Alden Ehrenreich difende i due ex registi Lord e Miller
Solo: A Star Wars Story debutterà tra meno di un mese nelle sale cinematografiche italiane. Il secondo spin-off ufficiale di Star Wars è finalmente pronto per mostrarsi al pubblico internazionale. I trailer e gli spot tv visti non fanno altro che alimentare l’hype per una pellicola che si preannuncia certamente carica di azione e freschezza. Solo ha avuto indubbiamente una produzione travagliata tale da condurre a metà delle riprese ad un cambio alla regia.
I due registi scelti inizialmente dalla Lucasfilm, Phil Lord e Chris Miller, furono licenziati; ufficialmente per divergenze creative, ma molti rumor hanno avuto come oggetto speculazioni circa un andamento della produzione totalmente allo sbando, culminato nel licenziamento.
La difesa
A questo proposito si è finalmente espresso l’attore protagonista del film Alden Ehrenreich, il quale, in una lunga intervista per Esquire ha voluto chiarire il punto di vista suo e del cast sull’intera vicenda. Stando alle parole di Ehrenreich, lui e tutti gli altri attori erano all’oscuro di ciò che succedeva in cima alla produzione, ma nessuno si lamentava troppo dell’andamento della pellicola, soprattutto non lui, che alcuni rumor volevano come il principale fautore del licenziamento dei due registi. Rimane tuttavia poco chiaro il perchè Ehrenreich abbia aspettato così tanto tempo per difendere l’operato dei due registi e non si sia espresso prima. Qui sotto trovate il pezzo dell’intervista in questione.
[Lord e Miller] Avevano uno stile diverso da quello di Ron in termini di come stavamo lavorando. Fin dalla prima prova su schermo, ci siamo divertiti molto. Abbiamo provato un sacco di cose diverse, ripensandoci poi dietro le quinte. Ma stava diventando un film diverso rispetto a quello che voleva l’altra parte. Sapevo quello che stavo facendo, ma in termini di ciò che si aggiunge [dopo le riprese], come attore sei all’oscuro. Non sai come si sta configurando la cosa, come la stanno modificando, quindi è praticamente impossibile senza aver visto tutto, sapere qual è la differenza [di opinione], o esattamente ciò che ha creato quelle differenze.
Attori all’oscuro
Gli attori sono al tavolo dei più piccoli, a meno che tu non sia anche un produttore del film. Quindi sei davvero tenuto fuori da tutte le dinamiche dietro le quinte e da quello che sta succedendo. Ci dissero: “Ci hanno mandati via”, e basta. Avevano accennato che prima c’erano alcuni disaccordi, ma non avevano approfondito l’argomento. Mi hanno augurato il meglio per il resto del film. A livello personale, è stato emozionante, andare oltre, dopo esserci messi in cammino insieme, perché ho passato molto tempo con loro e abbiamo avuto un ottimo rapporto. Mi hanno anche selezionato loro per il cast. Ma penso che, a quel punto, fossero anche in sintonia con [la decisione], come: “Questo è ciò che succede!”. Non è ciò che mi hanno detto, ma questa è stata la sensazione che ho avuto.
Nei riguardi invece del rumor secondo il quale il cast avesse applaudito all’apprendere della notizia del licenziamento, Ehrenreich risponde:
Sono cazzate. Per il cast, farlo significherebbe che tutti odiavano [Lord e Miller], e questo non era affatto il caso.
C’è stato questo periodo in cui pensavamo: “E se loro prendessero qualcuno con cui non andiamo d’accordo? Cosa succede se scelgono qualcuno con una visione completamente diversa?.” Allora a tutti si sono rizzati un po’ i peli, ma Ron ha avuto questa capacità di arrivare e affrontare la questione del morale rendendo tutti entusiasti di: A) quello che avevamo già girato, perché penso che la sua sensazione fosse che molto di ciò che avevamo già fatto era davvero buono, e B) della direzione per la prossima parte di film. Sapeva come districarsi in una situazione difficile, e quasi dal primo o secondo giorno, tutti si ricaricarono e si entusiasmarono di nuovo per il film.