URGENTE – Pensione erogata solo per chi firma entro il 1° maggio: chi salta perde soldi per 10 anni | Rimani senza un euro

Richiesta pensione anticipata scadenza illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2
Ultima chiamata per l’uscita anticipata: solo chi agisce entro il 1° maggio eviterà uno slittamento pesante.
Il tempo stringe. C’è una data cerchiata in rosso sul calendario di migliaia di lavoratori italiani, e chi la ignora rischia di compromettere il proprio futuro. L’idea di andare in pensione prima del previsto è già di per sé una corsa contro il tempo, ma ora si è trasformata in una vera e propria scadenza decisiva.
Chi non farà in tempo a rispettarla potrebbe trovarsi costretto ad allungare di anni la propria permanenza nel mondo del lavoro.
In gioco non c’è solo una finestra di uscita dal lavoro, ma la possibilità di accedere a un diritto guadagnato con anni di fatica, spesso in condizioni usuranti o turni massacranti. Eppure, molte persone ancora non conoscono i dettagli o sottovalutano le conseguenze di un semplice ritardo. Non basta avere i requisiti: bisogna dimostrarlo, e farlo entro un termine che non perdona.
Dietro a questo termine c’è un meccanismo burocratico rigido, che non lascia spazio a proroghe o flessibilità. Per chi rientra in determinate categorie, si tratta di un’occasione unica per anticipare l’uscita dal lavoro. Ma chi rimanda, anche solo di qualche settimana, rischia di perdere tutto e di dover aspettare altri dieci anni per rientrare nei parametri della pensione anticipata.
Il nodo delle domande entro il 1° maggio
La data chiave è il 1° maggio 2025. Entro questo giorno devono essere inviate le domande di riconoscimento delle attività usuranti o gravose, valide ai fini della pensione anticipata. L’agevolazione è destinata ai lavoratori – dipendenti o autonomi – che matureranno i requisiti tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2026. Il termine è tassativo e vale solo per alcune specifiche categorie impegnate in mansioni particolarmente pesanti.
Come ricorda QuiFinanza, il beneficio riguarda figure come gli addetti alla catena di montaggio, i conducenti del trasporto pubblico e i lavoratori notturni, sia turnisti che impiegati su turni notturni per l’intero anno. Per ottenere l’accesso al prepensionamento è necessario rispettare precisi requisiti anagrafici e contributivi, diversi in base alla categoria e alla frequenza del lavoro notturno.

Cosa succede a chi salta la scadenza
Il rischio per chi non presenta la domanda entro il termine è concreto: lo slittamento dell’uscita dal lavoro. Anche un solo mese di ritardo può comportare un differimento della decorrenza della pensione, che può variare da uno a tre mesi. Ma la vera penalizzazione si verifica quando, non rispettando questa finestra annuale, si perdono del tutto i requisiti, costringendo a rimandare la pensione anche di 10 anni.
Il modulo da inviare è l’AP45, corredato dalla documentazione prevista dal decreto del 20 settembre 2017. La trasmissione deve avvenire esclusivamente online. Per i lavoratori coinvolti in mansioni usuranti, questa non è solo una formalità: è l’unico passaggio che separa la fine della fatica da un’attesa lunga e incerta.