sala, i maestri cominciarono a parlare tra loro, meravigliati dal fatto che il maestro Windu sembrasse finalmente sobrio.
“Io e il maestro Kenobi, con il permesso del maestro Yoda, vogliamo insegnare le buone maniere ad Anakin Skywalkerminchia, visto che lo scorso raid messo in atto da Jocasta non ha dato i suoi frutti”.
La Magistra aveva infilato la testa di Anakin in un sacco di juta e malmenato lo stesso insieme a tutti i padawan nel cuore della notte. Poi quando questi se ne erano andati, aveva avuto delle strane idee riguardo l’elsa della spada che si trovava sul comodino. Ma questo sembrava non essere bastato per far sì che Anakin togliesse dalla sua camera i poster di Gigi D’Alessio e CasaPound.
Lo scherzone
Windu stava continuando ad esporre un possibile piano, quando Plo Koon alzò la mano.
Mace lo guardò torvo e disse – “Plo, se si tratta di droga, ti abbiamo già detto che…”
“E se ammettessimo Anakin Skywalker nel consiglio ma non gli concedessimo il rango di Maestro?” – Lo interruppe subito Plo Koon.
L’idea sembrava aver colpito nel segno; tutti annuivano ridendo, tutti fuorché Yoda che sputacchiando bestemmiava per aver portato solo il VGA nella borsetta da viaggio.