Prevedere il Male: il fato di Skywalker
Ricordiamo tutti come in Episodio I, quasi sul finale della pellicola, un certo Sheev Palpatine, da poco eletto Cancelliere Supremo, proferisca le seguenti parole, indirizzate al piccolo Anakin: “E di te, giovane Skywalker, osserveremo la carriera con grande interesse”. Qualche anno dopo, in Episodio II, i complimenti e gli ammiccamenti da parte del futuro Imperatore si sprecano: “Ti vedo destinato a diventare il più grande dei Jedi, Anakin; anche più potente del maestro Yoda”.
Ancora, in Episodio III, (s)parlando dei Jedi e ormai prossimo a rivelarsi, il solito Palpatine dirà: “Di te non si fidano, Anakin. Vedono il tuo futuro e sanno che il tuo potere sarà troppo forte per controllarlo.”
Un fato arbitrario voluto da Sidious…
Alla luce di questo, è possibile che la situazione sia più complessa, e che le visioni su Padme, diversamente da quelle sulla madre, non siano affatto avvenute per volere della Forza, ma di Palpatine. Colui che tutto conosce e che in Episodio III ritiene ormai maturi i tempi per ghermire il giovane e valorosissimo Jedi. Disseminati tra le battute della pellicola vi sono alcuni elementi che potrebbero, forse, sostenere questa teoria. Dopo gli eventi di Episodio II, come il massacro dei Sabbipodi e il matrimonio segreto con Padme, Anakin si è chiuso con i Jedi. Ma non con Palpatine, sempre paterno nei suoi confronti, con cui a volte si confida: “Ricordi cosa mi hai detto di tua madre, e dei Sabbipodi?” chiede Palpatine ad Anakin, dopo l’esecuzione di Dooku.
È un segnale importante che nell’impetuosità della scena tende a passare inosservato: Sidious ha saputo, per giunta dallo stesso Anakin, sia dei sogni premonitori sulla madre sia della strage su Tatooine. Chissà che la stessa cosa non sia successa anche con il suo matrimonio! (ne parleremo meglio a breve). Ancora, durante le Guerre dei Cloni, Anakin trascorre molto tempo lontano da Padme a causa delle numerose campagne di guerra. Ed è solo attraverso la messinscena del rapimento di Palpatine – ordita, lo sappiamo, nei minimi dettagli – che ha l’occasione di rivedere la sposa. “Mi sembra che siamo separati da una vita. Se il Cancelliere non fosse stato rapito, non ci avrebbero mai richiamato dagli assedi dell’Orlo Esterno” dice il Jedi, prima di abbandonarsi ad effusioni più o meno segrete.
Il problema è proprio nel passo che ho evidenziato in grassetto, in quel “Se il Cancelliere non fosse stato rapito”. Proprio perché il Cancelliere – ed Anakin non lo sa, ma noi sì – si è fatto rapire appositamente, e il richiamo dall’Orlo Esterno tutto è stato tranne che una fortunata coincidenza!
… o un fato ineluttabile per Anakin Skywalker?
Il punto di arrivo del ragionamento è inevitabile: Palpatine, che lavorava al passaggio di Anakin al Lato Oscuro da molto tempo, intende approfittare della fase di turbamento emotivo dovuta alla situazione presente di Anakin. Il Cancelliere punta a innescare in lui la stessa spirale di eventi avvenuti nel suo luttuoso passato. Poiché sa che a tali eventi Anakin tenterà di opporsi con ogni mezzo, lecito o illecito, in virtù dell’antico giuramento fatto sulla tomba della madre. In tutto questo, che Anakin abbia parlato o meno al Cancelliere del suo matrimonio – ipotesi per la quale propendo – o che sia stato il Lord Sith a scoprirlo coi suoi mezzi è relativo.
Le due possibilità, infatti, conducono entrambe allo stesso risultato: “Impara a conoscere il Lato Oscuro della Forza e avrai il potere di salvare tua moglie da morte sicura” afferma Sidious, rivelando a Skywalker di essere al corrente di tutto, visioni comprese. La reazione sconvolta del giovane (“Cosa avete detto?”) riguarderebbe, a mio avviso, principalmente le visioni. Le quali, vale la pena ricordarlo, si manifestano esattamente dopo la messinscena e nel momento in assoluto più favorevole a Palpatine. Visioni di cui nessuno, inoltre, eccetto Padme e Yoda, era stato informato.
La logica, se di logica possiamo parlare, ci porta per tutti questi motivi a riconoscere Darth Sidious come l’unico vero artefice delle visioni di Anakin Skywalker, che “compie il suo destino” così come era stato predisposto e pianificato dal più furbo ed astuto dei Signori dei Sith.
“Hai compiuto il tuo destino, Anakin. Diventa mio apprendista. Impara a usare il Lato Oscuro della Forza.” (Sheev Palpatine, La vendetta dei Sith)
Fato assoluto o arbitrario, quindi?
Dipende dal punto di vista. In un’ottica generale, sicuramente “fato arbitrario”, poiché parte da Sidious. Ma, nello specifico, “fato assoluto” per Anakin che, tentando di sfuggirlo, finisce per avverarlo (come gli eroi delle migliori/peggiori tragedie greche).