The Bad Batch 3: tutti i riferimenti e gli easter egg dell’undicesimo episodio!

L’undicesimo episodio di The Bad Batch 3, intitolato “Punto di non ritorno”, chiude splendidamente l’arco narrativo cominciato con la decima puntata. E come la precedente, insieme ad una marea di emozioni, ci presenta interessanti riferimenti ed easter egg. Ve ne parlo di seguito!

Le informazioni di Phee Genoa

L’undicesima puntata di The Bad Batch 3 si apre presso una stazione di rifornimento dove si ferma Phee Genoa con la sua astronave, la Providence. Nella scena rivediamo anche il suo droide MEL-221, mentre la pirata lo sgrida simpaticamente e nel discorso cita il pianeta Andro Prime. In Star Wars esiste un mondo che si chiama Ando Prime, che è sede di un circuito innevato dove si svolge la corsa degli sgusci chiamata Ando Prime Centrum, che possiamo scorgere in un’olotrasmissione in Episodio II. Ella cita poi anche il pianeta Skara Nal, che invece è il luogo in cui è ambientata la 2×05 di The Bad Batch, dove lei e la Clone Force 99 si sono imbattuti in un antichissimo, gigantesco e misterioso camminatore.

Il droide responsabile del deposito (come possiamo leggere dall’insegna in aurebesh sul suo ufficio) si chiama Olly, e si occupa di fare il pieno alla nave di Phee. E’ interessante notare che egli è doppiato da Matt Lanter, storica voce di Anakin in The Clone Wars. Phee e il droide si conoscono bene, segno che è un luogo abituale per la pirata: e infatti ella è stata seguita da CX-2, che si intrufola velocemente nella sua astronave per raccogliere informazioni sui suoi spostamenti. Nonostante qualche intoppo dato dall’allarme, il clone assassino riesce a compiere un lavoro discreto senza farsi scoprire.

Poco dopo, a bordo della sua nave, riesce a decriptare gli spostamenti di Phee, scoprendo che era stata su un pianeta dell’Orlo Esterno che purtroppo si scoprirà essere proprio Pabu. CX-2 avvisa Scorch, che ha una squadra pronta ad intervenire.

Il momento dei saluti

La scena si sposta poi proprio su Pabu, dove la Bad Batch sta caricando rifornimenti sulla Marauder. I nostri hanno seguito il consiglio di Ventress e si apprestano a lasciare il pianeta. Nel dialogo Wrecker menziona il gelato, che poi vedremo poco dopo mentre i due cloni cadetti Mox e Deke lo acquistano al mercato. Anche nell’universo di Star Wars esistono molte varietà di gelato: lo avevamo visto in The Mandalorian 3, ma è presente anche in molti romanzi canonici come Thrawn – L’Ascendenza: Il Male Minore, L’Erede dei Jedi, ecc.

Nel frattempo, Omega e Batcher entrano insieme a Lyana all’interno dell’Archium. Tra i tanti cimeli presenti possiamo scorgere l’artefatto a forma di albero che Phee sottrasse al criminale Lanse Crowder nella 2×13 di The Bad Batch. Tra l’altro, si tratta della prima puntata in cui comparve proprio Pabu.

La ragazza, prima della partenza, è intenzionata a lasciare lì due oggetti molto importanti: gli occhiali rotti di Tech e la sua bambola Lula. Pabu è stato il primo posto in cui si è sentita a casa, e in quel modo una parte di loro sarebbe rimasta sempre lì. Mentre i protagonisti salutano tutti prima di partire, CX-2 arriva sul pianeta e riesce ad atterrare indisturbato proprio nella stessa grotta in cui atterrò Ventress.

The Bad Batch 3×11: l’invasione di Pabu

Dopo aver puntato il mirino sull’obiettivo, CX-2 si sposta e punta in primis a cancellare ogni via di fuga facendo esplodere la Marauder. Il botto è devastante e Wrecker riesce a salvare appena in tempo Gonky, rimanendo però gravemente ferito dalla detonazione. I nostri si rendono conto di essere stati scoperti, e l’enorme Star Destroyer che si staglia su Pabu alta ne è una macabra conferma. La scena ha un impatto simile a quello del Destroyer stagliato su Jedha in Rogue One, e rappresenta la soffocante oppressione imperiale che raggiunge qualsiasi luogo.

La colonna sonora incalza mentre le Gunship imperiali, i cloni commando e i soldati TK invadono Pabu e la gente scappa impaurita. Gli imperiali partono a tappeto distruggendo ogni imbarcazione e disturbando le comunicazioni, e Omega si fa sopraffare dal senso di colpa per aver portato l’Impero anche lì. Hunter ovviamente le dice che non era colpa sua. Al momento, l’unica soluzione sembra essere quella di rubare una cannoniera e riuscire a contattare Echo.

Tentativi di fuga

I nostri quindi si separano, e mentre Omega e Crosshair andranno da Wrecker, Hunter cercherà di prendere possesso di una cannoniera. In questi frangenti vediamo anche la disperazione di Shep e l’impotenza nei confronti di CX-2: in pochi minuti un’intera comunità era stata distrutta, e l’assedio sarebbe proseguito finché non avessero trovato Omega.

Partono quindi le perquisizioni a tappeto, e Batcher non riesce a rimanere indifferente alla crudeltà dei soldati attaccandoli e poi fuggendo. Omega e Crosshair raggiungono Lyana e Wrecker, ed AZI-3 li avvisa di essere fortunatamente riuscito a stabilizzarlo. Anche in questo caso, Omega si scusa con la sua amica per quanto accaduto.

Nel frattempo Hunter riesce a mettere al tappeto molti soldati e ad intrufolarsi all’interno di una cannoniera, cercando di prenderne possesso in volo. CX-2 però, senza alcuna pietà, spara al pilota e lo elimina, facendo schiantare e sprofondare nel mare la Gunship. Hunter riesce fortunatamente a salvarsi, ma la Clone Force 99 si trova con le spalle al muro. E qui Omega matura una decisione che rappresenta un punto importante della sua crescita: l’unica strada percorribile affinché l’Impero andasse via da Pabu era farsi catturare.

Omega si consegna

La ragazza non era più disposta a far soffrire gli altri a causa sua, e inoltre il ritorno su Tantiss avrebbe potuto avere un risvolto positivo. Fino a quel momento avevano cercato le coordinate senza successo, e portando con sé un comunicatore o piazzando un localizzatore la Bad Batch avrebbe avuto una chance di raggiungerla, per liberare lei e gli altri cloni prigionieri.

Ovviamente Crosshair è riluttante, poiché qualsiasi cosa poteva andare storta. Nonostante le tante variabili Omega è però decisa a sacrificarsi per il loro piano più grande: è una sequenza importantissima, anche perché il profondo legame creatosi tra i due ci mostra che Crosshair, quando accetta la sua decisione, lo fa perché comprende la scelta e la presa di coscienza di Omega e si fida di lei. Non è più una semplice bambina da dover salvare, ma una ragazza disposta a tutto pur di aiutare gli altri.

Omega si consegna quindi a CX-2, poco prima che i soldati TK cominciassero a dare fuoco anche alle abitazioni. Ella viene ammanettata e privata del comunicatore, e allo stesso tempo chiede di lasciare in pace quella gente. Mentre Hunter raggiunge la riva e si ricongiunge con Batcher, Omega viene portata da CX-2 sulla sua astronave. Crosshair si libera dei soldati TK ma purtroppo non riesce a piazzare il localizzatore sull’astronave prima che lasci Pabu. La rassegnazione e la tristezza dominano il finale dell’episodio: è un momento buio per la Clone Force 99, ma l’ultima scena ci mostra che Omega è decisa e ha fiducia nei suoi fratelli. Nonostante tutto, riusciranno sicuramente a trovarla.

E con queste premesse si chiude l’undicesimo episodio di The Bad Batch 3. Cosa ne pensate di questa puntata? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter per rimanere aggiornati su tutte le novità di Star Wars.