kino loy andor 1x09

Cassian e Kino Loy nella 1x09

Dopo il bellissimo ottavo episodio, Andor prosegue e si avvia verso il finale dell’arco narrativo. Questa è la nostra recensione della nona puntata (qui l’analisi easter egg e riferimenti), come sempre prima senza e poi con spoiler…

La forza narrativa di Andor

Mon Episodio nove
Mon Mothma

L’episodio, intitolato Nobody’s Listening!, porta avanti temi e struttura del suo predecessore. Ci troviamo quindi di fronte a linee narrative che corrono in parallelo ma, stavolta, su tutte le trame si alza il livello di tensione. E’ una puntata che è costruita per generare suspence, ma soprattutto malessere nello spettatore. L’impero non è mai stato così spietato e così crudo. Andor riesce a sviluppare (un po’ come fatto con Skeen e gli altri ribelli di Aldhani) i personaggi di quest’arco in pochissimo tempo, e qui abbiamo uno sviluppo molto interessante su uno dei nuovi.

Ancora una volta, Andor si conferma eccezionale nel ritrarre il materiale umano. Non ci sono personaggi monodimensionali, e questa puntata è costruita per mostrare cosa siamo disposti a fare quando siamo spinti al limite. Tutti i protagonisti delle linee sono messi alle strette, sono intrappolati (o imprigionati) in situazioni da cui c’è un solo modo per uscire: “schierarsi”. Come nella puntata precedente, anche qui la scrittura lavora sul montaggio parallelo, sull’assonanza tra le varie linee narrative.

E’ un modo molto complesso di raccontare una storia, e questo conferma che Andor è la serie più adulta di Star Wars. Adesso parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto la puntata si fermi qui…

Il limite di Kino

Kino e Andor
Kino e Andor

ATTENZIONE SPOILER ANDOR PUNTATA NOVE!!

A farla da padrone, in quest’episodio, è Kino, il personaggio interpretato da Andy Serkis. E’ lui a compiere l’arco più interessante in seguito agli eventi che si svolgono nella prigione su Narkina 5. Qui, infatti, vediamo l’inasprirsi della crudeltà imperiale, dove un intero settore di prigionieri viene ucciso, e dove l’anziano membro del gruppo di lavoro di Cassian muore. Kino, e anche Cassian, realizzano così la terribile verità: l’impero non ha intenzione di farli uscire, quindi è inutile continuare a lavorare. Kino alla fine decide di aiutare Cassian: l’unica è cercare una fuga impossibile (che vedremo nella prossima puntata).

Dall’altra parte la puntata si concentra sulle torture subite da Bix (scena davvero disturbante e struggente) e soprattutto su Mon Mothma, che è con le spalle al muro. Rischia un controllo sui suoi versamenti, e questo la farebbe scoprire. A spingerla oltre, a darle motivazione, ci pensa Vel: le due sono cugine e Vel le ricorda il motivo per cui fanno quello che fanno. E qui, come sempre in Andor, torna tutto: il motivo che cerca Mon è il motivo di cui ha bisogno Kino, la goccia che fa traboccare il vaso, per schierarsi contro l’impero e aiutare Cassian. Il gioco di specchi, come nella puntata otto, ritorna benissimo, ma a differenza della scorsa settimana la posta in gioco è salita ancora di più.

Ovviamente, tutta questa tensione, come ne L’occhio, verrà rilasciata solo la prossima settimana. Ma bisogna lodare ancora una volta il lavoro fatto sulla preparazione, sulla profondità dei personaggi e dei temi che questa serie è riuscita a raggiungere.

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