Andor: tutti i riferimenti e gli easter egg del quarto episodio!
Dopo il prologo composto dai primi tre episodi, continua e soprattutto si amplia il viaggio all’interno della serie Andor con la quarta puntata. Anche quest’ultima ovviamente (anzi, molto più delle precedenti e forse delle altre serie di Star Wars) è ricchissima di sorprese, riferimenti ed easter egg dei quali vi parliamo in dettaglio di seguito!
Le sequenze iniziali
Il quarto episodio di Andor si apre sull’astronave di Luthen Rael, dopo che i due sono fuggiti da Ferrix. Mentre Cassian utilizza un medpac per curarsi, Luthen fa rotta sul pianeta Aldhani, luogo inedito che dà il titolo alla puntata e in cui il protagonista dovrà compiere una particolare missione. In questo frangente Cassian nomina per la prima volta la Fondor Haulcraft, e ci svela quindi il nome della nave inedita di Rael.
Mentre raggiungono il pianeta, avviene un’interessante conversazione tra i due. Luthen tenta di ingaggiarlo per la missione, e Cassian lo bolla dicendo di aver capito chi è, e nominando alleanza, separatisti, guerriglia, fronte partigiano (tutte fazioni che conosciamo bene) lo inquadra come un ribelle. Il protagonista gli dice che a lui non interessa la causa e che l’importante è sopravvivere.
Il passato di Cassian Andor
In questo momento egli ci svela un po’ di informazioni sul suo passato, dicendo di aver combattuto nel fango di Mimban quando aveva 16 anni. Come ricorderete, anche il giovane Han Solo aveva combattuto su Mimban, e proprio sul pianeta incontrò Chewbacca e Tobias Beckett, come narrato nello spin-off a lui dedicato. Resta da capire se la battaglia a cui partecipò Cassian sia la stessa di Han, la Campagna di Mimban avvenuta nel 10 BBY. Stando alla data di nascita canonica di Cassian (il 26 BBY) sembrerebbe di si, ma è probabile in base ai flashback di Kenari che egli sia nato prima. Tutti elementi che scopriremo sicuramente nel corso dei prossimi episodi di Andor.
Luthen comunque lo “smaschera” subito, dicendo che all’epoca lavorava come cuoco, ma lo appoggia su un qualcosa di molto importante. Come detto da Cassian, era vero che lì combattevano contro loro stessi, e soprattutto che l’odio che il giovane prova per l’impero è reale e tangibile. E perciò, invece di continuare a compiere azioni mordi e fuggi, lo convince a darsi tutto in una volta per la causa. In particolare, gli svela che la missione consiste nel rubare la paga trimestrale di un intero settore imperiale.
Coruscant sotto una nuova prospettiva
La scena si sposta poi sul pianeta Coruscant, capitale dell’Impero. Pur conoscendolo bene, in Andor è la prima volta che lo vediamo in live action sotto il dominio imperiale, ed è una grande emozione rivedere i suoi immensi grattaceli. Ma la cosa più interessante sono le novità che ci attendono. Ci viene presentato il tenente dell’ISB (Imperial Security Bureau) Dedra Meero, che si avvia proprio verso il palazzo dell’Ufficio di Sicurezza Imperiale di Coruscant, piantonato da alcuni stormtroopers. Dopo essere apparso in molti romanzi, è la prima volta che vediamo in live action questo edificio. Ennesima dimostrazione di quanto sia fresca la serie Andor, pur trattando la dicotomia Impero/Ribellione che conosciamo da decenni.
La riunione dell’ISB
Dedra Meero, come altri tenenti, è lì per partecipare ad una riunione, un resoconto delle attività dei settori presieduti da ognuno di loro. E infatti si sente la voce di un’altra tenente, il supervisore Grandi, che parla ad esempio dei fermi del trimestre del settore di Ryloth, pianeta che conosciamo bene è che è la patria dei twi-lek.
A presiedere la seduta c’è il maggiore Partagaz, del quale scopriamo il grado tramite la mostrina con cinque placche blu. Questo nuovo personaggio, interpretato dall’attore Anton Lesser, rivolgendosi ad un altro ufficiale (un capitano, poiché ha 4 placche blu), gli chiede informazioni su una faccenda riguardante dei tumulti sul pianeta Arvala 6. E’ interessante notare che questo mondo si trova sicuramente nello stesso sistema di Arvala 7, pianeta in cui tanti anni dopo, in The Mandalorian, Din Djarin recupererà Grogu.
Mentre egli fa un discorso spiegando (anche allo spettatore che sente parlare per la prima volta di questo organo imperiale) quella che è tra le più importanti mansioni dell’isb (prevenire le “malattie” prima che colpiscano, e cioè stroncare sul nascere insurrezioni, tumulti, scontento, ecc.), arriva a nominare il tenente Blevin per la questione dell’incidente su Ferrix, nel settore di Morlani. Dedra Meero sente nominare nel discorso un’unità imperiale rubata e indaga: come vedremo, quel pezzo rubato da Cassian su Steergard sarà fondamentale per la trama. Intanto Partagaz nomina anche il settore Abrion, in cui si trova il pianeta Scarif, che l’ufficiale preposto nominerà successivamente. Un luogo che conosciamo bene e che sarà fondamentale in Rogue One.
Cassian Andor e la missione su Aldhani
Nel frattempo su Aldhani, nell’attesa di conoscere il capo della missione, Luthen affida a Cassian un particolare ciondolo come anticipo per dimostrargli la sua fiducia. Si tratta di un sigillo kuati, un kyber blu che celebra la rivolta contro gli invasori di Rakata. Questo passaggio è un bellissimo riferimento ad una vicenda contenuta nella serie a fumetti legends “L’Alba degli Jedi”, che narra dell’invasione dei Rakata del sistema Tython 25mila anni prima degli eventi della saga, e della vittoria dei Je’daii che si allearono con i Mondi Insediati per scacciare il nemico. Un riferimento a dir poco splendido, che arricchisce la lore storica e inserisce nel canone un evento fondamentale e una specie iconica di Star Wars.
Successivamente i due vengono raggiunti dal capo della missione, che scopriamo chiamarsi Vel Sartha. Dopo la litigata con Luthen, quest’ultima accetta che Clem (nome finto di Cassian scelto in onore di suo padre adottivo), si unisca al gruppo per la missione, anche se in extremis.
Le conseguenze del fallimento
Intanto, al quartier generale della sicurezza corporativa su Morlana Uno, il tenente dell’ISB Blevin (accompagnato da sottoufficiali e army troopers) è furioso con i membri della sicurezza corporativa Karn, Hyne e Mosk per l’incidente su Ferrix. Anche questa sequenza è un sapiente spaccato di quanto delle volte la diligenza possa portare al disastro: in pratica, quello che temeva l’ispettore capo Hyne nel primo episodio si è avverato. Ovviamente, anche il suo comportamento negligente viene trattato di conseguenza e tutti loro vengono riassegnati.
Da queste scene approfondiamo il fatto che queste corporazioni eseguivano mandati per conto dell’impero e avevano una sorta di indipendenza, che Blevin però toglie loro annunciando che il sistema di Morlana Uno finisce definitivamente sotto l’autorità permanente dell’Impero. Alla fine, possiamo notare tutta la frustrazione e la disperazione di Karn per questo fallimento.
Su Aldhani Cassian e Val discutono in merito alla situazione e si nascondono al passaggio ravvicinato di due TIE Fighter: sempre suggestivo vederli in live action, ancor di più poi in atmosfera e in una prospettiva vicina. Successivamente i due parlano della situazione specifica di Aldhani, e di uno dei tanti modi in cui l’impero prendeva il comando e trattava le popolazioni dei mondi che conquistava o sfruttava.
Interpretazioni magistrali e nuovi personaggi
Ci spostiamo poi nuovamente su Coruscant e sulla Fondor Haulcraft di Luthen. Prima di atterrare sul pianeta, egli indossa una parrucca e dei vestiti più altolocati, in una magistrale scena in cui entra nel personaggio che dovrà impersonare: un affabile commerciante, come vedremo dopo. Sequenza davvero pregevole in cui Stellan Skarsgård ci regala un’interpretazione magnifica che ricorda quella del joker di Joaquin Phoenix.
Intanto Dedra Meero, indagando sulle parole di Blevin alla riunione, scopre che l’unità Starpath menzionata viene proprio da Steergard, distretto di sua competenza. Perciò ella, come pensava, ha la giurisdizione necessaria per intervenire in merito alla vicenda di Ferrix. Proprio su questo avrà successivamente un diverbio con Blevin, che si rifiuta di consegnarle il fascicolo dell’incidente di Ferrix accusandola di voler fare solo carriera. Dedra, intenzionata a non mollare la vicenda, dice che ne parlerà con il maggiore Partagaz.
Su Aldahni il nuovo personaggio Karis Nemik, interpretato da Alex Lawther, fa un pisolino nel turno di guardia e viene svegliato dal suo collega che lo rimprovera per essersi addormentato. Egli nomina alcuni celebri ribelli, dicendo che Mossy, Garvish e Saw Gerrera lo avrebbero ucciso se si fosse addormentato durante un turno di guardia. E su Gerrera, conoscendolo, non abbiamo dubbi. Vel presenta poi “Clem” alla squadra, composta da: Skeen, il tizio che ha parlato di Gerrera, Taramyn, il giovane Nemik e Cinta.
Altri dettagli di Coruscant
Torniamo poi su Coruscant, precisamente in un moderno spazioporto in cui attracca una gigantesca astronave passeggieri. La voce delle partenze esclama che “la Telgordo Travel è in partenza per Hosnian Prime”: la Telgordo è una compagnia di viaggi esistente nel gioco di ruolo di Star Wars, precisamente nel Gamemaster Kit pubblicato nel 1991. Hosnian Prime invece non ha bisogno di presentazioni; come sappiamo sarà la futura capitale della Nuova Repubblica. La voce nomina poi Plexis ed Eufornis Major, due pianeti situati nel Nucleo. Syril Karn è arrivato su Coruscant e scopriamo che probabilmente è originario della capitale perché va a trovare sua madre, che dopo un momento di rabbia lo riaccoglie a braccia aperte.
L’incontro tra Luthen Rael e Mon Mothma
Sempre su Coruscant, la senatrice Mon Mothma atterra con un lussuoso airspeeder alla galleria d’arte gestita da Luthen. Probabilmente questo luogo non è solamente una copertura, considerando la sua passione per gli oggetti antichi e di valore è possibile che sia anche il suo lavoro. Con lui c’è la sua assistente Kleya, che nota il fatto che la senatrice ha un nuovo autista, si spera chandriliano (quindi dello stesso pianeta della senatrice), così da evitare che faccia domande. Capiamo subito il grado assoluto di segretezza di questi incontri.
Mon Mothma ha un abito elegante sul quale possiamo vedere un pendente Hanna, un ornamento simbolo di libertà originario di Chandrila, suo pianeta natale. Il personaggio lo indossa sin dalla sua prima apparizione in Episodio VI. Mentre Luthen mostra alla senatrice un regalo per suo marito (e Kleya allontana le orecchie dell’autista dalla conversazione) vediamo molteplici e fantastici easter egg presenti nella galleria d’arte.
I meravigliosi easter egg della galleria d’arte
Luthen le mostra in primis una mazza da monaco Utapauano, proveniente dal pianeta Utapau, patria di Pau’an e Utai che abbiamo visto in Episodio III e in tante altre opere di Star Wars. Per quanto riguarda i cimeli sullo sfondo, alla destra di Rael possiamo vedere la parte superiore di un’armatura mandaloriana in beskar. Il design è praticamente identico a quello dell’armatura di Din Djarin, ma come sappiamo la sua sarà forgiata solo 14 anni dopo gli eventi di Andor. Si tratta quindi di un design caratteristico.
Alla destra di Mon Mothma fa capolino invece un particolare elmo wookiee, del tutto simile a quello che abbiamo visto indossare a Salporin in Episodio III. Sempre in merito ai wookiee, nella scena vediamo anche un clarion di Kashyyyk, strumento musicale creato con il corno di un Bantha. Sopra l’armatura in beskar possiamo scorgere un particolare totem, un kalikori. Si tratta di un oggetto sacro per la cultura twi’lek, che abbiamo visto in Star Wars Rebels, caratterizzato da una struttura che ricorda i loro caratteristici lekku. Ogni famiglia ha il suo kalikori, che viene arricchito di ciondoli o disegni da una generazione all’altra. C’è anche una maschera che i Kel Dor utilizzavano per respirare negli ambienti ricchi di ossigeno, la stessa indossata da Plo Koon, membro di spicco della specie. Non sappiamo però se fosse effettivamente la sua, ma sarebbe affascinante.
Vediamo poi delle tavole in pietra (le Ones Hands Tablet) con simboli che si rifanno al Mondo tra i Mondi, un’armatura molto simile a quella indossata da Starkiller in una visione nel videogioco legends Il Potere della Forza, uno scudo Gungan, delle scatole che sembrano essere holocron sia jedi che sith, e tantissime altre chicche. Ad un certo punto vediamo persino la frusta di Indiana Jones racchiusa in un blocco di carbonite; davvero fantastico. E alla destra degli holocron un altro riferimento ad Indy, due pietre di Sankara viste in “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”. Davvero una marea di chicche in questo episodio di Andor.
L’altissima posta in gioco
Accerchiati da questi meravigliosi oggetti, Luthen e Mon Mothma danno vita ad un dialogo splendido. Da notare il magistrale cambio di inquadratura su Rael, che da sorridente diventa preoccupato e scontroso. Anche in questo caso, è da elogiare la regia affidata a Susanna White. Luthen incalza la senatrice per avere più fondi, e lei gli rimarca il fatto che diventa sempre più difficile agire nell’ombra a livello finanziario, e non solo. Tramite le loro interpretazioni magistrali, Skarsgard e Genevieve O’Reilly ci mostrano quanto sia alta la posta in gioco in Andor.
La vita di Mon Mothma e altri riferimenti
Poco dopo ci viene mostrato un altro spaccato della vita di Mon Mothma, questa volta più privato. Tornata a casa, scopre che suo marito Perrin sta organizzando una cena per il governatore di Hanna (la capitale di Chandrila) e soprattutto che tra gli invitati ci sono Ars Dangor, Sly Moore e altri nomi strettamente legati all’Imperatore. Sly Moore è l’umbarana che vediamo alla sinistra di Palpatine nel suo discorso in cui proclama la nascita dell’Impero in Episodio III, insieme al Gran Visir Mas Amedda (e infatti viene citata anche la camera privata del Visir). Sly Moore è apparsa anche in moltissime altre opere canoniche, soprattutto fumetti (ad esempio la serie regolare Darth Vader 2020), e opere legends, nelle quali fu anche l’amante dell’Imperatore. Ovviamente ella sapeva tutta la verità su Darth Sidious.
Anche Ars Dangor è una chicca interessante: altro adepto stretto dell’Imperatore che viene nominato per la prima volta nel romanzo Tarkin, e che molti riconducono ad un personaggio di sfondo apparso in Episodio VI all’interno della seconda Morte Nera. Durante la discussione, suo marito afferma che sono persone divertenti, e Mon Mothma dice di chiederlo agli abitanti di Ghorman, che stavano subendo angherie e tagli di viveri proprio da loro. Quest’ultimo è un pianeta oppresso dall’Impero che tre anni dopo, nel 2 BBY, sarà oggetto di un massacro denunciato da lei stessa nella serie animata Rebels.
Andor e il piano di Aldhani
Intanto su Aldhani fa il suo ingresso un altro personaggio: si tratta del tenente Gorn, un Army trooper che agisce dall’interno ed è il perno dell’intera operazione. In particolare, quest’ultimo è inizialmente infuriato per la presenza e l’apparizione di Cassian ad appena tre giorni dall’inizio della missione.
Quando gli animi si distendono, il gruppo spiega a Cassian il piano nei minimi dettagli. Sfrutteranno come diversivo un evento chiamato Mak–ani bray Dhani, che richiama da millenni gli abitanti di Aldhani. Si tratta di un evento celeste che forma nei cieli un enorme spettacolo lucente chiamato “l’Occhio di Aldhani”. Un possibile riferimento (non collegato ovviamente) a Marchion Ro, l’Occhio dei Nihil, il maggiore antagonista delle opere della prima fase dell’Alta Repubblica.
Pronti all’azione
Su Coruscant Dedra Meero, alla presenza di Blevin, illustra la questione al maggiore Partagaz, dicendo che la schermaglia su Ferrix è anche di sua giurisdizione proprio per la presenza del pezzo rubato su Steergard. Inoltre, ella informa il maggiore dei suoi sospetti su quello che pensa essere uno schema dei ribelli, e non semplici bravate e furti. Il maggiore però, pur elogiando il suo lavoro (in particolare su Sev Tok, pianeta nominato nel romanzo legends Darth Plagueis) la invita a compiere il suo dovere sulla base di fatti certi, e la esorta a tornare ai suoi settori dimenticando la questione su Ferrix.
Questo ricchissimo episodio di Andor si chiude su Aldhani, con i componenti della missione intenti a cenare intorno ad un fuoco mentre Cassian impara tutto sul cargo Rono che utilizzeranno nell’operazione. Una puntata splendida, scritta e girata magistralmente e ricca di riferimenti. Cosa ne pensate dei tanti riferimenti ed easter egg del quarto episodio di Andor? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Instagram e Twitter! Vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars.