“Corriere buongiorno, c’è un pacco”, rispondi e ti spariscono 1.700€ dal conto | Non puoi più accettare niente, nemmeno all’INPS

Corriere attenzione truffa illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Corriere buongiorno, c’è un pacco: attenzione ai pericoli nascosti dietro ai messaggi di consegna, la nuova truffa del momento.
Ricevere un avviso di consegna è ormai una parte normale delle nostre giornate. Un pacco ordinato online, un regalo inaspettato o un documento importante: ogni notifica genera aspettativa e fiducia. Proprio questa abitudine consolidata può trasformarsi, però, in una porta aperta per chi ha intenzioni tutt’altro che amichevoli.
Ogni giorno milioni di persone cliccano su link ricevuti via email o SMS, spesso senza pensarci troppo. L’urgenza di sapere dove si trova il proprio pacco, la paura di una consegna mancata o di un errore burocratico sono stimoli forti. In questo clima di fiducia e frenesia, anche un semplice “C’è un pacco in giacenza” può diventare una trappola perfetta.
Il rischio non riguarda solo gli acquisti online più attesi. Anche chi non aspetta nulla può essere ingannato: un messaggio ben costruito, un logo familiare e una richiesta apparentemente innocua bastano a convincere chiunque a cliccare senza sospetti. E il danno può essere immediato, profondo e molto difficile da recuperare.
Dietro a queste comunicazioni si cela spesso una rete di truffatori esperti. In pochi secondi, cliccando su un link, si possono consegnare informazioni personali, dati bancari e accessi digitali. Un gesto veloce, apparentemente senza importanza, può costare centinaia o migliaia di euro, oltre alla perdita di dati sensibili.
Come riconoscere il pericolo e difendersi
La cosiddetta truffa del “pacco in giacenza” ha già fatto moltissime vittime. Come spiega Il Giornale, i truffatori inviano un finto messaggio che imita perfettamente le comunicazioni dei corrieri ufficiali. Cliccando sul link, si viene indirizzati su un sito falso che chiede di pagare una piccola somma per “sbloccare” la consegna. In realtà, ogni dato inserito – carta di credito compresa – finisce direttamente nelle mani dei criminali.
Le conseguenze sono devastanti: in pochi minuti possono sparire 1.700€ dal conto corrente, si può perdere l’accesso al portale INPS e ad altri servizi essenziali. Gli hacker, grazie ai dati raccolti, riescono a compromettere anche account bancari e profili personali, rendendo impossibile perfino il recupero delle credenziali.

Cosa fare se si è caduti nella trappola
Se si è cliccato sul link o inserito informazioni sensibili, è fondamentale agire senza perdere tempo. Bisogna contattare immediatamente la banca per bloccare la carta di credito, denunciare l’accaduto alla Polizia Postale e, se necessario, formattare i dispositivi compromessi.
Gli esperti di Associazione Consumatori Famiglie (AssConFam) ricordano che i corrieri non chiedono mai pagamenti per liberare i pacchi. Prestare attenzione ai dettagli e agire con prudenza può fare la differenza tra una giornata normale e una perdita devastante