Andor: la recensione del settimo episodio!
Dopo la meravigliosa sesta puntata torna Andor, la serie di Star Wars disponibile su Disney+. La settima puntata (qui la nostra analisi easter egg e riferimenti) si prende una piccola pausa, non però priva di tensione, per tirare le fila delle varie linee narrative della stagione. Questa è la nostra recensione, come sempre prima senza e poi con spoiler…
Non solo Cassian Andor
Questa puntata è strutturata in maniera diversa da tutte le altre. Piuttosto che aprire un nuovo arco narrativo, la sua funzione è di portare avanti tutte le linee, quelle del trittico d’apertura e quelle legate ad Aldhani. Non c’è quindi un unico focus nell’episodio e anzi, il nostro eroe arriva relativamente tardi. Succedono tante cose e non c’è nemmeno un tema unitario. Possiamo dire che la sua funzione è di intrecciare due archi che apparentemente potevano sembrare separati e di rilanciare con un bel cliff finale la prossima puntata.
In generale, a brillare nell’episodio sono il personaggio di Mon Mothma e tutta la descrizione dell’apparato imperiale, che giunge qui ad un punto critico. C’è anche una stupenda inquadratura finale che foraggia questa riflessione, già iniziata nelle scorse settimane, sulla natura stessa dell’impero. La descrizione dell’impero arriva a diventare metafora della spersonalizzazione dell’identità. D’altra parte, vediamo Mon Mothma alle prese con i suoi problemi identitari, non tanto per crisi interne, ma proprio per la difficoltà di vivere una doppia vita. Anche se non c’è un vero focus nella puntata, ogni personaggio, da Syril Karn al protagonista, vive una sorta di scissione. Mon Mothma e Luthen devono vivere due vite, e lo stesso Andor ancora non sa bene qual è il suo posto nel mondo.
E’ chiaro che non ci troviamo di fronte ai picchi della settimana scorsa, ma l’episodio fa un ottimo lavoro nel far rimare i movimenti emotivi dei personaggi. E soprattutto, la trama non si ferma. L’approfondimento psicologico corrisponde a un progredirsi dell’azione che arriva fino al finale, che lascia davvero molti quesiti su che direzione prenderà la serie. Adesso parliamo di spoiler, quindi chi non ha visto l’episodio si fermi qui…
Un mix di linee narrative
ATTENZIONE SPOILER SETTIMA PUNTATA DI ANDOR!
In estrema sintesi, l’episodio mostra l’inasprirsi delle misure imperiali, pronto alla controffensiva dopo i fatti di Aldhani. C’è anche l’apparizione di Yularen, personaggio ben noto ai fan. Versante ribelli, la puntata vede un bellissimo confronto tra Mon Mothma e Luthen. Mon Mothma poi torna nella sua vita e la vediamo in azione mentre cerca di sbloccare i fondi del suo conto. Luthen, invece, manda la sua assistente a parlare con Vel: devono trovare Cassian e, se necessario, ucciderlo. Altri dettagli su quanto i primi movimenti di ribellione non avessero scrupoli nel portare avanti la lotta.
Cassian, da parte sua, torna su Ferrix, con l’intenzione di scappare con Maarva (e magari con Bix). Trova un netto rifiuto da parte di entrambe. I fatti di Aldhani hanno convinto Maarva che bisogna tornare a combattere anche su Ferrix, contro l’impero. E sicuramente lo ha fatto anche il ricordo della fine di suo marito Clem, che vediamo in alcuni flashback del neonato Impero.
Cassian quindi se ne va da solo, ma, per quanto per tutto l’episodio dice che non verrà arrestato, appena lascia il pianeta per un caso fortuito attira l’attenzione degli imperiali. La puntata si chiude con l’arresto di Cassian (condannato a sei anni) e poi su una bellissima inquadratura di Siryl Karn, che trova lavoro su Coruscant ma finisce ad essere soltanto un ingranaggio nel monumentale apparato imperiale. Un’inquadratura incredibile che ricorda vagamente la leggendaria immagine dell’ufficio sterminato dell’Appartamento di Billy Wilder, poi ripresa da The Wolf of Wall Street di Scorsese. Il tutto condito con una traccia della colonna sonora super coinvolgente che chiude gli eventi del settimo episodio.
Nell’insieme della serie, questa puntata verrà sicuramente accusata di essere un filler. In realtà di filler, per come lo abbiamo trovato in The Mandalorian, c’è ben poco. Anzi, è una puntata che conferma una tendenza di Andor. Andare a fondo di ogni singolo personaggio, di ogni singolo tema, a costo di concepire un’intera puntata soltanto per far fare a tutti un piccolo passo in avanti. Sembrerebbe un episodio senza un focus, in realtà il cuore è proprio l’idea che Andor è un racconto collettivo, e questa puntata rappresenta al meglio quest’aspetto. Senza contare che l’episodio presenta una marea di riferimenti ed easter egg, dei quali vi abbiamo parlato nella nostra consueta analisi.
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