Abbiamo registrato 3 mesi fa: altro che tutto in diretta | In Mediaset esplode il caso della 1^ serata
Scoppia la polemica in Mediaset: il programma non è in diretta, è stato registrato oltre 3 mesi prima! Tutti i dettagli.
La televisione è da sempre un mondo in cui ciò che appare spesso non corrisponde alla realtà. Tra i meccanismi più diffusi, ma anche più criticati, c’è quello dei programmi spacciati per dirette, ma che in realtà sono stati registrati settimane o addirittura mesi prima. Questo stratagemma, pur essendo noto, non manca mai di sollevare polemiche, soprattutto quando viene scoperto dagli spettatori.
In molti si chiedono perché si insista nel mantenere questa apparenza, quando ormai il pubblico è sempre più smaliziato. La differenza tra ciò che viene trasmesso in tempo reale e ciò che è già accaduto crea un forte divario emotivo, rendendo le reazioni più tiepide e meno partecipative. La diretta, infatti, offre quel senso di imprevedibilità che è difficilmente replicabile.
L’impatto di questa pratica è particolarmente evidente nei programmi che cercano di agganciare l’attualità. Una trasmissione registrata perde inevitabilmente il contatto con i fatti recenti e rischia di apparire anacronistica o addirittura stonata rispetto al contesto del momento. Per questo motivo, quando emerge che uno show apparentemente “live” è in realtà il frutto di registrazioni lontane nel tempo, l’opinione pubblica si infiamma.
In questo clima di critiche, un caso recente ha riacceso il dibattito. Non si tratta del primo episodio di questo genere, ma l’entità temporale dello scarto tra registrazione e messa in onda ha attirato particolare attenzione, sollevando interrogativi sull’efficacia di simili scelte produttive.
Ritorna Zelig, ma con tre mesi di ritardo
A riaprire la discussione è stata la notizia del ritorno di Zelig, il celebre programma comico di Canale 5. La nuova edizione andrà in onda dal 15 gennaio, ma le puntate sono state registrate quasi tre mesi fa, tra fine ottobre e inizio novembre. A confermarlo è stato lo stesso Claudio Bisio, durante un podcast registrato il 4 novembre.
Bisio ha raccontato di aver appena terminato le registrazioni presso il Teatro Arcimboldi, ironizzando sulla previsione della messa in onda, inizialmente ipotizzata entro dicembre. Il posticipo a gennaio ha però lasciato il programma privo di riferimenti all’attualità, rendendolo meno contestualizzato rispetto al momento in cui verrà trasmesso.
Un’edizione scollegata dall’attualità
La distanza temporale si rifletterà inevitabilmente sui contenuti. Tutte le battute legate a eventi politici, sportivi o di spettacolo saranno assenti per evitare il rischio di risultare superate. Il risultato sarà un format volutamente atemporale, ma questo solleva dubbi sull’appeal per un pubblico che spesso cerca connessioni dirette con la realtà.
Sul palco, coordinati da Marco Beltrami, torneranno comici storici come Max Angioni, Paolo Cevoli e Anna Maria Barbera, affiancati da nuovi talenti. Bisio e Vanessa Incontrada guideranno uno show ricco di sketch e musica, con una scenografia completamente rinnovata, ma il tempo trascorso dalla registrazione resta un’ombra difficile da ignorare.