Abolizione ore legale, finalmente hanno deciso: ecco cosa dovrai fare quest’anno | Ne parlavano da anni

Si mette finalmente fine alla spinosa questione dell’ora legale: è stato deciso il suo destino, cosa dovrai fare.

Da anni si discute dell’eventualità di abolire il cambio dell’ora, una pratica che in passato aveva solide motivazioni economiche ed energetiche ma che, oggi, viene messa in discussione in molte parti del mondo. I dibattiti, sia a livello europeo che nazionale, hanno sollevato interrogativi su quanto sia effettivamente utile mantenere il passaggio dall’ora solare a quella legale, e viceversa, con sempre più esperti e cittadini schierati per una riforma definitiva.

Secondo i sostenitori dell’abolizione, il sistema attuale comporterebbe più svantaggi che benefici. Studi recenti hanno evidenziato gli effetti negativi del cambio dell’ora sulla salute, con un aumento di stress, disturbi del sonno e rischi cardiovascolari. Inoltre, il risparmio energetico, che in passato giustificava questa convenzione, sembra ormai trascurabile, complice l’evoluzione tecnologica e le nuove modalità di consumo energetico.

L’Europa ha cercato di affrontare la questione con una consultazione pubblica nel 2018, durante la quale l’84% dei cittadini intervistati si era espresso a favore dell’abolizione. Questo risultato aveva spinto la Commissione Europea a proporre una direttiva per eliminare il cambio stagionale dell’ora, lasciando però agli Stati membri la scelta di adottare l’ora legale o solare come standard.

Nonostante l’approvazione del Parlamento Europeo nel 2019, il processo è stato rallentato da questioni politiche e priorità più urgenti, come la pandemia e le crisi geopolitiche.

La situazione europea resta bloccata

Mentre alcuni Stati europei, come Finlandia e Polonia, hanno apertamente sostenuto la necessità di eliminare il cambio dell’ora, altri, come la Spagna e la Francia, si sono mostrati più indecisi. Questa divisione interna ha contribuito al blocco del processo decisionale nel Consiglio Europeo, che resta l’ultimo ostacolo per l’approvazione della direttiva. Nel frattempo, il cambio stagionale dell’ora continua a essere regolato secondo le norme attualmente in vigore, almeno fino a nuove disposizioni.

Inoltre, fuori dall’Europa, diverse nazioni hanno già preso decisioni definitive. Paesi come la Russia, la Cina e gran parte dell’Africa non adottano l’ora legale. Anche alcune regioni del Canada e degli Stati Uniti, come l’Arizona e le Hawaii, hanno scelto di mantenere un orario fisso per tutto l’anno, dimostrando che l’abolizione è possibile.

Quando cambieranno le lancette quest’anno?

Nonostante le discussioni e le proposte, anche quest’anno in Italia si procederà con il consueto cambio dell’ora. Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2024, le lancette dovranno essere spostate in avanti di un’ora, segnando l’ingresso nell’ora legale. Questo sistema resterà in vigore fino all’ultima domenica di ottobre, quando tornerà l’ora solare.

Gli italiani, dunque, dovranno abituarsi nuovamente a un’ora di sonno in meno, ma anche a giornate più lunghe e luminose. Nonostante le difficoltà legate all’adattamento, il cambio stagionale resta, per ora, una realtà consolidata, almeno fino a nuove indicazioni da Bruxelles o dal governo italiano.