The Last Jedi e la gestione dei personaggi secondari

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Il Capitano Phasma. Da: polygon

Episodio VIII è al cinema ormai da qualche giorno, e ovviamente sul web continua ad imperversare il flusso di pareri e critiche (positive e negative) da parte dei fan, come è giusto che sia. Tra i tanti temi che approfondiremo in merito alla pellicola, oggi vorrei soffermarmi su uno in particolare, ovvero i personaggi secondari: figure che da sempre riescono ad avere una loro grande dignità nel meraviglioso intreccio narrativo dell’universo di Star Wars.

Come sono stati gestiti quindi, in questo ottavo capitolo della saga, i personaggi secondari presenti? Analizziamoli tentando di capire quali sono stati caratterizzati bene e quali no. Ovviamente attenti agli SPOILER, se non avete visto il film.

Una sorpresa inaspettata

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Rose Tico con Finn.
Da: Entertainment Weekly

Partiamo da quella che, almeno per me, è stata una sorpresa alquanto inaspettata: Rose Tico. Questo personaggio totalmente nuovo, interpretato da Kelly Marie Tran, ci era stato presentato già da molti mesi. Le aspettative nei suoi confronti però non erano certo entusiasmanti, e come molti altri credevo che avrebbe avuto la sua particina e niente più. Come spesso accade quando le aspettative sono basse, devo dire che (sempre nel suo piccolo) questo personaggio mi ha colpito molto. Nelle sequenze iniziali Johnson è stato bravo a raccontarci un po’ del suo background, tramite il sacrificio di sua sorella Paige e lo stratagemma del pendaglio a forma di mezza luna. Rose ci viene presentata quasi come un “fantasma” in quello che è il vasto complesso della Resistenza.

Questa piccola ragazza rappresenta la classica figura che lavora nelle retrovie, che con dedizione e semplicità combatte a suo modo per qualcosa di più grande. Non lo fa compiendo gesti eroici, ma svolgendo al meglio il suo umile lavoro. Questo finché non incontra Finn, con il quale sarà coinvolta in un’avventura decisamente più grande della sua solita routine. La bellezza di questo personaggio, però, sta nel fatto che essa mantiene quella semplicità che la caratterizza: non subisce l’evoluzione da subalterna ad eroina, e forse è questo l’elemento più eroico del suo essere.

Rose, una ragazza poverissima cresciuta all’ombra e sotto lo sfruttamento dei più ricchi, ci mostra tramite la sua esperienza il volto peggiore della Galassia lontana lontana. E, allo stesso tempo, tramite la sua bellissima frase finale ci ricorda quello che è il succo delle vicende di Star Wars: È così che vinceremo. Non combattendo ciò che odiamo, ma salvando ciò che amiamo”

Il Vice Ammiraglio Holdo e le Guardie Pretoriane

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Uno scatto delle Guardie Pretoriane.
Da: Entertainment Weekly

Rimanendo sulle note positive, si può dire che il personaggio interpretato da Laura Dern, ovvero il Vice Ammiraglio Amilyn Holdo, sia stato giostrato abbastanza bene. In merito a questo personaggio della Resistenza ci è stato presentato un backgroud che, seppur minimo, ci ha permesso di capire il suo modo di agire. Inoltre Holdo ha svolto il ruolo che ci era stato anticipato, ovvero quello di portare “scompiglio” all’interno della Resistenza; e lo ha fatto bene, anche con qualche piccolo colpo di scena interno. Indubbiamente, comunque, a dare peso al personaggio è il suo sacrificio con lo schianto a velocità luce: qui ci ha messo del suo l’elevatissima qualità della scena, una chicca assoluta. Nel caso voleste approfondire la figura di questo personaggio, vi consiglio la lettura del libro “Leia: Princess of Alderaan”.

Passando al Primo Ordine, se consideriamo le Guardie Pretoriane come personaggi secondari, possiamo affermare con certezza che esse lasciano il segno nella pellicola. Sicuramente più di quanto non abbiano fatto in Episodio VI gli elegantissimi ma statici membri della Guardia Reale dell’Imperatore. Il loro ruolo, infatti, è stato tutt’altro che statico; sapete bene a cosa mi riferisco: la sequenza del loro scontro con Rey e Kylo Ren è davvero stupenda.

Il Generale Hux e DJ

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DJ, interpretato da Benicio Del Toro.
Da: Empire.com

Parliamo ora dei personaggi gestiti “così così”, partendo dal Generale Hux. Già conosciuto ne Il Risveglio della Forza, questo Episodio VIII non aggiunge molto in merito a questo personaggio e alla sua storia o personalità. Sicuramente ha un ruolo più ampio rispetto al capitolo precedente, ma (almeno inizialmente) è limitato al confronto-scontro con Kylo Ren per accaparrarsi i favori di Snoke (circostanza presentatasi già in Episodio VII). Situazione che, come ben sappiamo, cambia totalmente con la morte di Snoke e la presa di potere di Kylo Ren. Considerando tutti gli elementi, comunque, si può affermare che la sua gestione sia stata normale: né ottimale né totalmente marginale.

Parliamo ora di DJ, ovvero “l’apricodici” interpretato da Benicio Del Toro. Un personaggio nuovo, del quale però non ci viene fornito alcun backgroud, se non tramite le parole di Maz Kanata. Il suo ruolo è chiaro sin da subito: è il personaggio che segue la scia del denaro, non schierandosi e pensando solo ai propri interessi. Fino ad un certo punto sembra quasi che egli possa ricredersi in merito, schierandosi con Finn e Rose; ma finisce poi per consegnarli al Primo Ordine. A parte la lezioncina sul fatto che in guerra non ci sono né i buoni e né i cattivi, l’apporto del personaggio è abbastanza fiacco e piatto. Sono del parere che molte scene con lui siano state tagliate; in generale dispiace, perché in merito all’interpretazione Del Toro è sempre impeccabile. Nel complesso un personaggio non entusiasmante, rispetto a quelle che erano le premesse.

Il Capitano Phasma

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Captain Phasma in Episodio VII.
Da: Reddit

Che dire in merito al Capitano Phasma: Episodio VIII si è rivelato un’altra occasione mancata per questo personaggio interpretato da Gwendoline Christie. Neanche The Last Jedi quindi è riuscito a riscattare la delusione provata con Episodio VII, che aveva introdotto un personaggio davvero interessante ma sfruttato malissimo. La sua presenza è limitata a poche scene, tutte riguardanti il combattimento con Finn. Combattimento frettoloso con una disfatta ancor più veloce. Uniche note positive sono la citazione all’ultima puntata della seconda stagione di Rebels, con lo squarcio nella maschera simile a quello che Ahsoka ha provocato a Vader, e lo scambio di battute finale tra lei e Finn. Come potete immaginare, un magrissimo bottino per un personaggio dal quale ci si aspettava molto di più in questo Episodio.

Possiamo affermare senza ombra di dubbio che, date anche le premesse, Phasma sia quello gestito peggio tra i personaggi secondari della pellicola. In merito, comunque, c’è un modo tramite il quale ci si può consolare: ovvero leggere la miniserie a fumetti a lei dedicata, “Capitano Phasma“, oppure il romanzo “Phasma“. Opere che le rendono davvero giustizia, ma che ovviamente non possono colmare il vuoto che il personaggio si porta dietro a livello cinematografico. Davvero una grande occasione mancata.

Nel complesso, sia in merito alle new entry che ai volti già conosciuti, la gestione dei personaggi secondari è stata comunque limitata al peso della trama principale. Ci sono note positive, come quella di Rose, ma tante note negative e rimpianti. Ma state certi che ognuno di questi personaggi secondari (e non solo) ha già trovato o troverà una propria dignità in altre opere canoniche (romanzi, fumetti e serie tv): è proprio questo il bello del vasto e meraviglioso universo di Star Wars.

 

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