Per la maggior parte dei fan di Star Wars, Episodio V è il capitolo della saga più bello ed iconico. Non solo, esso risulta essere tra i film più apprezzati in assoluto nel suo genere. Dalla mente di Lucas, questo grande film è passato per le esperte mani di Irvin Kershner, che l’ha magistralmente diretto. Molte delle scene di questo film sono immediatamente diventate iconiche ed ognuna di esse nasconde qualche piccola grande storia al suo interno.
Abbiamo raccolto, come di consueto, cinque delle curiosità più belle di Episodio V. Considerando che ce ne sono molte altre, sicuramente avremo modo di parlarne in altri articoli su questa pellicola a dir poco leggendaria. Buona lettura!
Cime Tempestose
Durante le riprese a Finse, in Norvegia, una tempesta di neve si abbatté duramente sull’Hotel dove alloggiavano la troupe e il cast del film. La tempesta fu così forte che le riprese furono rinviate a ora da destinarsi per quel giorno. Ma il regista Irvin Kershner, sprezzante del pericolo, decise che quello fosse il clima ideale per filmare la scena dove Luke vaga da solo, dopo aver affrontato il Wampa nella caverna. La scena fu filmata dal regista, con un solo cameraman, all’esterno dell’hotel, buttando Mark Hamill nella neve senza ritegno. Questo si che si può chiamare fare un film!
Lo sballo a Cloud City
Carrie Fisher ha parlato, in un’intervista, del motivo per cui nella scena dell’arrivo a Cloud City lei ad Harrison Ford sembrano così felici. In realtà, sembra che entrambi fossero sotto l’effetto di un post-sbornia-divertimento-festa-distruttiva. Il giorno prima Carrie ed Harrison erano stati invitati da Eric Idle, membro dei Monty Python, ad una festa a casa sua. All’epoca Idle era impegnato nelle riprese di Brian di Nazareth a Londra, dove veniva prodotto anche Episodio V. A quella festa c’erano anche i Rolling Stones, e, sempre secondo Carrie Fisher, veniva servito un potente Liquore chiamato “Il lucida tavoli Tunisino”. Qualsiasi cosa ci fosse in quei bicchieri, sembra comunque essere servito a tirare su il morale dei due attori. Ve ne parliamo in maniera approfondita in quest’altro articolo.
Scarpe Spaziali
Nella prima versione de L’Impero Colpisce Ancora uscita nelle sale, una delle rocce spaziali visibili nel campo di asteroidi attraversato dal Falcon, era una scarpa. Si, una vera scarpa. La leggenda narra che Lucas chiese talmente tante volte al reparto effetti speciali di rifare quella scena, che i simpaticoni, annoiati e per ripicca, buttarono nel campo di asteroidi una loro scarpa. Nella nuova versione del film, questo scherzo è stato cancellato e corretto. Ma non è finita qui. Appena il Millennium Falcon entra nel campo, è possibile intravedere due asteroidi che attraversano lo schermo dall’angolo in alto a sinistra fino all’angolo in basso a destra. Un secondo dopo appare un terzo asteroide nell’angolo in alto a sinistra. Ciò che potete vedere in realtà non è una roccia dello spazio ma una comunissima patata.
Soldi Facili
Nel primo sviluppo del film non era chiaro se Alec Guiness sarebbe tornato a vestire i panni di Obi-Wan. Quando poi si era raggiunto un accordo, l’attore aveva appena subito un’operazione agli occhi ed era abbastanza indisposto nel voler partecipare ancora al film. Alla fine, si convinse, assicurato dal fatto che le riprese dove sarebbe apparso, sarebbero durate solamente un giorno. In realtà, ci misero anche di meno. L’attore arrivò alle otto e mezza di mattina, e se ne andò all’una, giusto in tempo per il pranzo.
Una bella giornata di lavoro, non trovate? Ma la parte migliore deve ancora arrivare. Il compenso pattuito dall’attore per la sua comparsa nel film era stabilito come lo 0,25% degli incassi. Il che si rivelò essere circa un milione di dollari. Alec Guinness ha trollato tutti guadagnando praticamente 200.000 dollari all’ora.
La canaglia innamorata
Tra le tante leggende legate alla produzione di Episodio V, una delle più famose è quella che vuole Harrison Ford aver improvvisato il suo “lo so” di risposta al “ti amo” di Leia. In realtà, nello script originale del film, Han Solo avrebbe dovuto dire: “Cerca di ricordartelo, Leia, perché tornerò da te”. Il problema è che Ford, all’epoca, non sapeva se dovesse tornare ad interpretare il suo ruolo per il terzo film. L’attore dunque parlò con il regista, e gli suggerì l’iconica frase che poi pronunciò, per evitare dei disguidi legati alla sua mancanza.