5 motivi per cui Keanu Reeves dovrebbe entrare in Star Wars

Fan art di Keanu Reeves che impersona Revan. Di: isatonic

Negli ultimi anni moltissimi attori hanno desiderato di entrare a far parte dell’universo di Star Wars, grazie soprattutto al nuovo appeal del franchise. Spesso anche i fan hanno bramato l’ingresso di un attore o un’attrice all’interno delle vicende della Galassia lontana lontana. Ad oggi c’è un attore che, a mio parere (e non solo) calzerebbe a pennello in Star Wars: sto parlando di Keanu Reeves. Di seguito vi parlerò di 5 motivi per i quali Lucasfilm dovrebbe prendere seriamente in considerazione l’ingaggio di uno degli attori più amati del momento.

1. Un talento indiscutibile

Keanu Reeves in John Wick

Keanu Reeves ha alle spalle una carriera brillante nella quale ha interpretato una miriade di ruoli differenti, in ogni genere di film. Degni di nota i suoi ruoli in film drammatici come Belli e Dannati e Piccolo Buddha, thriller come L’avvocato del diavolo e Constantine (pellicola e personaggio che adoro) e tanti altri. Il genere in cui Reeves ha ottenuto i maggiori successi però è sicuramente l’azione: memorabile l’interpretazione di Neo in Matrix e, più di recente, quella di John Wick nell’omonima trilogia. L’ultimo capitolo, John Wick 3 – Parabellum è al momento al cinema e sta riscuotendo grandissimo successo. Proprio per questa sua versatilità ed esperienza negli action movies Keanu Reeves sarebbe una risorsa importante in Star Wars.

Secondo i rumors più recenti infatti la prossima trilogia di Star Wars, slegata dalle vicende degli Skywalker, sarà ambientata durante la Vecchia Repubblica. Inutile dire che, nel caso in cui ciò si rivelasse veritiero, sarebbe l’azione a farla da padrona: e chi meglio di Reeves sarebbe adatto in pellicole di questo stampo? Questo è sicuramente uno dei punti più importanti, che approfondirò di seguito.

2. Una “perla rara”

L’attore Keanu Reeves.
Da: wired

Premettendo che sia quasi sempre giusto scindere la carriera e il talento di un attore da una sua eventuale personalità “sregolata” e i suoi gesti nella vita reale, si può dire che nel caso di Keanu Reeves ciò non sia necessario. Egli infatti, oltre ad essere un bravissimo attore, è una persona di buon cuore e di una semplicità disarmante. Tutti siamo a conoscenza del fatto che la vita gli abbia riservato non pochi dolori: molti lutti e vicende che per chiunque avrebbero significato crolli emotivi non indifferenti. Nonostante questi dolori, Keanu Reeves ha sempre mostrato un’empatia e una sensibilità verso gli altri quasi palpabile.

Nonché, ovviamente, un’incredibile gioia di vivere unita ad una umiltà che è raro trovare in una persona così famosa. Un elemento che, nonostante prescinda dalle doti attoriali, fa sempre bene annoverare per un eventuale casting.

3. Un’immensa popolarità

Il personaggio di Keanu Reeves nel trailer di Cyberpunk 2077

Nel mondo del cinema è facile parlare di popolarità, tutti i personaggi famosi lo sono. Ma in questo momento storico Keanu Reeves è andato oltre: si può dire che sia una delle personalità più amate e rispettate del momento. Ogni suo personaggio, ogni progetto in cui è coinvolto, creano una vastissima approvazione nel pubblico. Oltre al già citato Jhon Wick 3, che sta avendo un grande successo, basta vedere ciò che è accaduto di recente alla conferenza E3 2019. La sua presenza nella parte finale del trailer del videogioco Cyberpunk 2077, nonché la sua successiva apparizione sul palco per svelarne la data di uscita, hanno letteralmente mandato in visibilio milioni di utenti.

E’ bastata l’apparizione del suo personaggio nel trailer e quella frase: “Wake the fuck up Samurai, we have a city to burn”, per mandare letteralmente in crash l’internet. Per non parlare, come detto, della sua entrata trionfale sul palco. Provate ad immaginare un suo ingaggio nel franchise e un’eventuale presenza alla Star Wars Celebration: un bagno di folla incredibile!

4. Una grande responsabilità

Knights of the Old Republic.
Da: pocket gamer

Eccoci arrivati al punto cardine di questo focus, con quelli precedenti a fare da “antipasto”. Vi abbiamo parlato in molti altri articoli dei rumors riguardanti la prossima trilogia di Star Wars in mano a Benioff e Weiss, tra i quali appunto la papabile ambientazione nell’epoca della Vecchia Repubblica. Secondo un’altra incredibile indiscrezione, attualmente sarebbe in fase di scrittura un film basato su Star Wars: Knights of the Old Republic, l’amato videogioco pubblicato per la prima volta nel 2003. Della scrittura se ne starebbe occupando Laeta Kalogridis (Avatar, Shutter Island) per Lucasfilm. Se i due rumors combaciassero, avremmo un’epica trilogia basata su un adattamento di KotOR. Ma cosa c’entra Keanu Reeves in tutto questo?

Uno dei personaggi più amati di questo filone narrativo è sicuramente Revan. I fan di Star Wars bramano da anni una sua canonizzazione e lo sviluppo di storie cinematografiche basate sul personaggio. Proprio per queste altissime aspettative sarebbe alquanto facile deludere i fan tramite un casting sbagliato o non reputato all’altezza. Chi meglio di Keanu Reeves potrebbe interpretare Revan soddisfacendo quasi la totalità dei fan di Star Wars? A mio parere, al momento, nessuno. Pensateci bene: è un ruolo praticamente cucito sulla sua persona.

Insomma, ingaggiare Keanu Reeves in Star Wars sarebbe senza ombra di dubbio una mossa vincente per Lucasfilm: oltre che un grandissimo attore, riuscirebbero ad “acquistare” anche un enorme consenso di pubblico. Reputo infatti alquanto improbabile che i fan si lamenterebbero di una scelta simile. Quasi dimenticavo, manca il quinto punto: sarebbe una figata epica!

Voi cosa ne pensate di questa possibilità? Vi piacerebbe se Keanu Reeves entrasse a far parte dell’universo di Star Wars? Ditecelo come sempre nei commenti! Continuate a seguirci, vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti l’universo di Star Wars.

 

 

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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