Bonus tende, ti regalano 5.000€: ma dopo sei obbligato a rifare l’intero impianto di casa o perdi il rimborso | Inganno firmato per legge

Bonus tende

Attenzione bonus tende illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2

Il bonus tende 2025 promette un rimborso fino a 5.000 euro, ma dietro l’incentivo si nasconde un vincolo poco noto.

Nel panorama dei bonus edilizi, è difficile non lasciarsi attrarre da agevolazioni che sembrano offrire molto con poco sforzo. Promesse di detrazioni fiscali, miglioramenti all’efficienza energetica e un ritorno economico quasi immediato: tutto appare limpido, se non addirittura vantaggioso.

Ma cosa succede quando tra le righe della normativa si nascondono clausole che trasformano un’opportunità in una trappola?

Sempre più cittadini cercano di cogliere queste occasioni, desiderosi di sistemare casa approfittando degli incentivi governativi. E tra le offerte più interessanti del 2025 spicca proprio il bonus tende da sole, confermato anche quest’anno con modalità di accesso simili a quelle passate.

Sembra una soluzione perfetta per chi vuole schermare gli ambienti interni e risparmiare sulle bollette. Tuttavia, dietro alla semplicità di un modulo da compilare e qualche documento da inviare, si nasconde una rete ben più fitta di obblighi.

Requisiti e modalità di richiesta

La comunicazione all’ENEA, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, è uno di questi adempimenti essenziali. Ma c’è di più. Per chi opta per l’inserimento del bonus tende all’interno di un intervento di riqualificazione energetica, la normativa prevede una detrazione fino al 50% delle spese. Fin qui tutto regolare. Ma in certi casi, proprio quella scelta può far scattare un obbligo più ampio e inatteso, che coinvolge l’intero impianto dell’abitazione.

A rendere tutto più insidioso è l’automatismo con cui, in assenza di specifiche distinzioni nel progetto, l’intervento viene classificato come parte di una riqualificazione globale. In queste circostanze, l’inserimento anche solo delle tende da sole diventa il cavallo di Troia per l’intera abitazione: si è così costretti ad adeguare ogni altro impianto, pena la perdita del bonus.

Tenda
Bonus tende illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2

Una svista che può costare migliaia di euro

Come specifica la Legge di Bilancio 2025, se si presenta la domanda per il bonus tende da sole inserendolo all’interno di un intervento Ecobonus – e non come operazione singola – si deve dimostrare di aver effettuato interventi che migliorano l’efficienza dell’intero edificio. Non solo: se l’immobile non rispetta i parametri energetici minimi previsti per gli impianti, scatta automaticamente l’obbligo di adeguamento.

Un vincolo che in molti ignorano, presi dall’urgenza di accedere all’incentivo. E se l’asseverazione del tecnico abilitato non è precisa o manca di dettagli, il rischio è concreto: l’Agenzia delle Entrate può revocare il beneficio, chiedere la restituzione delle somme e applicare una sanzione. Come evidenzia Brocardi, basta una piccola imprecisione burocratica per trasformare i 5.000 euro di rimborso in un debito salato.