Amandla Stenberg parla della cancellazione di The Acolyte e dell’odio subito già da prima che iniziasse

Osha si risveglia nel rifugio di Qimir

Dopo la notizia della cancellazione, o meglio del mancato rinnovo della serie The Acolyte, Amandla Stenberg (interprete delle protagoniste Osha e Mae) ha ricevuto una marea di insulti anche personali sul suo profilo Instagram. Di recente l’attrice ha rotto il silenzio, parlando non solo del suo rammarico per quanto accaduto ma soprattutto affrontando il tema dell’odio subito sin da prima che la serie uscisse. Di seguito trovate le sue parole e il video del suo lungo sfogo.

Le parole di Amandla Stenberg

L’attrice ha pubblicato molti video nelle storie del suo profilo Instagram (riassunti nel video completo che vedete sopra), in cui in maniera pacata ma tagliente ha detto la sua sulla questione. In primis ha dichiarato che la cancellazione di The Acolyte dopo una sola stagione non è stata “un grande shock”, se lo aspettava. “C’è stata una furia al vetriolo che abbiamo affrontato da quando lo show è stato annunciato, quando era ancora solo un’idea e nessuno l’aveva ancora visto, ha detto la Stenberg. “È stato allora che abbiamo iniziato a sperimentare una furia di, direi, bigottismo iperconservatore e vetriolo, pregiudizio, odio e linguaggio odioso nei nostri confronti”.

“Questo mi ha colpito molto quando ho ricevuto il lavoro. Perché non è una cosa che – anche se avevo previsto che sarebbe accaduta – non si può comprendere appieno come ci si sente finché non succede a te.

La Stenberg ha parlato dei commenti razzisti e dell’odio che ha ricevuto dalla prima dello show. In risposta al “razzismo intollerabile” che ha ricevuto nei suoi messaggi, ha pubblicato una canzone e un video musicale in occasione del Juneteenth.

“Ad un certo punto è diventato inequivocabile per me che, per continuare a essere me stessa, avrei dovuto onorare il mio sistema di valori facendo sentire la mia voce anche nel contesto di lavorare per la Disney… e di lavorare all’interno della grande, enorme proprietà intellettuale che è Star Wars, ha aggiunto.

Tra le sue parole c’è stato però soprattutto spazio per i ringraziamenti: È stato un onore e un sogno incredibile per me far parte di questo universo”.

“Voglio solo far sapere a quelle persone là fuori che ci hanno sostenuto in questo modo, e ci hanno sostenuto vocalmente – nonostante e di fronte a tutto il vetriolo che abbiamo ricevuto e al tipo di attacco mirato, direi, che abbiamo ricevuto dall’alt-right – che siete stati profondamente amati e apprezzati. E questo ha reso questo lavoro ancora più proficuo per me”.

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Fonte

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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