Anakin Skywalker era affetto da un disturbo mentale
La saga di Star Wars è una di quelle che più ha influenzato nel corso degli ultimi decenni l’immaginario collettivo sul concetto di bene e male. Diverse generazioni hanno visto nella lotta tra Darth Vader e Luke, tra i Jedi e i Sith, valori universali, molto semplici da comprendere. Ma se da un lato abbiamo questa facilità di fondo nel comprendere gli scontri fisici, quelli interiori sono altrettanto importanti ma più difficili da identificare.
E tra i combattimenti interni in Star Wars, quelli più logoranti e difficili li ha affrontati proprio Anakin Skywalker, sia durante la sua gioventù, sia quando era già Darth Vader. Il lato oscuro è li, nel profondo.
Conflitti in Casa
Tendiamo sempre a pensare che Anakin abbia lottato contro il lato oscuro per tutta la vita, visto quasi come una maligna entità che ti tenta e ti conduce verso la “via facile”. Tutto questo porta con sé anche molti connotati religiosi di fondo. Elementi che hanno contribuito ancor di più a rendere così condivisibile l’epica di Star Wars. Nel vangelo secondo Marco c’è questa frase: “Il mio nome è Legione perché siamo molti”; e in Anakin albergavano molti “demoni”, che lo hanno portato alla rovina. Il lato religioso e filosofico di Star Wars rimane sempre affascinante da analizzare, ma cosa direbbe un professionista della materia sullo stato di salute mentale effettivo di Anakin? Oggi risponderemo proprio a questo quesito.
L’orlo del precipizio
Qualche anno fa degli studiosi hanno visionato la trilogia prequel e cercato di capire se effettivamente il personaggio avesse qualche tipo di disturbo, da come era stato scritto e secondo gli atti da lui compiuti. E’ saltato fuori che, effettivamente, Anakin Skywalker soffre di un disturbo mentale chiamato Disturbo Borderline della Personalità, soddisfacendo addirittura sei criteri per la diagnosi proposti dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.
Impulsività ed esplosioni emotive intense, difficoltà nel controllo della rabbia (i predoni Tusken ne sanno qualcosa al riguardo). Ancora, alternanza di idealizzazioni e svalutazioni delle persone accanto a lui. Le figure di Obi Wan, Yoda, Windu, e dello stesso Palpatine, passano dal piedistallo al totale disprezzo nel giro di poco tempo.
Altro fattore è la paura dell’abbandono e del distacco, che sono assolutamente chiari nel rapporto con Padmé e la madre Shmi. Dopo la morte di sua madre, come detto, ebbe un forte evento dissociativo dove sfogò la sua ira senza ritegno. E, infine, ne ebbe un altro quando uccise i bambini al tempio jedi. A tutto questo aggiungiamo un pizzico di paranoia ed infine un totale disturbo di identità con il cambiamento del suo nome e il passaggio totale nei comportamenti e nelle parole verso Darth Vader.
Qualcuno pensi ai bambini
Il caso di Anakin Skywalker è così esemplare che è stato proposto agli studenti come caso di studio in parecchi corsi di psicologia, per il forte impatto della saga sui ragazzi e le ragazze. Potremmo forse dire che, se Yoda avesse fatto meno il mentore ascetico dai nebulosi consigli e più l’insegnante preoccupato, qualcosa sarebbe potuto cambiare. Magari se il tempio Jedi avesse avuto un ufficio munito di psicologo, Anakin avrebbe potuto ricevere l’aiuto che meritava, e in questo modo avremmo inoltre evitato una guerra galattica da miliardi di morti, la nascita di un tirannico impero e lo sterminio di un antichissimo ordine di guerrieri. Ma probabilmente la saga di Star Wars sarebbe stata decisamente meno insolente ed epica.
A parte gli scherzi, non bisogna mai sottovalutare questi aspetti, e bisogna cercare di sensibilizzare verso questi argomenti, in modo tale da evitare conseguenze spiacevoli e distruttive. Perciò, godiamoci sempre la bellezza e la profondità di Star Wars, ma nella realtà traiamo insegnamento da questa splendida saga per evitare situazioni spiacevoli.