THRAWN: La Guida completa al Personaggio, dal Legends al Nuovo Canone

Con il debutto in live action nella serie Ahsoka, moltissimi fan si approcceranno al Grand’Ammiraglio Thrawn. Un personaggio che ha una lunga e ricca storia all’interno di Star Wars: per questo abbiamo creato questa guida completa che vi aiuterà a cogliere tutte le sue sfaccettature!

Introduzione

Il Grand’Ammiraglio Thrawn vede la luce dalla penna dell’autore di fantascienza Timothy Zahn che, per la prima volta alle prese con una storia ambientata nella galassia di Star Wars, pubblica nel 1991 il romanzo L’Erede dell’Impero (Heir to the Empire, in inglese), a cui seguiranno altri due libri: Sfida alla Nuova Repubblica (Dark Force Rising) e L’Ultima Missione (The Last Command), formando così quella che in italiano diventerà poi famosa come la “Trilogia dell’Erede”.

Ma Zahn non si ferma qui. Tra il 1997 e il 1998 torna a parlare del Grand’Ammiraglio blu in quella che in italiano è conosciuta come la Duologia della Mano, composta due romanzi: Spettro del Passato (Specter of the Past) e Visione del Futuro (Vision of the Future). Nel 2004 pubblica il romanzo Survivor’s Quest (non edito in italiano), e nel 2006 scrive il racconto prequel Outbound Flight (non edito in italiano), ambientato durante la Guerra dei Cloni. Racconto in cui Thrawn ricopre il ruolo di coprotagonista, invece che di antagonista come nei romanzi precedenti.

Con questo libro si chiude il cerchio Legends e, dopo il repulisti dovuto al passaggio al nuovo canone nel 2014, quello che il Grand’Ammiraglio Thrawn ha da dire sembra sia destinato ad essere dimenticato. Ma non è proprio così. Nel 2016 Dave Filoni lo riporta “in vita” sfruttandolo come antagonista principale della terza stagione della serie animata Star Wars Rebels. Grazie a questo, a Timothy Zahn viene affidato il compito di riscrivere la storia cartacea del Grand’Ammiraglio e renderla coerente con il nuovo canone.

Nascono così ben sei romanzi, tutti editi anche in italiano. Tre (Thrawn, Thrawn: Alleanze, Thrawn: Tradimento), ambientati durante gli anni di servizio nell’Impero e costruiti ad incastro con la terza e la quarta stagione di Rebels, e poi altri tre che compongono una vera e propria trilogia prequel (Thrawn: L’Ascendenza – Insorge il Caos, Thrawn: L’Ascendenza – Il Bene Superiore, Thrawn: L’Ascendenza – Il Male Minore) ambientata durante la Guerra dei Cloni e nell’Ascendenza Chiss, riportando così in alto la figura del Grand’Ammiraglio e rendendolo a tutti gli effetti l’antagonista più ammirato della storia recente di Star Wars

Ma chi è questo alieno dalla pelle blu che ha affascinato milioni di lettori nel corso degli anni? Come si evolve il suo personaggio nell’arco di tutti i prodotti Legends in cui si parla di lui? Come si evolve in quelli canonici? E soprattutto, quali sono le differenze e le similitudini tra i due Thrawn

Mettetevi comodi, perché risponderemo a tutte queste domande ripercorrendo la storia letteraria, sia Legends che Canon, del Grand’Ammiraglio più amato della galassia. 

LETTERATURA LEGENDS

  • LA TRILOGIA DELL’EREDE (1991-1993)
  1. L’EREDE DELL’IMPERO (HEIR TO THE EMPIRE) – 1991
  2. SFIDA ALLA NUOVA REPUBBLICA (DARK FORCE RISING) – 1992
  3. L’ULTIMA MISSIONE (THE LAST COMMAND) – 1993

È il 9 ABY. Sono passati cinque anni dalla battaglia di Endor. I Ribelli hanno vinto la guerra, ma non c’è pace per la Nuova Repubblica. È debole, disorganizzata, in cerca di un equilibrio e in balia di disordini interni. È in questo clima così incerto che lo scaltro e intelligentissimo Grand’Ammiraglio Thrawn, dopo essere stato per tanto tempo lontano dalla guerra contro la Ribellione, riunisce i resti dell’Impero sotto la propria guida e mette in moto un piano strategico per attaccare la fragile Nuova Repubblica, coadiuvato dal fedele Capitano Gilad Pellaeon

Il suo progetto è quello di impossessarsi della tecnologia di clonazione e dell’arsenale che il defunto Imperatore Palpatine aveva nascosto sul pianeta Wayland, e che ora il potente e folle Joruus C’Baoth, clone dell’ormai morto Maestro Jedi Jorus C’Baoth, custodisce e protegge.

Thrawn riesce a ottenere l’aiuto del clone promettendogli in cambio Leia, ormai sposata con Han Solo, e i gemelli che porta in grembo per addestrarli come suoi apprendisti. Così riesce a  impadronirsi di tutto quello che gli serve su Wayland e, grazie all’uso di animali simili a grandi lucertole (chiamati Ysalamiri) che hanno la capacità innata di respingere la Forza e neutralizzare le abilità di chi ne fa uso, è perfettamente in grado di proteggersi dallo stesso C’Baoth, così come da Luke Skywalker e da qualsiasi altro Force User con cui viene a scontrarsi.

Thrawn con Ysalamiri

Non sazio di ciò di cui si è appropriato su Wayland, Thrawn punta ad accaparrarsi anche la Flotta Katana, una task force composta da incrociatori Dreadnought lanciati anni prima dalla Repubblica Galattica, scomparsi apparentemente nel nulla, e di cui ora è riuscito ad avere le coordinate.

Anche la Nuova Repubblica riesce a mettere le mani sulla posizione della flotta, e così entrambe le fazioni si trovano ad affrontarsi in una feroce battaglia dalla quale Thrawn ottiene una vittoria schiacciante, aggiudicandosi 178 su 200 incrociatori e lasciando la Repubblica nel panico, sia per la perdita della flotta, sia per la scoperta che il Grand’Ammiraglio ha effettivamente ricominciato a clonare soldati e a impiegarli nelle sue battaglie. 

Con a disposizione un numero illimitato di cloni e il grosso della Flotta Katana, Thrawn intraprende una massiccia campagna offensiva contro la Nuova Repubblica, conquistando in breve tempo un gran numero di sistemi. Nel frattempo però, è costretto a far fronte alle richieste sempre più folli del clone Joruus C’Baoth, e cerca più volte di rapire per lui Leia, prima con i gemelli ancora in grembo, poi con i bimbi appena nati.

La principessa riesce a sfuggirgli, e riesce anche a portare dalla parte della Nuova Repubblica i Noghri, la specie aliena a cui appartiene la guardia del corpo personale di Thrawn: Rukh. Essi infatti, grazie all’aiuto di Leia, scoprono di essere stati ingannati e sfruttati per anni prima da Palpatine e Vader, e poi da Thrawn stesso, i quali li avevano convinti di essere gli unici in grado di aiutarli a sopravvivere sul loro pianeta desolato, in cambio di cieca lealtà e del servizio dei giovani guerrieri più forti selezionati e addestrati come guardie del corpo imperiali, quando invece erano loro stessi a continuare ad avvelenare il pianeta per tenere la specie aliena sotto il proprio controllo.

È appunto dopo aver scoperto tale tradimento che, durante l’ennesima battaglia contro le forze della Nuova Repubblica, Rukh pugnala a sorpresa Thrawn mentre è seduto sulla sua sedia di comando, vendicandosi così della devastazione provocata dall’Impero Galattico al suo pianeta natale

Thrawn assassinato dalla sua guardia del corpo

Rukh viene ucciso immediatamente dopo, ma ormai il Grand’Ammiraglio è morto. L’Impero ha perso la sua guida più brillante, e si ritira davanti al trionfo ormai schiacciante della Nuova Repubblica. 

  • LA DUOLOGIA DELLA MANO (1997-1998)
  1. SPETTRO DEL PASSATO (SPECTER OF THE PAST) – 1997
  2. VISIONE DEL FUTURO (VISION OF THE FUTURE) – 1998

È il 19 ABY. Thrawn è morto da dieci anni. La Nuova Repubblica, seppur vittoriosa, continua comunque a lottare contro dissidi interni e instabilità. L’ormai Ammiraglio Gilad Pellaeon è ora alla guida di quel che rimane dei resti dell’Impero e cerca la via per la sopravvivenza attraverso la possibilità di un trattato di pace con i nemici repubblicani, nonostante i dubbi da parte del Consiglio dei Moff.

Ammiraglio Pellaeon

Tali dubbi vengono rafforzati dalla voce sempre più insistente secondo cui il Grand’Ammiraglio Thrawn in realtà non è mai morto, ma si è semplicemente nascosto per riprendersi dalla ferita inflittagli da Rukh, e ora è finalmente tornato a riprendere le redini dell’Impero e ad attaccare ancora la Nuova Repubblica. Eppure pare proprio che stavolta non abbia scelto il leale Pellaeon a fargli da secondo, ma proprio uno dei Moff contrari alla pace: Vilim Disra, spalleggiato dal Maggiore Grodin Tierce

Si scoprirà solo in seguito che in realtà il ritorno di Thrawn era una frode orchestrata dagli stessi Disra e a Tierce, insieme a un attore estremamente somigliante al Grand’Ammiraglio, pagato per interpretarlo, mandare nel panico la Nuova Repubblica, permettere ai due di acquistare potere scalando i vertici dell’impero, e impedire a Pellaeon di firmare gli accordi di pace. 

Mentre nella galassia succede tutto questo, Luke Skywalker e Mara Jade seguono le tracce di una misteriosa nave aliena da cui, in un’intercettazione, si sente pronunciare proprio il nome completo di Thrawn: Mitth’raw’nuruodo. I due arrivano così sul pianeta Nirauan, nello Spazio Selvaggio, e scoprono che il luogo nasconde una fortezza amministrata da due ex ufficiali imperiali, Voss Parck e Soontir Fel, e da svariati ufficiali Chiss, alieni della stessa specie a cui apparteneva il Grand’Ammiraglio Thrawn.

I due umani spiegano a Luke e Mara che quel posto è la base operativa del cosiddetto Impero della Mano, una organizzazione ideata anni addietro dallo stesso Thrawn con l‘obiettivo di creare un nuovo impero “ombra”, figlio sì di quello di Palpatine, ma migliorato di tutte le sue pecche, malvagità e nefandezze. Un impero in cui regnassero giustizia e dignità, volto a dare stabilità e pace alle varie culture presenti nelle Regioni Ignote e nello Spazio Selvaggio, umani e alieni indistintamente, e a prepararsi a far fronte a una grave minaccia proveniente proprio dalle Regioni Ignote che né i Chiss né alcun’altra popolazione da soli potevano affrontare.

Stemma Impero della Mano

Nonostante la morte improvvisa di Thrawn dieci anni prima, i suoi fedeli avevano continuato a operare in base alle sue istruzioni, rendendo vivo e funzionale l’Impero della Mano, Impero che adesso Luke e Mara vedono operare davanti ai loro stessi occhi, ammettendo increduli che funziona decisamente bene.

Come se non bastasse, l’Ammiraglio Parck, racconta loro nel dettaglio anche il motivo per cui Thrawn, una volta morto Palpatine, aveva deciso di attaccare la Nuova Repubblica invece che ritirarsi qui: dare loro uno scossone per “aiutarli” a militarizzarsi e a rimuovere tutte le impurità che la rendevano una società instabile, fallace e disordinata, in modo da preparare anche loro ad affrontare la grande minaccia proveniente dalle Regioni Ignote e per combattere la quale l’Impero della Mano era nato.

Nella mente di Luke e Mara inizia così a farsi strada l’idea che il malvagio nemico alieno dalla pelle blu in realtà forse non era così malvagio, e che piuttosto aveva un quadro ben più ampio e complesso in mente che nessuno, a parte i suoi lealissimi ufficiali ora nascosti su Nirauan, aveva capito. 

La duologia si conclude con la minaccia del ritorno di Thrawn ormai sventata, Pellaeon che finalmente firma un accordo di pace con la Nuova Repubblica, e Luke e Mara che decidono di abbandonare la sede dell’Impero della Mano, promettendo all’Ammiraglio Parck di lasciarli in pace, e di non fare mai parola con nessuno dell’esistenza di tale organizzazione.

Pellaeon firma contratto di pace
  • SURVIVOR’S QUEST (non edito in italiano) – 2004

Siamo nel 22 ABY. L’Ammiraglio Voss Parck, dell’Impero della Mano, ha cercato di mettersi urgentemente in contatto con Luke e Mara, ormai sposati.

Preoccupati che Parck potesse riferirsi alla minaccia di cui aveva parlato loro pochi anni prima, Luke e Mara si mettono in viaggio per Nirauan. Qui scoprono che il messaggio era in realtà proveniente da un membro di una delle Famiglie Regnanti dell’Ascendenza Chiss: la specie aliena ha infatti scoperto i resti del progetto esplorativo Outbound Flight, avviato dalla Repubblica prima dell’inizio della Guerra dei Cloni con a bordo migliaia e migliaia di civili, nonché svariati Jedi, e distrutto apparentemente senza pietà dal giovane Comandante Thrawn, al tempo ancora operativo nelle milizie Chiss, non appena arrivata al confine con le Regioni Ignote.

Ora i Chiss desiderano rendere omaggio ai caduti durante il massacro, recuperare i resti della missione e restituirli alla Nuova Repubblica. La spedizione sul sito della tragedia è composta anche da uno squadrone proveniente dall’Impero della Mano stesso, e dal rimanente di un misterioso gruppo di docili alieni che dicono di trovarsi in debito verso i caduti di Outbound Flight, oltre che dal contingente Chiss, Luke e Mara e un rappresentante della Nuova Repubblica. 

Una volta arrivati sul sito del disastro, Luke e  Mara percepiscono che in realtà all’interno delle navi c’è qualcuno in vita: probabilmente decine, forse centinaia di sopravvissuti.

Una volta penetrati tra i rottami e trovati effettivamente i superstiti, si scatena il caos: i docili alieni non sono altro che i famigerati Vagaari, pirati senza scrupoli che in anni passati avevano seminato il terrore tra le popolazioni delle Regioni Ignote e che sembravano essere spariti da tempo.

Si scopre così che, tanti anni prima, la battaglia sfociata nella distruzione del progetto Outbound Flight, era stata in realtà un combattimento a tre fazioni che aveva determinato la sconfitta dei pirati per mano di Thrawn. Luke, Mara, i Chiss, gli imperiali e i sopravvissuti al disastro si uniscono per sconfiggere i pirati assetati di vendetta che li tengono in scacco. 

Grazie alla collaborazione di tutti, i Vagaari vengono sconfitti e ai superstiti viene data la possibilità di scegliere se tornare nella galassia sotto la Nuova Repubblica, o restare nello Spazio Selvaggio e unirsi all’Impero della Mano. Con stupore e amara ammirazione da parte di Luke e Mara, molti di loro scelgono la seconda opzione. 

  • OUTBOUND FLIGHT (non edito in italiano) – 2006

Con questo romanzo facciamo un enorme balzo indietro e arriviamo al 27 BBY, ben cinque anni prima della Battaglia di Naboo, raccontata in Episodio I, nella trilogia Prequel. 

La Repubblica è ignara dell’esistenza di Sidious, ma i Jedi iniziano a essere visti non più come portatori di pace ed equilibrio, ma come ristretta casta elitaria, sempre più militarizzata e piena di sé, mentre il nonnino Palpatine tesse indisturbato la tela della sua trappola perfetta.

È in questo clima che la spedizione esplorativa Outbound Flight viene messa in piedi e autorizzata a partire con lo scopo di passare attraverso le Regioni Ignote, raggiungere la galassia successiva e, perché no, durante il viaggio trovare luoghi adatti su cui insediarsi e creare nuove colonie. A bordo 50000 civili e 18 Jedi.

Outbound Flight

Ed è proprio al raggiungimento del margine più esterno delle Regioni Ignote che tale spedizione viene suo malgrado a scontrarsi con l’Ascendenza Chiss. O meglio, con il Comandante Thrawn della Flotta di Difesa Espansionistica dell’Ascendenza Chiss, che a sua volta sta portando avanti la sua personalissima battaglia contro i Vagaari: pirati nomadi che depredano e devastano le popolazioni più deboli della zona e arriveranno presto, lui ne è certo, a turbare anche la pace della sua specie.

Una serie di sfortunate vicende, l’ottusa superbia del Maestro Jedi Jorus C’Baoth che si rifiuterà di ascoltare gli avvertimenti di Thrawn e di lasciare immediatamente la zona tornando verso lo spazio della Nuova Repubblica, la mano di Palpatine che da lontano muoverà comunque i fili perché 18 scomodi Jedi trovino irrimediabilmente la loro fine, tutto questo porterà lo scontro a tre a finire in tragedia, con la morte di Thrass, il fratello adottivo di Thrawn, quella della maggior parte dei coloni e di tutti i Jedi presenti su Outbound Flight, e avrà conseguenze drammatiche per la carriera militare di Thrawn e la sua permanenza nell’Ascendenza.

Ascendenza che lui ama e per cui è disposto a tutto pur di proteggerla non solo da pirati meschini e senza scrupoli come i Vagaari, ma da nemici ben peggiori e minacciosi che lui ha visto e sa che presto arriveranno a mietere terrore tra il suo popolo. 

È con questo libro stupendo a dir poco che si chiude il cerchio Legends sul Grand’Ammiraglio dalla pelle blu. 

Ed è con questo libro che si conclude il viaggio nel Legends con la perfetta consapevolezza che non esiste differenza tra i due Thrawn. Non c’è un Thrawn Legends e un Thrawn Canon

Sono

La

Stessa

Persona

I romanzi canonici sono semplicemente l’evoluzione naturale di ciò che Zahn ha scritto fino al 2006 e portano alla luce quello che il Grand’Ammiraglio pensa, crede, vive, prova, mostrandolo finalmente a noi in tutta la complessità della sua mente. Complessità iniziata a smussare grazie alla Duologia della Mano, e portata avanti fino ad Outbound Flight e a quel finale straziante come la vita stessa di un alieno che per amore del suo popolo è stato disposto a perdere tutto e a fare cose indicibili

In base a queste considerazioni, bisogna aver paura della resa live action del personaggio? 

Ad oggi possiamo dire no

E

No perché, ribadiamo, i due Thrawn sono la stessa identica persona

Sì perché c’è il timore che Filoni si sia fermato alla Trilogia dell’Erede con la lettura, e non abbia proseguito il viaggio che porta da un Chiss all’altro. 

Sarà solo il tempo a dimostrarlo. E la chiave di volta sarà la presenza o l’assenza della “terribile minaccia esterna” sulla lunga gittata nel viaggio che faremo insieme a Star Wars. Se questo nemico apparirà, in un futuro più o meno lontano, Filoni avrà fatto i compiti a casa, e sarà libero di mostrarci Thrawn come vuole: nemico, villain, cattivo, da far sconfiggere malamente ad Ahsoka. Andrà bene. Ci andrà bene tutto. Perché Thrawn si è dimostrato nemico della Repubblica

Purché alla fine il grande, grandissimo scontro da lui preannunciato arrivi, e sia immenso, e dimostri alla galassia e oltre che il Grand’Ammiraglio aveva ragione

Il Caos sarebbe Insorto, ed era necessario accettare il Male Minore per raggiungere il Bene Superiore.

recensione del romanzo thrawn
Copertina del romanzo Thrawn

THRAWN: LA TRILOGIA CANONICA 

IL RIASSUNTONISSIMO DEL 1° LIBRO “THRAWN”

INTRODUZIONE:

Il libro è suddiviso in due storie, la prima riguardante interamente Thrawn, l’altra la governatrice di Lothal Ahrinda Pryce.

Il Primo Incontro

15 BBY. La nave Strikefast scende su un pianeta in cerca di contrabbandieri, dove Thrawn aveva creato il suo campo base di esilio. 

Thrawn in esilio

Utilizzando le sue tattiche e le sue competenze militari, questo alieno riesce ad infiltrarsi nella nave. Una volta scoperto dal capitano e interrogato, rivela di non conoscere molto il basic, ma bene il Sy-bisti, una lingua commerciale semi-sconosciuta ma parlata nei pianeti dell’orlo esterno molto a ridosso delle regioni ignote.

Fortunatamente per il chiss, Eli Vanto uno dei cadetti, proviene da un pianeta dove è parlato e può tradurre. L’alieno sì definisce un guerriero esiliato dal suo popolo per aver eseguito un Attacco Preventivo sperando di debellare una minaccia imminente.

Thrawn era un alieno di una specie sconosciuta, ed il suo discorso aveva impressionato il capitano tanto da decidere di portarlo a Coruscant, al cospetto dell’Imperatore, con Eli Vanto che gli era stato assegnato come traduttore ed insegnante di Basic

Una volta al cospetto dell’imperatore, Thrawn si definisce all’imperatore come una “utile risorsa“, e racconta che il suo popolo, l’Ascendenza Chiss, aveva scovato un misteriosa minaccia nelle regioni ignote, e sarebbe stato disposto a condividere queste informazioni in cambio dell’aiuto dell’Impero.

Aggiunge inoltre di poter essere considerato affidabile, dal momento che Anakin Skywalker, un generale della Repubblica, avrebbe potuto garantire per lui. 

Inaspettatamente, l’Imperatore gli rivela che Skywalker gli ha parlato molto bene di lui, prima di morire dopo la guerra dei cloni, quindi in virtù di questo accetta le informazioni, offrendogli un ruolo nella marina imperiale, che Thrawn accetta alla condizione di poter tenere il cadetto Vanto come suo traduttore.

dal fumetto canonico Thrawn

Il Servizio e la Carriera

La storia vede poi il loro difficile periodo all’accademia imperiale di Coruscant ed il primo servizio sulla nave BloodCrow. In quel periodo dove incontrano per la prima volta il gruppo di contrabbandieri legati a “Nightswan” Nevill Cygni a bordo della Dromedar. La scelta di Thrawn, che ha dato la precedenza al salvataggio dell’equipaggio piuttosto che impedire ai ladri di rubare il carico, inizia a far conoscere le sue priorità e l’importanza che da alla vita. 

Questa scelta è costata a lui ed al Guardiamarina Vanto, la loro prima Corte Marziale Imperiale per insubordinazione (SI, c’è scritto LA PRIMA… )

dal fumetto canonico Thrawn

Thrawn ed Eli continuano ad investigare su Cygni e scoprono involontariamente l‘esistenza di un maxi progetto imperiale, di cui non conoscono i dettagli ma di cui riescono a tracciare i vettori di arrivo dei materiali e degli schiavi wookiee deputati alla costruzione, grazie anche alle incredibili competenze con numeri e dati di Vanto. (Siamo a pochi anni dalla Battaglia di Yavin. Cos’è? INDIZIO: sicuramente non una luna…) 

Thrawn, preso in simpatia da Yularen, che ne apprezza le fini doti tattiche, continua la sua scalata nella Marina Imperiale. Avanzato di grato a Primo ufficiale (Vanto ancora guardiamarina),e poi promosso a Commodoro nel’11 BBY dopo la battaglia di Umbara (e finalmente Canto a Capitano), entra al comando del Chimaera, unendosi al già presente Primo Ufficiale Karyn Faro, che diventerà suo fidato braccio destro insieme a Vanto.

9 BBY. Thrawn diventa Ammiraglio e viene messo a capo della 96th task force.

La Rivolta di Batonn e la Verità Rivelata

2BBY. Thrawn riesce a prevalere sul suo storico avversario Nightswan, mettendo Cygni all’angolo presso un sito minerario di Batonn. Thrawn chiama Cygni per parlamentare in privato.

Poi la rivelazione: “Ci sono minacce ben peggiori, nella Galassia. Peggiori anche dell’Impero, ed ancora più pericolose.” così gli dice. Ed inizia il discorso che è il cuore del libro:

dal fumetto canonico Thrawn

C: << […] La repressione e la rivolta si alimentano e si divorano a vicenda. >>
C: << Allora la rivolta deve morire […] il pericolo è troppo grande, la posta in gioco troppo alta. Se cade l’Impero cosa può sostituirlo?>> 
T: << La giustizia. La pietà. La libertà>>
C: << Il caos  […] L’anarchia. Le Guerre dei Cloni. Forse io ho una visione più ottimistica degli altri esseri viventi. Quindi lei considera la dittatura una garanzia contro il male. E per quanto ancora? >>
C: << Per quanto tempo ancora giustificherà la dittatura come una parte necessaria del regime imperiale? […]
T: << […] L’orientamento di un governo è dato dai suoi capi, ma l’imperatore Palpatine non vivrà in eterno. Quando verrà il momento di trasferire ad altri quei poteri, la mia posizione di alto ufficiale mi permetterà di influenzare la scelta del nuovo leader. >>
C: << E lei si aspetta che il nuovo leader porti luce in queste tenebre? >>
T: << C’è speranza che lo faccia […] Ma se vincerá il male, quella  speranza si spegnerà. Per sempre.>>
C: << Speranza. […] E ora veniamo alla parte in cui mi chiede di abbandonare la mia gente e la mia causa e di unirmi alla sua lotta per un Impero migliore.>>
T: << Niente affatto. Con i suoi trascorsi, la Marina non la accetterebbe mai. […] Ma è vero voglio offrirle un lavoro. Non con l’impero, ma con l’Ascendenza Chiss. […] Avrebbe l’opportunità di lottare contro forze molto più maligne di quelle che sta affrontando adesso. E poi, un giorno, il suo operato pressi i chiss potrebbe salvare le vite di quanti stanno lottando con lei a Creekpath. […] I suoi seguaci possono tornarsene alle loro case e ai loro lavori. Non ci saranno rappresaglie o altre azioni contro di loro.>>
C: << Finchè lei non se ne sarà andato.>>
T: << Quindi resterà? >>
C: << Non ho scelta […] abbiamo lo stesso senso del dovere, ammiraglio Thrawn. Forse, tutto sommato, tendiamo verso lo stesso fine, almeno in futuro più lontano. Ma vediamo strade profondamente diverse per raggiungerlo. […] Posso contare sulla sua promessa di proteggere più che può i civili di Creekpath? >>
T: << Può contarci. Cercherò di proteggere tutte le vite sotto la sua guida, combattenti e non, meglio che potrò. E la mia offerta di clemenza se si arrenderanno resta valida.>>
C: << Lo apprezzo. Buona serata, ammiraglio, e grazie per avermi concesso il suo tempo. Siamo stati avversari lontani per molto tempo, ora la mia curiosità è soddisfatta.>>
T: << Davvero? […] resta sempre la questione del nuovo progetto dell’impero. Se io l’aiutassi a cercare le risposte, si deciderebbe a unirsi a me? >>
C: << Cosa sa, esattamente?>>
T: <<  Non ho fonti dirette […] Io servo l’impero. Ma servo anche la causa dell’Ascendenza Chiss. Se ritento che questo progetto costituisca una minaccia per loro, potrei essere costretto a riconsiderare le mie posizioni.>>
C: <<E qui sorge il problema. È una questione politica e lei non ha potere politico. Da una parte, abbiamo un enigma e la paura di ciò che l’impero sta pianificando. Dall’altra, ho persone in carne e ossa da proteggere. Mi spiace.>>
T: << […] Non si aspetterà di vincere, vero?>>
C: << Ma certo che no.>>
T: <<Questo non significa necessariamente la fine. Posso ordinare che la prendano disarmato. >>
C: << […] Il suo ordine verrà ignorato. Metà delle truppe presenti qui fa parte della Difesa di Batonn e Restos è determinato a sbarazzarsi di me.>>
T: << Allora venga con me.>>
C: << Un uomo ha i suoi doversi, ammiraglio Thrawn. Anche quando cerca di impedire che scenda la notte eterna.>>

Cygni è intrigato, ma non vorrebbe abbandonare la ribellione. Ma c’era ancora tempo. Thrawn aveva programmato l’attacco più avanti nella giornata per permettere alla squadra infiltrata di riportare notizie, ed a chiunque non in combutta con i ribelli, di allontanarsi.
Purtroppo le macchinazioni della Pryce producono un attacco anticipato al luogo, trasformando quella facile conquista in un massacro di civili inermi.

Thrawn fu costretto a “prendersene il merito” della cosa, anche agli occhi dell’imperatore, che parve gradire molto l’efferatezza dimostrata. 

Nonostante questa operazione gli abbia permesso di indossare l’uniforme bianca e di accedere al grado di Grand’ammiraglio al comando della settima flotta, Batonn è stata una “vittoria”  estremamente amara per Thrawn, per diversi motivi:

dal fumetto canonico Thrawn

La perdita di numerosissime vite umane innocenti che aveva promesso di proteggere, a causa dell’egoismo ed alle macchinazioni della governatrice Pryce.

Il compromesso a cui è dovuto scendere con la Pryce (lei ha intuito l’incompetenza politica di Thrawn, offre protezione da macchinazioni politiche in cambio del servizio della sua flotta su Lothal).

La perdita di una mente brillante come Cygni.

L’allontanamento del suo amico Eli Vanto inviato presso l’Ammiraglio Ar’Alani dell’Ascendenza Chiss, prima del suo avanzamento di grado.

dal fumetto canonico Thrawn

Il libro finisce con le scene della 3° stagione di Rebels in cui la governatrice Pryce richiede al Grand Moff Tarkin l’intervento di Thrawn e della settima flotta per sedare le ribellioni su Lothal.

DOMANDA: Perchè in Rebels si dice che sia lui a fare la carneficina du Batonn? E Perchè Karyn Faro non è tra i personaggi che si vedono quando Thrawn è sul ponte?

RISPOSTA: Zahn ha dichiarato in un’intervista di essere stato avvisato di scrivere il libro sulle origini di Thrawn (il primo della trilogia) quando ormai le stagioni 3 e 4 di Rebels erano state scritte. Poco ha potuto fare sui fatti che avevano già intenzione di narrare, quindi ha potuto solo spiegare la sua idea di come fossero andati i fatti su Batonn (come sia colpa della Pryce) e l’assenza di Eli Vanto è stata giustificata a livello narrativo, mentre tutti gli ufficiali del ponte descritti ed approfonditi nelle opere sono semplicemente spariti.

THRAWN: ALLEANZE

INTRODUZIONE:

Il libro, come il precedente, narra due momenti differenti: uno nel passato, dove la storia della senatrice Amidala che sì muove alla ricerca di una delle sue ancelle e di Anakin Skywalker che va a cercarla, incontrando e unendo le forze con il giovane Capitano Thrawn, e uno nel presente con Thrawn e Vader che sì svolge nei momenti di tempo non narrati on-screen nelle serie 3 e 4 di Rebels.

L’Imperatore percepisce un disturbo nella forza, qualcosa che sa riguardare il luogo dove sì era intrecciato il passato del Grand’ammiraglio Thrawn e del suo cavaliere, Lord Vader, quando ancora era il Generale Anakin Skywalker, cavaliere Jedi della Repubblica.

Il Passato

Nel passato Thrawn sì trova con un piccola nave alla ricerca di tracce di pirati e nemici dell’Ascendenza, ed incontra il Generale Skywalker in orbita poco fuori dal pianeta Batuu. Insieme decidono di collaborare per salvare la senatrice Amidala da una fabbrica separatista su Mokivj guidata da un serenniano fidato di Dooku. Indagano e ne distruggono la produzione, mandando in fumo un piano atto ad inserire lega di cortosis (notoriamente refrattaria ai laser, anche delle spade Jedi) nelle armature dei Troopers. Un piano per rendere l’ordine 66 ancora più letale.

La Missione di Oggi

Vader, a bordo della nave, sì trova a dover indagare con Thrawn su ordine dell’Imperatore. Lui e la sua squadra personale salgono a bordo del Chimaera. Fin da subito il divario tra le modalità di comando è evidente: Vader pronto a punire ogni errore con la morte, Thrawn descritto da Karyn Faro a Kimmund, capo della Squadra di Troopers di Vader:  “non ha mai usato la sua intelligenza per umiliare nessuno. Richiede risultati ma non la perfezione ed ha molta pazienza verso coloro che dimostrano di lavorare davvero al meglio delle loro capacità. Lui ci tiene ai suoi uomini, al punto di difenderli anche contro la disapprovazione di persone potenti come Lord Vader“.

Indagando ed avendo vicino Lord Vader, a Thrawn diventa sempre più ovvio dalle sue reazioni nel rendersi conto del posto in cui sì stavano dirigendo, di avere vicino il Generale Skywalker. Più volte si innescano tra loro attriti a causa del Grand’ammiraglio che sceglie volutamente parole o frasi che solo Anakin Skywalker potrebbe comprendere, e dall’altra parte la rabbia di Vader aumenta di pari passo al suo voler continuare a non dargliela vinta. Ma Vader non è  stupido, e nonostante la condotta di Thrawn ed i suoi schemi di investigazione siano decisamente lontani dall’ottica imperiale, decide di stare al gioco. Questa era una prova dell’Imperatore, era normale non fosse facile.

Ripercorrono luoghi già visitati in passato, da Batuu fino a dipanare il mistero legato ad un gruppo di alieni collegati ai Grysk. Thrawn combatte le navi grysk fuori dal pianeta, Vader scende a terra e con la sua squadra assaltano la stessa struttura su Mokivj visitata in passato, ora sotto controllo Grysk, liberando otto bambine chiss che il sith percepisce essere aperte alla forza. 

In questo momento sì crea attrito tra i due: Vader crede che Thrawn sia un traditore, per non aver rivelato la presenza di esseri sensibili alla forza presso il suo popolo. 

(IMPORTANTE: in questa occasione scopriamo che i Chiss hanno la mente “opaca alla forza“, come spiega Vader nel tentativo di scrutare le loro menti. Questo spiegherebbe anche perché l’Imperatore in persona non ha intuito le sue reali motivazioni né dal primo incontro, né dai successivi avuti con il Grand’ammiraglio).

Vader accetta di aiutare Thrawn ad assaltare la base Grysk per salvare le restanti bambine sensibili alla Forza, oltre che per punire i Grysk che avevano attaccato l’impero su Mokivj. 

In questo Contesto Thrawn rivela a Darth Vader due cose:

  • che la parola chiss per definire i navigatori, tradotta in basic, è sky-walker
  • che le navi possono essere guidate affidandosi alla Forza, ed è a conoscenza del fatto che usando la Forza alcuni di questi navigatori (Quelli della convergenza di cui sì parla nella trilogia dell’Ascendenza) riescono ad individuarsi “nella Forza” e seguirsi tra di loro a velocità iperluce. (FUN FACT: per la prima in queste scene Thrawn vede uno Skywalker “Skywalker”.)

E così con il Chimaera condotto da Darth Vader come Navigatore riacciuffano i nemici. 

Vader guida l’assalto della squadriglia dei TIE-D a bordo di uno dei TIE-D di Thrawn, mentre la sua squadra guidata dal capitano Kimmund con l’aggiunta di Rukh, scende a terra per liberare le restanti bambine, le riportano a bordo del Chimaera, dove Thrawn le accoglie, le calma e poi le rispedisce con le altre presso l’Ascendenza contattando la nave dell’Ammiraglio Ar’Alani, la stessa su cui ha inviato il suo amico Eli Vanto (nessuno dei due sì vede in questa occasione).

La vera posizione di Thrawn nell’Impero

Alla fine della collaborazione Thrawn e il Signore dei Sith parlano, Vader elogia il progetto dei suoi TIE-D, e Thrawn rivela che vorrebbe metterlo in produzione presso le fabbriche su Lothal. Il loro discorso però continua su temi molto più sensibili: la lealtà all’impero:
T: <<[…] I Grysk stanno per cominciare ad infiltrarsi nell’Impero. L’unica soluzione è scongiurare la minaccia prima che siano pronti a metterlo in atto.>>
V:<< E così lei propone di impiegare le risorse imperiali contro i Grysk. […] proteggendo così la sua Ascendenza Chiss a spese dell’Impero.>>
T: << Lei sta mettendo in dubbio la mia lealtà […] Deve aver equivocato, signore […] Io mi sono impegnato a servire l’Imperatore, Lord Vader, così come una volta mi sono impegnato ad assistere Anakin Skywalker. Un giorno tornerò dalla mia gente, sicuro. Ma solo una volta affrontate le minacce contro l’Impero.>>

Prima che Vader sì congedi le ultime parole che i due sì scambiano sono queste:
V:<<Anakin Skywalker è morto.>>
T: <<Lo so>> 

Vader soppesa le parole: “lo so“. Non “ho sentito dire” non “ne sono stato informato“. Ma “lo so“.

V:<<Non ne parleremo di nuovo. Tu non ne parlerai di nuovo.>> .
T: <<Capisco, mio Signore. Ma ne onorerò per sempre la memoria.>> .

THRAWN: TRADIMENTO

Introduzione

l’inizio del libro inizia dopo i momenti della stagione 4 di Rebels in cui Thrawn incontra Hera Syndulla dopo la sua cattura e termina con il salto che porterà il Chimaera e tutta la settima flotta sopra Lothal nelle ultime 2 puntate dell’ultima stagione. Tutte le vicende sì svolgono in una settimana.

Progetto TIE-D “Defenders” 

Il Progetto dei TIE-D è la punta di diamante della visione tattica di Thrawn per la marina Imperiale. Il Progetto è sempre stato supportato anche dal Gran Moff Tarkin, che in questa occasione rivela esserci competizione tra questo ed il progetto Stardust del Direttore Orson Krennic. Thrawn sì allontana da Lothal nonostante il momento cruciale: perdere il progetto Defenders sarebbe stato peggio che perdere Syndulla. Tarkin vuole incontrarsi a bordo del Firedrake, ammiraglia comandata dal Grand’ammiraglio Savit.

La scommessa

Con l’Imperatore in Olochiamata, sì scopre che quest’ultimo propende per il progetto di Krennic, ma propone una sfida, una scommessa con in palio i fondi necessari per finanziare uno dei due progetti: se Thrawn fosse riuscito a risolvere in una settimana il problema delle bestie che infastidivano una rotta di rifornimenti per il progetto di Krennic, avrebbe avuto i fondi per i TIE-D. Altrimenti sarebbero andati allo Stardust. Thrawn accetta.

In questo frangente sale sul Chimaera Brierly Ronan, assitente di Orson Krennic, inviato da quest’ultimo per tenere d’occhio il Grand’ammiraglio chiss e, se possibile, assicurarsi che non riesca a portare a termine la missione nel tempo pattuito.

Due vecchi amici, nuovamente insieme

Durante le indagini, Thrawn scopre la presenza di un piano dei Grysk, e mentre continua in quella direzione incontra anche la Steadfast sulle loro tracce. Al comando la sua vecchia compagna di accademia e amica, l’ammiraglio chiss Ar’Alani, e tra l’equipaggio anche il suo amico Eli Vanto.

Eli Vanto e l’Ammiraglio Ar’alani

La maggior parte delle vicende di indagine legate ai Grysk, vedono Brierly Ronan insistere sull’aggiornare Savit, Krennic e Tarkin dei loro scontri, e di quanto hanno scoperto. L’uomo è perennemente in disaccordo su ogni scelta di Thrawn, dall’utilizzo di navi imperiali alla connivenza con gli altri chiss. 

Man mano che la trama si rivela, Thrawn comprende che le macchinazioni dei Grysk non sono collegate ai rifornimenti scomparsi. Questa verità emerge quando Savit porta il suo prigioniero, Ronan, nell’hangar della sua ammiraglia, ma Thrawn insiste per salire a bordo ed incontrarlo sul ponte.

Pur con gli sforzi iniziali di Savit di nascondere le sue malefatte, Thrawn lo interpella riguardo al suo coinvolgimento nel dirottamento dei materiali per il progetto Stardust. Accerchiato dalle evidenze presentate da Thrawn, Savit confessa di ritenere il progetto Stardust uno spreco e di aver dirottato risorse cruciali per la Marina Imperiale. La tensione aumenta quando il Commodoro Faro, al comando del Chimaera, chiede a Savit di arrendersi, esibendo altre prove delle sue malefatte.

In risposta due navi della 3th flotta ancora fedele a Savit intervengono in sua difesa ed attaccano il Chimaera. L’unico che ne resta fuori è il Capitano Pellaeon con il suo Star Destroyer. Durante lo scontro, Savit perde il controllo e commette diversi errori tattici che lo portano alla sconfitta. I piani del traditore si sbriciolano, e Pellaeon sostiene l’inchiesta portando alla cattura del Grand’ammiraglio Savit, unendosi poi alla 7th flotta comandata da Thrawn

Epilogo 

Thrawn mette in guardia Ronan, sottolineando che potrebbe riuscire a nascondere il suo disprezzo per l’Imperatore a Krennic, ma non a Vader. Quindi gli presenta tre alternative: ritornare da Krennic; dimettersi dal progetto Stardust e allontanarsi; oppure unirsi all’Ammiraglio Ar’alani in direzione dell’Ascendenza Chiss. Anche se Ronan è consapevole del pericolo rappresentato dai Grysks, inizialmente si oppone, affermando la sua lealtà all’Impero e il suo desiderio di vedere il progetto “Stardust” portato a termine come pianificato. Tuttavia, cambia successivamente opinione e Thrawn coordina affinché Ronan si unisca a Vanto sulla navetta di Ar’alani. In modo clandestino, Ronan inizia a cercare delle evidenze del presunto “tradimento” di Thrawn.

L’Ammiraglio Ar’alani non  è d’accordo con il piano di Thrawn di portare Ronan con lei nelle Regioni Ignote. Alla sua obiezione, Thrawn risponde affermando di essere consapevole del rischio che sta correndo. Ar’alani lo mette in guardia riguardo al crescente disordine nell’Ascendenza Chiss, vedendolo come l’antesignano di una guerra in arrivo.

Ar’alani: <<[…]Un giorno o l’altro, Mitth’raw’nuruodo, lei penserà o farà piani troppo in grande, e questo le si rivolterà contro. Quando ciò accadrà, spero che sia qualcuno che possa rimetterla in piedi.>>
Thrawn: <<Lei, magari?>>
Ar’alani:<<Temo che non la rivedrò più. Il caos crescente all’interno dell’Ascendenza lascia presagire una guerra imminente. Se non tornerà presto, non resterà molto per cui tornare.>>
Thrawn: <<Capisco. Ma per adesso, devo restare qui.>>

L’Imperatore si confronta con il Grand’ammiraglio Thrawn a proposito del tradimento di Savit e dell’incursione dei Grysks nello spazio dell’Impero. Mentre Lord Vader è dell’opinione che i Grysks costituiscano una minaccia unicamente per l’Ascendenza Chiss, Thrawn ritiene che essi abbiano effettivamente delle ambizioni riguardanti l’Impero.

Thrawn raccomanda all’Imperatore di agire con cautela nei confronti dei Grysks, dato che questi ultimi stanno esplorando strategie per manipolare e corrompere i cittadini dell’Impero. Di fronte a ciò, l’Imperatore manifesta dubbi riguardo alla sincera lealtà di Thrawn.:

Palpatine: <<[…] Dopo essere arrivato su Lothal e aver soffocato le attività dei ribelli, porterà Ezra Bridger in quella camera. Sono sicuro che troverà il modo per convincerlo a venire con lei.>>
Thrawn: <<Farò tutto quello che posso, Vostra Maestà.>>
Palpatine: <<[…] Quando la faccenda su Lothal sarà archiviata […] Lei tornerà su Coruscant e avremo un lungo, lunghissimo colloquio.>>

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Copertina di Chaos Rising

IL PASSATO: LA TRILOGIA DELL’ASCENDENZA

Primo romanzo della trilogia dell’Ascendenza. Insorge il Chaos

La storia di Thrawn, che costituisce la trilogia canonica dell’Ascendenza, si svolge prima dell’integrazione di Thrawn nell’Impero Galattico. Il romanzo è ambientato nelle Regioni Ignote della Galassia, nello spazio dell’Ascendenza Chiss. Mitth’raw’nuruodo, meglio conosciuto con il nome centrale Thrawn, dimostra sin dai suoi esordi come cadetto una straordinaria capacità di comprendere e prevedere le tattiche dei suoi nemici.

Insorge il Chaos offre un’analisi più approfondita della specie Chiss, della loro politica interna, della loro navigazione nello spazio inesplorato delle Regioni Ignote e dei loro rapporti con altre specie aliene. In questo primo capitolo, Thrawn affronta minacce sia esterne che interne. Un nemico sconosciuto, chiamato Destino Nikardun e guidato dal Generale Yiv, minaccia l’Ascendenza Chiss e la sua stabilità. Nel frattempo, le lotte politiche interne e le rivalità tra le varie famiglie regnanti dei Chiss aggravano i problemi dell’Ascendenza.

Thrawn, un membro della famiglia Mitth, ha il compito di comprendere e neutralizzare queste minacce. Attraverso le sue brillanti tattiche e il suo acume strategico, Thrawn scopre i motivi nascosti dei nemici e inizia a svelare una cospirazione più profonda. I suoi metodi eterodossi lo mettono in contrasto con altri leader Chiss, complicando i suoi sforzi per proteggere il suo popolo.

Il libro approfondisce il carattere di Thrawn, i suoi rapporti con altri Chiss e le caratteristiche uniche dell’Ascendenza. I suoi alleati di fiducia, incluso l’Ammiraglio Ar’alani, lo aiutano nelle sue imprese. Man mano che la storia si svolge, la missione di Thrawn diventa più complessa, portando a una serie di battaglie e svelando di più sulle misteriose forze che cercano di destabilizzare la regione.

Insorge il Chaos prepara il terreno per la storia di Thrawn nell’Ascendenza Chiss e fornisce nuove intuizioni sull’universo di Star Wars, concentrandosi in particolare su una parte della galassia mai esplorata in altri media.

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Copertina del romanzo Greater Good

Secondo romanzo della trilogia dell’Ascendenza. Il Bene Superiore

Trama e Avvenimenti in breve.


Nel vasto e affascinante universo starwarsiano, pochi autori hanno saputo esplorare e arricchire la lore in modo così profondo come Timothy Zahn, e il suo romanzo Il Bene Superiore non fa eccezione. Zahn ha saputo creare un quadro avvincente di intrighi, politica e scontri strategici tra potenze galattiche, impreziosendo il tutto con il carisma e la brillantezza del Capitano Superiore Thrawn.

Jixtus, il burattinaio che si cela dietro le mire espansionistiche di Generale Yiv, architetta una delle strategie più complesse e ambigue dell’intero romanzo. Con l’assistenza di Haplif degli Agbui, i due tesseranno una tela di inganni e manipolazioni per infiltrarsi nei territori del Chaos e dell’Ascendenza Chiss. Ma l’intrigo non si ferma qui: nel cuore del potere Chiss, su Csilla, assistiamo a tradimenti e sotterfugi che mirano a distruggere la reputazione di Thrawn.

Haplif, sotto falsa identità di un nomade culturale, si immerge nel Chaos e incontra due Chiss, Yoponek e Yomie. Haplif intende utilizzarli per creare legami con i Chiss.

La tensione crescente tra Haplif e Yomie ci mostra come le lealtà possano essere fragili quando si è mossi da agende nascoste. L’apice dello scontro emotivo tra i due personaggi culmina con la rivelazione dei poteri telepatici di Haplif e la sua decisione, guidata da Jixtus, di eliminare Yomie.

Una figura chiave: La Magys

La prima volta che ci imbattiamo nella Magys è attraverso il popolo dei Paccosh su Rapacc. Questa specie aliena aveva precedentemente stabilito un rapporto amichevole con Thrawn. È durante questa interazione che scopriamo del gruppo di rifugiati guidato dalla Magys. Questi rifugiati provengono da un pianeta sconosciuto e, attraverso la narrazione della donna, veniamo a conoscenza della tragica perdita del loro pianeta d’origine.

La profonda convinzione della Magys è che il suo popolo debba partecipare a un suicidio di massa. Crede che, unendosi a ciò che chiama “L’Aldilà“, potranno preparare il loro pianeta per i futuri coloni. È una testimonianza del suo profondo senso di responsabilità e dell’amore per il suo popolo che è disposta a guidarli in un atto così estremo per ciò che crede sia un bene superiore.

Thalias, che è un altro personaggio centrale che abbiamo incontrato nel primo romanzo Insorge il Chaos, riesce a persuadere la Magys a ritornare al suo pianeta natale per investigare sulla sua condizione attuale e vedere se c’è ancora speranza. Durante questa missione, Thrawn battezza il pianeta come “Aurora“. L’arrivo su “Aurora” si rivela problematico: vengono immediatamente attaccati, e solo grazie all’intervento tempestivo di Lakinda, riescono a sventare l’attacco. Questo episodio dimostra la portata delle minacce che la Magys e il suo popolo stanno affrontando.

La storia ritorna dalla Magys quando Thrawn le mostra un gioiello, che si scopre essere stato realizzato dal suo popolo sul suo pianeta. Questo rivelazione sottolinea l’importanza strategica e culturale di “Aurora”, suggerendo che il pianeta ospitava riserve di nyix, un metallo prezioso. Con questa rivelazione, il valore di “Aurora” e l’importanza della storia della Magys diventano centrali per gli eventi successivi del romanzo.

Uno degli snodi cruciali del romanzo è la scoperta del nyix, un metallo di importanza vitale per l’Ascendenza Chiss. L’uso apparentemente sconsiderato di un tale metallo prezioso in gioielli rivela tanto dell’ignoranza o dell’abbondanza degli Agbui quanto delle ambizioni di personaggi come Lakuviv.

Mentre Thrawn torna a Csilla e viene inviato in una nuova missione, Ar’alani e Lakinda si trovano ad affrontare pericoli crescenti. La tensione raggiunge il culmine con la scoperta di un missile su un asteroide artificiale e la minaccia imminente di una guerra tra famiglie Chiss per il controllo di risorse vitali.

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Copertina di Thrawn Ascendancy: Lesser Evil

“Il Male Minore”: L’epico finale della trilogia dell’Ascendenza che porterà Thrawn nell’Impero.

Ambientato nel 18 BBY, Il Male Minore ci porta in un’avventura interstellare, al centro della quale troviamo Thrawn, Il generale Nikardun e il potente governatore dell’Illuminazione Kilji. Il loro primo incontro avviene nel sistema Zyzek, e sin dall’inizio, la tensione tra i due è palpabile. Thrawn non perde tempo a deridere Nakirre e la sua cultura, sottolineando come l‘ideologia Kilji non potrà mai influenzare gli antichi modi dei Chiss.

Mentre la trama si dipana, ci imbattiamo nel personaggio di Jixtus, un Grysk che accompagna Nakirre nelle sue odalische. In un tentativo di incontrare il Patriarca Clarr a Rhigar, i due si trovano di fronte al Capitano Clarr’os’culry (Roscu). È qui che Nakirre propone un’offerta audace, mettendo in gioco le navi da guerra dell’Illuminazione, mentre Jixtus rivela una registrazione dell’incidente ad Hoxim. Quest’ultima cattura l’attenzione di Roscu, la quale, ignara di un oscuro accordo tra il suo Patriarca e Jixtus, condivide la registrazione.

Il viaggio di Roscu continua verso Ornfra, ma non senza pericoli. Lì, è costretta a fronteggiare il Capitano Senior Irizi’in’daro (Ziinda) e l’incrociatore pesante Chiss Grayshrike. Un altro rivelatore colpo di scena la attende quando Ziinda la informa di una minaccia imminente: una piattaforma missilistica Grysk, mascherata da piattaforma spia Mitth.

Il climax del romanzo si raggiunge con Thrawn che, di fronte a una crescente tensione nell’Ascendenza, decide di catturare l’incrociatore Kilji, Hammer. Dopo aver ottenuto informazioni preziose sull’Illuminazione Kilhorde, stringe un’alleanza strategica con i Paataatus, mirando alla distruzione dei Kilji. Nel frattempo, la tensione tra Nakirre e Jixtus culmina in una discussione rivelando la vera natura del loro rapporto.

Ma è la battaglia finale tra la flotta Grysk e le forze di Thrawn a catturare veramente l’attenzione del lettore. Nonostante Thrawn emerga vittorioso sul fronte militare, subisce una sconfitta politica, venendo esiliato dal Consiglio della Gerarchia della Difesa.

Il romanzo, come i suoi due predecessori, è intervallato da flashback che rievocano le avventure di un Thrawn più giovane. In questo libro, tale elemento assume una rilevanza maggiore, poiché ci viene introdotto Thrass, il fratello adottivo di Thrawn (sì, lo stesso che abbiamo menzionato in precedenza riguardo a Outbound Flight). Le scene che lo coinvolgono descrivono la sua particolare relazione con Thrawn e il modo in cui Thrass si è sacrificato per salvare delle vite, proprio come accade alla fine di Outbound Flight del vecchio canone.

Generale Supremo Ba’kif: “Abbiamo appreso una notizia potenzialmente inquietante. So che ha letto il precedente rapporto del Capitano Superiore Thrawn dopo il suo incontro con il generale Anakin Skywalker della Repubblica Galattica […] all’epoca la Repubblica era invischiata in una guerra con una fazione nota come quella dei Separatisti. Stando a un gruppo di profughi incontrati dallo Springhawk, alieni chiamati Neimodiani, quella guerra è finita.”
Ar’alani: “[…] chi ha vinto? […] Che significa tutto questo per noi?”
Thrawn: “Dalle mie conversazioni con il Generale Skywalker era apparso chiaro che la Repubblica era debole e frammentata  […] era guidata da molte fazioni diverse e da punti di vista alieni, e  veniva continuamente strattonata in direzioni contrastanti. L’Impero, per contro, è unificato e sotto la guida di un singolo uomo e una singola visione.”
Ar’alani: “Riteniamo che l’impero possa diventare un problema in futuro?”
Ba’kif: “E’ possibile […] ma potrebbe anche essere una soluzione. I Grysk sono ancora là fuori da qualche parte […]Armi e navi da guerra possiamo affrontarle, ma razze aliene che possono colpire l’Ascendenza di nascosto al cuore e metterci gli uni contro gli altri sono qualcosa di diverso.”
Ar’alani: “Quindi il Capitano Superiore Thrawn finge di andare in esilio […] ma in realtà si reca in questo Impero per consultarsi con il suo capo?”
Thrawn: “Questa è la nostra speranza

PARALLELO THRAWN-LUTHEN

Siamo tutti il risultato di quello che abbiamo pensato, detto, fatto e noi aggiungiamo anche, dove, come e perché. Il punto di partenza, è importante. Nessuno esiste in un vacuum.

Oppure, come riassumono nella Galassia lontana lontana “da un certo punto di vista”.

Mitth’raw’nuruodo, Il Grand Ammiraglio Thrawn, non sfugge a questa logica.

Nato in una società organizzata in classi sociali e Famiglie comandanti, fortemente militarizzata e incentrata sull’ordine, genio tattico ma idiota politico, non può stupire che Thrawn, una volta deciso che una minaccia terribile esisteva e minacciava il Caos (la porzione di Galassia dove si trova l’Ascendenza Chiss) scegliesse l’Impero come opzione; perché il bene di molti conta più del bene di pochi (sì lo so, questa è di Spock, Star Trek, fateci causa).

Perché l’Imperatore sarebbe morto, ma la forte struttura militarmente organizzata dell’ Impero sarebbe rimasta. Ad assorbire l’impatto. Perché sì, belli gli ideali e i sentimenti, ma se ti cancellano dalla faccia della Galassia te ne fai poco. Non è il più buono a soccombere, ma il più debole, che sia il buono o il cattivo.

Calma. Gentilezza. Affetti. Amore. Ho rinunciato alla pace interiore per rendere la mia mente un luogo pieno di ombre. Condivido i miei sogni con i fantasmi. Mi sveglio la mattina pensando alla scelta fatta 15 anni fa per cui c’è un’unica conclusione: sono dannato per quello che faccio.
La mia rabbia, il mio ego, la mia riluttanza a sottomettermi e la mia brama di combattere mi hanno messo su una strada da cui non c’è via di scampo. Volevo essere un salvatore contro le ingiustizie senza considerare il costo e quando ho guardato giù non c’era più terreno sotto i miei piedi
.”

Cosa differenzia Luthen da Thrawn? Niente. Un discorso simile potrebbe (lo farà?) farlo il Grand’Ammiraglio.
Ognuno è arrivato alla conclusione per lui più logica dato il proprio punto di partenza dopo aver analizzato la realtà presente.
Thrawn non ha un legame affettivo verso l’angolo di spazio che era la Repubblica e che diventò l’Impero. Ragiona in termini esclusivamente logici di costo beneficio rispetto all’obiettivo.
Quindi no, Thrawn non è uno dei buoni, ma non è nemmeno un cattivo, cioè qualcuno che fa quello che fa per sé stesso, per tornaconto personale, perché ci prova gusto: Thrawn è un “avversario”, perché è giunto ad una conclusione opposta rispetto alla Ribellione, non perché li disprezzi, o provi odio verso di loro.

ELI E GILEAD:  Ogni Sherlock ha il suo Watson…

Il Riferimento a Sherlock e Watson è in concomitanza con le parole di Zahn, che ha creato Thrawn accomunandolo in più occasioni a Sherlock Holmes.

Sebbene nel Fandom alcuni vedano Thrawn ed il suo braccio destro Eli N. Vanto come possibili amanti (esattamente come molti vedono Holmes e Watson) no, tranquilli, qui  non si parla di ship tra personaggi.

Nel dare una curiosità su questo argomento è necessario approfondire due dei personaggi che nell’universo cartaceo sono stati il braccio destro di Thrawn: Gilad Pellaeon nei libri Legend e Eli N.Vanto nel nuovo canone cartaceo.

Per correttezza c’è da dire che il personaggio braccio destro Legend che maggiormente si avvicina al canonico Vanto, è Car’das, ma visto che – al contrario di Gilad – non è stato ricanonizzato, lo lasceremo dov’è. (Per ora. Non abbiamo idea dei progetti futuri).

Nello stesso modo, il ruolo che ha Pellaeon nel Legend, è ricoperto nel canone da Karyn Faro. Ora che Pellaeon è ritornato canonico, alla fine di Tradimento Karyn Faro è stata trasferita a capo dell’undicesima flotta.

ELI N.VANTO

Partiamo dall’attuale Canone, che vede il primo incontro di Thrawn ed Eli quando quando quest’ultimo era verso la fine degli studi  all’accademia militare. Quando? Nel 15 BBY, durante una missione di ricognizione in cui lui ed il resto dei cadetti era stato portato.

Lì incontrano questo alieno di una specie sconosciuta a cui Vanto fa da traduttore in quanto capace di comprendere e parlare il Sy-Bisti. Durante il viaggio per Coruscant, parlano molto dell’Impero, di come gli imperiali vedono i non umani, e Vanto racconta della sua aspirazione a diventare addetto ai rifornimenti.

Thrawn intravede nell’umano un talento nelle doti di analisi e tattica, qualcosa che avrebbe potuto coltivare, per questo chiede all’Imperatore di tenerlo come suo assistente e traduttore, costringendolo a seguirlo all’Accademia di Coruscant.

Eli resta quindi vicino a Thrawn in ogni gradino della sua scalata, anche se questo è significato per lui gettare alle ortiche tutta l’idea di una carriera come addetto ai rifornimenti, oltre che diventare mira delle ripicche dei loro superiori: questi volevano isolare del  tutto il chiss  e distruggerlo sia perché non umano, sia perché una minaccia alla loro personale scalata. 

Si ritrovavano però a poter solo che promuovere Thrawn per le sue brillanti operazioni, quindi si rifacevano sul suo assistente Eli, costringendolo al rango più basso  di Guardiamarina, mentre il suo amico continuava a diventare più importante. L’obiettivo era quello di instillare malumore del giovane, ed in una occasione l’umano è stato anche “tentato” dai nemici di Thrawn con cariche migliori, poi rifiutate perché aveva capito che dietro la proposta ci fosse solo l’intento di sabotare Thrawn

Aver sedato la rivolta di Batonn è per Thrawn l’ ultimo passo nella carriera militare: gli frutterà il grado più alto della marina, quello di Grand’ammiraglio.

Una volta saputo della sua promozione, Thrawn si rende conto che avrebbe dovuto continuare da solo e nonostante il suo amico Eli fosse per lui un grande aiuto anche nel capire un minimo i giochi politici, prese la decisione di inviarlo presso l’ascendenza chiss, sotto l’ala protettiva di Ar’Alani, Ammiraglio della Flotta di Difesa Espansionistica dell’Ascendenza Chiss e sua conoscente di vecchissima data, convinto che le doti deduttive formate negli anni insieme, unite alle competenze dell’amico ed al suo unico punto di vista sulle situazioni, potessero essere utili all’Ascendenza. 

Eli N.Vanto torna a fare capolino nel libro successivo, “Alleanze“, quando Thrawn con il Chimaera contatta la Steadfast dell’Ammiraglio Ar’Alani per consegnare loro delle bambine chiss (delle navigatrici) che avevano recuperato da alcuni rapitori collegati ai Grysk con l’aiuto di Darth Vader.

Anche in Tradimento torna Eli Vanto, ma lì il punto focale non è tanto sull’amicizia e la fiducia tra lui e Thrawn (quello ormai è assodato) ma è tutto sulla profonda stima che l’umano ha per la Flotta di Difesa Espansionistica dell’Ascendenza Chiss, in cui ora serve, e della fiducia che i suoi superiori hanno in lui, affidandogli il compito importantissimo e delicato di studiare come il Dono della Terza Vista possa essere tramandato, e un modo in cui le navigatrici potrebbero mantenerlo dopo l’adolescenza.

Qui si esplora anche un po’ il suo rapporto con Vah’Nya, una giovane adulta chiss ancora capace di utilizzare la Seconda Vista E la Terza Vista nonostante l’età: l’unica conosciuta in tutta l’Ascendenza ad aver mantenuto le sue capacità dopo i 13 anni.

…e il suo Moriarty : Nevil Cygni “Nightswan”

La storia del primo romanzo, vede i due giovani ufficiali alle prese con pirati e contrabbandieri che l’impero cercava di eliminare. Questo li porta ad incontrare e scontrarsi con Nevil Cygni, un umano ribelle dalla fine mente pianificatrice che diventa ben presto il “Moriarty” del nostro Holmes imperiale: la lotta di menti e piani tra i due è continua e perdura negli anni come una attenta partita a Tactica. 

Terminata malamente su Batonn per colpa della Pryce.

Thrawn rispettava il suo nemico, ne ammirava l’intelletto e l’astuzia, tanto da rivelargli tutta la verità e proporgli di unirsi a lui ed all’Ascendenza Chiss nella battaglia contro i Grysk.

GILAD PELLAEON: Dal Legend al Canon

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Il capitano Gilad Pellaeon

Nel Legend le cose sono leggermente diverse: Thrawn prende possesso del Chimaera ( ISD di classe II, non I come nel Canone) che è già Grand’Ammiraglio, ed al comando c’è Gilad Pellaeon, un ufficiale molto esperto che serve fin dalla Guerra dei Cloni.  

Il Comandante Pellaeon stima Thrawn per le sue doti tattiche, da lui impara seguendolo e stando fedelmente al suo fianco.

Il Viaggio di Pellaeon verso il Canone inizia negli ultimi istanti di Rebels quando Thrawn, mentre la sua flotta veniva distrutta dai Purrgil, chiama a gran voce il Comandante Pellaeon al comunicatore.

In seguito a questa ricanonizzazione su video, l’Autore (Zahn) ha modellato alcune parti del 3° libro canonico di Thrawn “Tradimento per far si che la storia si svolgesse nei tempi in cui Thrawn era “off screen” dalla serie Rebels e in modo che che prevedesse l’arrivo di Pellaeon alla settima flotta dalla terza del gran’Ammiraglio Savit, il traditore.

In coda a tutto, aggiungiamo un ulteriore appunto riguardo a Pellaeon che, dopo la ricanonizzazione in Rebels e da quanto visto nella serie “The Mandalorian 3, dovrebbe vedere ripristinato il suo ruolo di rilievo al fianco del chiss. Il condizionale è d’obbligo visto che ancora si ha poco materiale al riguardo, ma è l’opzione più probabile.

DIFFERENZE E SIMILITUDINI TRA IL THRAWN LEGENDS E QUELLO CANONICO

I lettori che hanno conosciuto il Grand’Ammiraglio Thrawn grazie alle pagine della trilogia Legends dell’Erede dell’Impero, avranno sicuramente provato la sensazione di trovarsi davanti a un antagonista estremamente affascinante, dotato di carisma e astuzia, in grado di provocare ammirazione ma anche molta inquietudine.

Nel corso di questi tre romanzi, la figura di Thrawn è descritta dal punto di vista dei Ribelli (soprattutto quello di Luke e Leia) e viene così mostrato al pubblico come un nemico della libertà e dei valori repubblicani.

Tutto quello che fa è in opposizione ai nostri amati eroi, ed è solo naturale considerarlo un Imperiale a tutto tondo, seppur con quel fascino in più. La stessa tecnica di presentazione è stata impiegata nella serie animata Star Wars Rebels, in cui Dave Filoni ha riportato “in vita” il tanto temuto e ammirato personaggio, lasciandocelo osservare attraverso gli occhi della Ghost Crew

Proseguendo con la lettura dei romanzi Legends, però, la situazione si fa più complessa. Nonostante Thrawn sia morto da tempo, nella Duologia della Mano il lettore viene messo davanti all’evoluzione di un personaggio estremamente più complicato di come appariva nei tre libri precedenti.

Vengono pian piano spiegate le sue motivazioni, e si è spinti in qualche modo a empatizzare con le sue ideologie (un governo che conferisca dignità a tutti, pace ed equilibrio tra specie, addestramento intenso al fine di unire le forze contro una misteriosa minaccia proveniente dalle Regioni Ignote), proprio come accade a Luke e Mara Jade.

In Survivor’s Quest si inizia a conoscere qualche dettaglio sui Chiss, la specie aliena a cui apparteneva Thrawn, e sulla loro cultura, sul loro legame con il Grand’Ammiraglio stesso prima che entrasse nell’Impero, e sulla loro politica estera e interna. Poi, in Outbound Flight e grazie al salto temporale all’indietro che porta a fare, ci si ritrova finalmente nella pelle di Thrawn.

Thrawn che stavolta non è più raccontato attraverso gli occhi dei suoi nemici, ma mostrato in tutto ciò che pensa, fa, prova realmente, da vero coprotagonista della storia, esponendo così un po’ della sua vita precedente all’Impero. Una vita che si rivelerà tragica e porterà il lettore ad immedesimarsi nei suoi panni, a tifare per lui, a commuoversi e ad addolorarsi con e per lui.  

Una volta ricanonizzato il personaggio sullo stampo della Trilogia dell’Erede, Zahn ha avuto nuovamente la possibilità di prendere in mano la penna e scrivere ancora del Grand’Ammiraglio, e l’ha fatto impiegando svariati elementi accennati nel Legends, sviscerandoli però più a fondo e soprattutto mostrandoli esclusivamente dal punto di vista di Thrawn stesso.

Tralasciando l’aspetto “nemico dei Ribelli” già mostrato in Rebels, l’autore si è concentrato sulla personalità e gli ideali dell’alieno dalla pelle blu, andando a fondo negli eventi che lo hanno condotto fino all’Impero, e nei motivi che lo hanno spinto a servire Palpatine.

Le sfaccettature accennate nei romanzi Legends, come la grande devozione di Thrawn per l’Ascendenza Chiss, la sua estrema astuzia, le sue capacità tattiche, il suo rapporto con le Famiglie Regnanti Chiss e suo fratello Thrass, la fantomatica minaccia esterna proveniente dalle Regioni Ignote… sono ancora una volta tutte lì, tra le pagine dei romanzi Canon. Sempre le stesse, ma in maniera molto più approfondita. E questo permette al lettore di empatizzare profondamente con un personaggio che è sì un antagonista dei buoni, ma anche un grande eroe, a modo suo, con intenzioni e ideali più che condivisibili.

La lettura di tutte le opere scritte da Timothy Zahn sul Grand’Ammiraglio Thrawn, porta perciò ad avere il quadro complessivo di un personaggio che è sempre lo stesso.

E a dire con certezza che non esistono due Thrawn, uno Legends e uno Canon, ma soltanto uno. Partorito dalla mente brillante di un autore che nel corso degli anni ha permesso al personaggio e ai lettori di evolversi, partendo con il considerarlo un “semplice” villain estremamente carismatico nella Trilogia dell’Erede, imparando a decifrarne meglio le intenzioni nella Duologia della Mano e in Survivor’s Quest, iniziando a provare affetto per lui in Outbound Flight, e arrivando finalmente a capire l’anima di un antagonista che non è semplicemente un abile stratega militare, ma un personaggio profondamente complesso e grigio nel modo di pensare, di comportarsi, di vivere, di relazionarsi con il nemico. Un antieroe che, al netto di tredici romanzi e trent’anni di letteratura, definire “villain” è davvero molto, molto difficile.

 

CONCLUSIONE

Diversamente dai tradizionali villain, mossi da ambizioni di potere o vendette personali, Thrawn non è spinto dalla mera malvagità. Il suo agire trova radice in un senso di dovere e in una visione che, agli occhi dei protagonisti, potrebbe apparire distorta

La sua reincorporazione nell’universo canonico, dopo essere stato una figura centrale nell’universo espanso, testimonia l’ampio impatto e la costante popolarità del personaggio tra i fan, evidenziando una complessità che raramente si osserva in altri personaggi. Thrawn simboleggia la genialità tattica: non affronta gli eroi con semplice forza, ma con intelligenza e astuzia.

Ogni suo intervento porta il pubblico a meditare sulle sfaccettature di bene e male, sulle ardue scelte e sul costo del potere. In una galassia abitata da Jedi, Sith e piloti di caccia stellari, Thrawn si distingue come espressione della potenza del pensiero umano e della profondità della comprensione tra culture diverse.

Nella nostra guida al personaggio, abbiamo analizzato le sue origini, le sue vittorie e le sue sconfitte. Tuttavia, ciò che veramente colpisce è l’essenza del personaggio: la mente luminosa celata dietro quegli occhi rossi ardenti, che lascia un segno indelebile in chiunque incroci la sua strada.

Thrawn non è semplicemente un antagonista; è un simbolo di intelligenza e di sagacia, il che lo rende uno tra i personaggi più indimenticabili dell’universo di Star Wars. E speriamo che anche la serie Ahsoka e il debutto in live action gli rendano giustizia.

Guida a cura di: L.S., E.B., J.S. e C.V.

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