ALLARME TRENI – Da giugno bloccano metà delle corse: saltano collegamenti essenziali per chi lavora | Orari completamente stravolti

Tabellone dei treni cancellati illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Da giugno in arrivo tagli ai treni: compromessi la puntualità dei pendolari e alterata la quotidianità di migliaia di lavoratori.
Ogni mattina, prima dell’alba, stazioni affollate e vagoni gremiti raccontano una sola storia: quella di migliaia di persone in viaggio verso il lavoro. In Lombardia, questa routine è parte integrante della vita quotidiana, un ingranaggio essenziale per chi deve raggiungere Milano e le sue grandi direttrici economiche. Il sistema ferroviario, spesso dato per scontato, è in realtà la colonna portante della produttività e dell’equilibrio personale di tantissimi cittadini.
Basta un piccolo disguido per sconvolgere un’intera giornata: un ritardo, una cancellazione, un cambio improvviso di orario. Quando però i disagi diventano strutturali, pianificati e permanenti, allora l’effetto domino è inevitabile. La puntualità diventa un’illusione, e la certezza del trasporto quotidiano comincia a vacillare, colpendo prima i pendolari, poi famiglie, aziende, interi territori.
Il punto non è solo la mobilità, ma la fiducia nei servizi pubblici, l’equilibrio tra vita privata e lavoro, l’accesso ai diritti fondamentali come quello alla mobilità efficiente.
Al centro della questione c’è un nodo ferroviario strategico, che collega Saronno con Milano Centrale e, più in generale, con le reti nazionali e internazionali. Una connessione che, nel silenzio generale, sta per cambiare radicalmente forma.
Una scelta che cambia la mappa del pendolarismo
Secondo quanto riportato da Il Saronno, il recente accordo firmato tra Regione Lombardia e Rete Ferroviaria Italiana porterà al dimezzamento delle corse ferroviarie tra Saronno e Milano Centrale, a partire da giugno. La frequenza dei treni passerà da uno ogni 30 minuti a uno ogni ora, tagliando così in modo netto una linea essenziale per lavoratori e studenti. Anche i collegamenti con Malpensa subiranno una drastica riduzione, garantiti soltanto dai treni in partenza da Milano Cadorna.
La modifica è legata allo spostamento del traffico ferroviario sulla tratta Rho-Gallarate, previsto una volta completato il quadruplicamento tra Rho e Parabiago. Una decisione contestata duramente dalla lista civica Insieme per Crescere, che denuncia il totale silenzio politico sull’argomento e l’assenza di confronto con il territorio. Le compensazioni previste verso Gallarate e il Lago Maggiore, seppur interessanti, non coprono il vuoto lasciato dai collegamenti con Milano Centrale, fulcro della mobilità regionale e nazionale.

I rischi per chi si sposta ogni giorno
Il rischio più concreto è che pendolari e lavoratori si ritrovino isolati, costretti a cambiare abitudini consolidate, con ripercussioni su puntualità, tempi di percorrenza e qualità della vita. Il taglio, infatti, non colpisce solo una linea ferroviaria, ma interrompe un equilibrio costruito negli anni tra mobilità, lavoro e territorio.
Insieme per Crescere chiede ora alla Regione di rivedere le proprie scelte, sottolineando come la connessione diretta tra Saronno e le grandi stazioni milanesi rappresenti un elemento vitale per lo sviluppo economico locale. Il timore è che, senza una pronta risposta, si apra una stagione di disservizi strutturali che renderà sempre più difficile vivere e lavorare in una delle aree più dinamiche della Lombardia.