Attacco alla Rai, arriva la frecciatina al veleno su Giletti: presentatori di serie A e di serie B
Presentatori di serie A e presentatori di serie B, l’attacco è palese: la frecciatina al veleno contro Massimo Giletti.
La Tv di Stato negli ultimi mesi è stata al centro di diverse polemiche. Ma ad alimentare il malcontento ci sono anche le faide interne.
La Rai, infatti, non è esente dalla rivalità tra conduttori, che porta a screzi e a frecciatine, anche in diretta televisiva.
L’ultimo episodio ha scosso l’opinione pubblica per via delle forti dichiarazioni rilasciate da uno dei volti più noti della Rai, che ha attaccato in modo diretto la rete.
L’episodio ha suscitato grande scalpore, e potrebbe avere ripercussioni sui palinsesti Rai e il destino dei conduttori implicati nella vicenda.
Rivalità tra conduttori e scelte di palinsesto
Nel corso di un’intervista, Sigfrido Ranucci ha puntato il dito contro le scelte della Rai riguardo alla programmazione della nuova stagione. Ha sottolineato come il suo programma sia stato posticipato rispetto agli anni precedenti, e ha insinuato che dietro questa decisione ci sia stato l’intervento di Giletti. Quest’ultimo, secondo Ranucci, avrebbe ottenuto l’intero spazio del lunedì sera, costringendo la Rai a rivedere il posizionamento di Report e del programma di Riccardo Iacona.
Il tono del conduttore non era del tutto polemico, anzi ha ammesso che, al posto di Giletti, avrebbe chiesto la stessa cosa. Tuttavia, l’insoddisfazione è evidente. “Quest’anno siamo partiti molto tardi perché c’è qualcuno che ha deciso in Rai di dare tutto lo spazio del lunedì a Giletti che ha fatto spostare con la programmazione Iacona. – e continua – Iacona è venuto davanti a noi e ci hanno spostato come un pacco postale. Giletti ha fatto bene il suo perché è quello che avrei chiesto pure io, qualcuno ha deciso che era meglio così. Io lo voglio vedere come un atto di stima nei confronti di Report, dove lo metti lo metti” ha dichiarato.
Le dichiarazioni su “serie A” e “serie B”
Ranucci ha anche colto l’occasione per lamentare la mancanza di tutela verso programmi come il suo, sottolineando che la qualità, non la quantità, dovrebbe essere l’elemento cardine nella valorizzazione dei contenuti.
In un passaggio, il conduttore e giornalista ha anche evidenziato come la Rai sembri trattare alcuni conduttori con maggiore rispetto e protezione, facendo una sottile distinzione tra chi gode di maggiori risorse e chi, come lui, si trova a dover gestire aumenti di spazio senza un corrispondente supporto economico. La Rai risponderà alle accuse mosse da Ranucci? Continua a seguirci per scoprire gli sviluppi della vicenda.