The Mandalorian: la recensione del sesto episodio!
A tre episodi dalla fine, e a meno di una settimana dall’arrivo di The Rise of Skywalker, è stato rilasciato su Disney + un nuovo episodio di The Mandalorian. Lo diciamo subito, non ha il colpo di scena che tutti aspettavano, ma comunque è tra i più divertenti della stagione. Ecco la nostra recensione di The Prisoner, sesto episodio della serie…
Un tuffo nel passato
The Prisoner, come i due episodi che lo hanno preceduto, racconta una singola avventura di Mando (e Baby-Yoda, ovviamente). Al tempo stesso, rispetto a Sanctuary a The Gunslinger, uno degli elementi più interessanti della puntata è che cerca di scavare nel passato del protagonista.
Scopriamo infatti qualcosa di chi era Mando prima delle avventure raccontate dalla serie, e di quanto stia cambiando e sia diverso ora. Questa puntata di The Mandalorian, però, è anche la migliore dal punto di vista della costruzione delle scene d’azione, veramente meravigliose e con soluzioni sempre nuove.
Invece di svolgersi su un pianeta, la puntata ha luogo in un’astronave. L’ambientazione e i toni riportano a film come Alien, e c’è finalmente il momento western più canonico del genere.
The Prisoner conferma la natura più profonda della serie: un’avventura nello spazio più remoto, colorata da citazioni western (ma anche horror) e con un protagonista misterioso. In tutto questo, l’elemento che tiene alta l’attenzione, è il mistero attorno a Baby-Yoda. E ancora una volta, il piccoletto si fa rispettare… Chi non ha visto la puntata interrompa la lettura, parliamo di spoiler!!
The Mandalorian, Alien, e lo stallo alla messicana
ATTENZIONE: SPOILER DELLA SESTA PUNTA!
Mando si rifugia da un vecchio amico, Brann, che ha un lavoro per lui. Insieme ad altre vecchie conoscenze di Mando (tra cui Shinan, una Twi’lek, antica fiamma di Mando), devono liberare un prigioniero da una nave della Nuova Repubblica.
Una volta sull’astronave, il gruppo deve fare i conti con dei droidi (tra l’altro bellissimi) e Mando mette in mostra tutte le sue abilità. Chiaramente le cose non vanno come previsto e si arriva a uno stallo alla messicana tra Mando, gli altri membri del suo gruppo e un soldato della Repubblica.
Qui si capisce che Mando non è più quello di una volta. Lui il soldato non vuole ucciderlo, mentre gli altri sì. Nel corso dell’episodio, viene ricordato come Mando fosse uno tra i più spietati, e questo non fa altro che aumentare il distacco su come è adesso.
Alla fine, Mando riesce a cavarsela. Riporta il prigioniero da Brann, ma solo per attirare su di loro l’esercito della Repubblica. Tre X-Wing (di cui uno guidato da Dave Filoni) distruggono la nave di Brann, e Mando se ne va con Baby-Yoda.
Combattimenti e citazioni
Sicuramente, di tutti gli episodi della serie, questo è quello con le scene d’azione pensate e dirette meglio. Mando contro i droidi della Repubblica, lo stallo alla Messicana, e soprattutto Alien. Quando Mando è all’inseguimento degli altri membri del suo gruppo si comporta come lo Xenomorfo, comparendo e scomparendo all’improvviso, colpendo al buio.
Anche la linea di Baby-Yoda in questa puntata ha più rilevanza rispetto alle precedenti. Lasciato da solo sulla nave con un droide che lo vuole far fuori, Baby-Yoda dovrà trovare il modo di cavarsela. E per la prima volta sembra essere cosciente di poter usare la Forza…
Ma il cuore della puntata, come sempre, è Mando. The Prisoner conferma come ormai sia cambiato. Non si limita a finire il lavoro, e anzi, consegna il prigioniero (e il suo vecchio amico) alla Repubblica. Ancora non c’è stato il grande colpo di scena che tutti si aspettavano, ma non c’era modo migliore di chiudere la parte “episodica” della serie e di arrivare al gran finale.
Per le sorprese toccherà aspettare la prossima settimana. Nell’attesa, ovviamente, prepariamoci: tra cinque giorni arriva The Rise of Skywalker, e non stiamo più nella pelle.
Voi cosa ne pensate? Vi è piaciuto quest’episodio? Fatecelo sapere nei commenti! E continuate a seguirci, vi terremo costantemente aggiornati sull’universo di Star Wars…