Allarme farmaci, questi ti fanno diventare sordo: l’effetto collaterale che in pochi conoscono | Li prendiamo tutti i gironi

Allarme farmaci persona sorda (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Questi farmaci possono causare sordità: l’effetto collaterale sconosciuto mette in allarme gli italiani. Quali medicinali evitare?
Ogni giorno prendiamo farmaci con la convinzione che ci aiutino a stare meglio. Ma cosa succederebbe se uno di questi, invece di guarirci, ci lasciasse con un danno permanente? E se questo effetto collaterale fosse qualcosa di irreversibile, come la perdita dell’udito?
Il problema è che nessuno ne parla abbastanza. Alcuni medicinali, usati da anni per curare infezioni anche gravi, possono danneggiare l’orecchio senza che ce ne accorgiamo. Il loro effetto è subdolo: giorno dopo giorno, l’udito si affievolisce finché il danno diventa definitivo. E quando te ne rendi conto, è troppo tardi per tornare indietro.
A rischiare di più sono le persone più fragili: neonati, anziani e pazienti ricoverati, che dipendono da questi farmaci per sopravvivere. Ma la verità è che potrebbe succedere a chiunque. Il suono che si fa più ovattato, le voci che sembrano lontane… e poi il silenzio. Un effetto collaterale che può cambiare la vita per sempre.
La buona notizia è che la scienza potrebbe aver trovato un modo per evitare tutto questo. Un team di ricercatori ha scoperto una possibile soluzione per proteggere l’udito, senza dover rinunciare a farmaci che, in molte situazioni, sono davvero indispensabili.
Il legame tra antibiotici e sordità
Al centro della questione ci sono alcuni antibiotici molto potenti, chiamati aminoglicosidici, come la gentamicina. Vengono usati per combattere infezioni resistenti ad altri farmaci e sono spesso l’ultima risorsa in casi di emergenza, come nelle terapie intensive. Il loro problema? Possono attaccare le cellule dell’orecchio interno, quelle che ci permettono di sentire.
E il danno non è reversibile. Una volta che queste cellule vengono distrutte, non si rigenerano più. Questo significa che chi subisce questo effetto collaterale si ritrova a dover convivere con un problema che non ha soluzione.

La scoperta che potrebbe salvare l’udito
Come riporta Leggo, uno studio pubblicato su PNAS dalla Indiana University School of Medicine ha scoperto che esiste un modo per prevenire questo danno. I ricercatori hanno individuato una proteina, chiamata Gabarap, che sembra essere la chiave della perdita dell’udito causata da questi antibiotici.
Gli scienziati hanno prima modificato geneticamente alcuni topi per eliminare questa proteina, e hanno visto che così il danno all’udito si riduceva. Poi hanno testato una nuova soluzione: un’iniezione di RNA a forcina direttamente nell’orecchio. Il risultato? L’udito degli animali è stato protetto, anche dopo l’assunzione degli antibiotici. Se questa scoperta funzionasse anche sugli esseri umani, potremmo finalmente avere un modo per evitare la sordità causata da questi farmaci, senza dover rinunciare a cure salvavita. Una speranza concreta per chi ogni giorno rischia di perdere qualcosa di prezioso senza nemmeno saperlo.