Addio IMU, basta mettere la casa invisibile al Fisco: il legalissimo cavillo fiscale per non buttare più via soldi

IMU illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Addio IMU, il cavillo fiscale che permette di risparmiare migliaia di euro: è del tutto legale e non paghi più la tassa.
Ogni anno, con l’arrivo della scadenza dell’IMU, in tanti si chiedono se esista un modo per non pagare questa tassa senza rischiare problemi con il Fisco. L’imposta municipale sugli immobili pesa soprattutto su chi possiede più di una casa, portando molti a cercare soluzioni legali per ridurre l’importo dovuto.
Negli anni, le regole per ottenere l’esenzione IMU sono cambiate più volte, spesso grazie a sentenze dei tribunali che hanno ribaltato vecchie interpretazioni. Uno dei temi più discussi riguarda la definizione di abitazione principale, un dettaglio che fa la differenza tra pagare l’IMU o esserne esentati.
Fino a qualche tempo fa, la normativa stabiliva che per non pagare l’IMU bisognava avere residenza e dimora abituale nella stessa casa con tutta la famiglia. Questo significava che, se due coniugi possedevano due case diverse, solo una poteva essere considerata esente, mentre sull’altra scattava l’imposta come “seconda casa”.
Tuttavia, nel tempo, la giurisprudenza ha cambiato le carte in tavola. Ora la legge non obbliga più i coniugi a vivere sotto lo stesso tetto per ottenere l’esenzione. Questo significa che, in certe situazioni, non si paga l’IMU su nessuna delle due abitazioni, aprendo la strada a un risparmio davvero significativo.
La sentenza che cambia le regole
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 4292/2025, ha confermato un principio già sancito dalla Corte Costituzionale: se i coniugi vivono in due case diverse, entrambe possono essere considerate abitazione principale e quindi esenti dall’IMU. Non serve più dimostrare che tutta la famiglia viva nella stessa casa per ottenere l’agevolazione.
Questa decisione rappresenta un vero e proprio cambiamento epocale, perché permette di risparmiare migliaia di euro all’anno in modo del tutto legale. Come spiega Brocardi, ora l’IMU può essere evitata anche quando i due immobili si trovano nello stesso Comune, a patto che i coniugi possano dimostrare di viverci abitualmente.

Il trucco per non pagare l’IMU
Grazie a questa nuova interpretazione, chi possiede due case diverse con il proprio coniuge può evitare l’IMU su entrambe, dichiarandole entrambe come abitazione principale. Non si tratta di una scappatoia illegale, ma di un diritto riconosciuto dalla giurisprudenza, che consente di alleggerire in modo importante il peso fiscale sulla casa.
In più, la Cassazione ha chiarito che i Comuni non possono contestare l’esenzione basandosi solo su bollette troppo basse. Anche in caso di scarsi consumi di luce e gas, il contribuente può dimostrare di abitare realmente in casa, evitando brutte sorprese. Questo principio è stato confermato anche dalla Corte di Giustizia tributaria della Lombardia, che ha stabilito che utenze basse non significano automaticamente che la casa non sia abitata.