5 curiosità che (forse) non sapevate su Episodio II

da Solarmovie.sc

L’Attacco dei Cloni è uno dei film più controversi della saga di Star Wars. Con il budget più elevato fino a Il Risveglio della Forza, si è dimostrato, dopo l’uscita nei cinema, essere molto poco apprezzato, oltre che criticato per l’eccessivo uso della CGI per tutto il film. Nonostante questo rimane un perno fondamentale per l’evoluzione delle vicende che porteranno agli eventi successivi, partendo proprio dalle Guerre dei Cloni, fino all’introduzione di Boba Fett.

A questa pellicola appartengono, in ogni caso, centinaia di curiosità legate alla sua produzione. Che, nonostante tutto, denotano comunque la maniacale precisione nella produzione da parte di Lucas. Qui sotto abbiamo raccolto cinque tra le più belle.

L’ombra del Futuro

L’ombra di Anakin ricorda Darth Vader

Mentre Anakin si trova su Tatooine con Padmè per cercare la madre, in una scena possiamo notare come l’ombra di Anakin proiettata su una casa di pietra abbia una forma veramente molto simile a quella di Darth Vader. La testa, soprattutto, ricorda molto il casco dell’oscuro signore dei sith che Anakin diventerà in seguito. La cosa formidabile è che la scena è assolutamente non voluta. Lucas girava tranquillamente guardando alle ombre di Anakin e Padmè, quando notò solo successivamente la cosa. La solita fortuna di Zio George.

Botte amarcord

Nella scena di Episodio II in cui Obi-Wan insegue Jango Fett su Kamino, quando il cacciatore di taglie attraversa la porta semi aperta della sua navetta, si può notare come egli batta la testa contro la porta mentre si chiude su di lui. In realtà la cosa non è un semplice “blooper”, in quanto assolutamente intenzionale. Si tratta di un richiamo al famoso errore di Episodio IV dove uno stormtrooper batte per sbaglio la testa mentre attraversa un corridoio.

Obi-Wan Posticcio

La scena dell ascensore è una di quelle dove è possibile notare quanto siano finti la barba e i capelli di Obi-Wan

Successivamente alle riprese di Episodio II, l’attore Ewan McGregor fu impegnato nelle riprese del film Black Hawk Down, dove si rese necessaria una completa rasatura di testa e faccia per il suo personaggio. Questo divenne un problema quando vennero decisi dei reshoot, con nuove scene di Obi-Wan da aggiungere in post-produzione. L’attore non ebbe il tempo necessario per far ricrescere barba e capelli, così si dovettero utilizzare una parrucca ed una barba finta per quelle riprese. Una di queste è la scena della conversazione con Anakin in ascensore. Se ponete attenzione è possibile distinguere la peluria finta da quella solita di Obi-Wan.

La paura di Jar Jar

E’ noto quanto sia stato elevato l’odio del pubblico, ai tempi de La Minaccia Fantasma, per il personaggio di Jar Jar Binks. Si dice che per questo motivo il suo ruolo fu drasticamente ridimensionato nel corso della produzione degli Episodi II e III. Nonostante questo, comunque, Jar Jar ricopre in questo film un ruolo importante. Essendo proprio colui che, attraverso un discorso esortativo, promuove la mozione che donerà a Palpatine i poteri necessari per stabilire le basi del suo futuro dominio della galassia. A parte ciò, anche sulla produzione l’effetto Jar Jar si fece sentire. Infatti, per esorcizzare la paura del fatto che questo personaggio potesse rovinare il film, chiamarono Episodio II, in fase di produzione, con il nome di “Jar Jar’s Big Adventure”, ovvero La grande avventura di Jar Jar.

I Dooku mancati

Asajj Ventress sarà uno degli antagonisti principali del film e della serie “The Clone Wars”

Nelle prime bozze del film il Conte Dooku era molto diverso da quello che è diventato in seguito. I primi concept parlavano infatti di un alieno donna, o di un robot. Fatto sta che, quando Christopher Lee firmò il contratto, Lucas disse al suo team di cestinare tutto il lavoro precedentemente svolto. Ma non proprio tutto. Infatti, da uno dei concept per Dooku nacque il bellissimo personaggio di Asajj Ventress, apprendista del conte che ha un ruolo chiave nella serie Clone Wars e a cui è dedicato lo splendido romanzo L’apprendista del lato Oscuro.

Michele Vizzani: Laureato in Ingegneria Civile e Ambientale, amante della fantascienza, dei videogiochi, e della pizza. "Il tempo è un’illusione. L’ora di pranzo è una doppia illusione." (cit.)
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