The Bad Batch: le giustificazioni della produzione sulle retcon della premiere
La prima sequenza della premiere di The Bad Batch ha creato non poche polemiche per il fatto di aver completamente ignorato (e cambiato) alcuni elementi di un avvenimento canonico ben preciso. Di recente sono intervenuti in merito a ciò sia i produttori della serie che Pablo Hidalgo dello Story Group: vediamo di seguito le loro parole. (Sono presenti SPOILER della puntata).
The Bad Batch: retcon e continuity canonica
Nella prima scena della serie animata è stata inserita la sequenza dell’Ordine 66 su Kaller, pianeta in cui si trovavano Depa Billaba e il suo padawan Caleb Dume (futuro Kanan Jarrus). Avvenimento che era stato ampiamente trattato nel fumetto Kanan – L’Ultimo Padawan e che è stato abbastanza stravolto. Ve ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo video. Parlando delle “giustificazioni” della produzione, in una recente intervista con Fandom la produttrice esecutiva della serie Jennifer Corbett ha dichiarato quanto segue:
“Posso dirti che quella particolare sequenza è quella su cui abbiamo trascorso la maggior parte del tempo nel pilot, dalla scrittura alla produzione, al montaggio, alla ripresa dei reshot, perché si è parlato molto di come volevamo interpretare quel momento cruciale con Dave Filoni e con Brad .. . “
La Corbett ha spiegato che ogni scelta è stata fatta per un motivo, ma il team creativo voleva comunque rimanere fedele alla miniserie a fumetti Kanan: “Tutto ciò che abbiamo fatto è stato per una ragione e potrebbe non corrispondere al 100%, ma è una specie di voler solo onorare ciò che esisteva ma anche dare un altro punto di vista in questa storia”. Una giustificazione abbastanza deludente, almeno dal mio punto di vista, poiché non credo che il fumetto sia stato onorato (è accaduto il contrario). Della questione ne ha parlato anche Pablo Hidalgo, membro di spicco dello Story Group.
Le parole di Pablo Hidalgo
Egli, come potete vedere sopra, ha risposto ad una polemica sulla questione continuity in The Bad Batch: “Se vuoi, un modo per far quadrare questo cerchio è la versione da manuale di storia degli eventi; “persone X e Y dove sul pianeta B quando si è verificato A” è il canone; un’espressione fittizia di esso è potenzialmente drammatizzata e abbellita per il suo mezzo [film, serie tv, fumetti, ecc.]. Il tuo chilometraggio spaziale può variare.” E continua:
“(Questo tiene conto delle inevitabili variazioni che devono verificarsi negli adattamenti transmediali delle storie attraverso i formati.) Ok, troppe lezioni. È presto. Ne ho parlato al Seattle Film Summit qualche anno fa mostrando come diverse versioni di Luke che distrugge la Morte Nera siano diverse nelle varie opere, ma dove concordano è ciò che accettiamo sia accaduto. Dove differiscono è drammaticamente importante, ma storicamente no.“
Anche Pablo Hidalgo dice la sua, non considerando però (o non volendo considerare) che dare punti di vista diversi è lecito, ma stravolgere gli elementi di uno stesso evento non lo è. Il problema non è che lo si faccia, attenzione, ma che proprio Lucasfilm quando fu annunciato il nuovo canone promise coerenza tra le opere e istituì un organo apposito di controllo della continuity (lo story group, appunto). A questo punto, si può tristemente ritenere che queste incongruenze continueranno.
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